Ciao^^
attendevo con ansia l'aggiornamento.
La casa di Vòrkne mi ricorda un po' "l'ultima casa accogliente" del Signore degli Anelli: un luogo sospeso, intermedio, dove si può stare in pace, ma con la consapevolezza delle prove in attesa, che chiedono - o impongono- di essere superate.
Vòrkne è una specie di padre bonario ma saggio, dall'apparenza burbera, come le genti di quei luoghi aspri. Vuole molto bene a Noam e sa molto del suo passato, tanto da tirare fuori addirittura sua madre e una persona di nome Thièl. Chi sarà?
E insomma, c'è un nodo da sciogliere, qualcosa che è rimasto irrisolto, a metà. Qualcosa che a distanza di anni fa ancora male.
In tutto questo, come sempre, Adrian è la stabilità, la concretezza, la persona che sa offrire una spalla senza essere invadente. La persona che è in grado, essenzialmente, di raccogliere l'entusiasmo ma anche il dolore di Noam, e farsene carico, aiutando Noam stesso a venirne a capo.
Come sempre un capitolo bellissimo, che riesce ad abbellire persino un giorno pessimo come il lunedì. Non vedo l'ora di leggere il prossimo!^^ |