Ciao Summers,
anche questa volta sei riuscita a regalarci un’altra bella one shot, molto coinvolgente e commovente allo stesso tempo, con la visione da parte di un occhio esterno, anche se tanto esterno poi non era, quello di nonna Marie che, sin dall’inizio, ha accudito e accarezzato quei ragazzi che ha visto crescere ed evolvere sia come persone sia nei sentimenti reciproci.
Proprio perché li ha sempre avuti sotto il suo sguardo, ha sempre temuto che potessero avvicinarsi troppo e conseguentemente soffrire, poiché il rango imponeva scelte che non potevano essere ignorate.
Un timore che ha coltivato nel suo cuore: ha provato a parlarne con quello con cui aveva più confidenza, essendo suo nipote, vedendolo soffrire per un sentimento che mai e poi mai avrebbe potuto vedere la luce. Ma al contempo ha visto anche in Oscar, quella bambina, diventata ragazza e infine splendida donna, crescere un sentimento di amore verso il suo attendente.
Ma lei, in fondo, è sempre stata come una madre per loro e, assodato che i sentimenti fossero ormai reciproci, ha valutato di accogliere il desiderio di entrambi stando in silenzio, potendo veder fluire un po’ di gioia dai loro occhi, dai loro sorrisi, dalle mani che si stringevano, dagli abbracci lievi, permettendo loro di vivere un po’ di più la stagione del loro amore, pur sapendo a priori che il mondo stava cambiando, ma non tanto in fretta per permettere ai suoi ragazzi una vita diversa.
Li ha visti pertanto andare via, verso quella che era la loro decisione, presa di comune accordo, per combattere per il popolo e la libertà che forse avrebbe toccato anche loro due. Ma nel momento stesso che li vede andare via, sciogliendosi dall’abbraccio del nipote, l’ultimo, si è sentita subito sola, privata dai loro sorrisi complici, e sentendo che il mondo intorno a lei aveva perso due luci.
Racconto veramente emozionante e narrato con delicatezza attraverso lo sguardo amorevole di una nonna che ha capito sempre troppo ma che ha dovuto tacere.
Complimenti e un caro saluto. |