Ciao, mia carissima Star^^
Appena ho visto l'aggiornamento, ho cercato di passare il prima possibile, sono felicissima di trovare un nuovo capitolo. 🤍
Ogni parte dei tuoi racconti racchiude i significati profondi della guerra, non ti limiti mai a farci un resoconto degli eventi. Come mi hai anticipato tu, dopo averci sempre descritto minuziosamente le caratteristiche dei grandi conflitti della storia, ti soffermi a narrarci la sfera più intima e profonda che verosimilmente attanaglia l'anima di tre giovani volontari durante la loro prima esperienza di guerra.
Ci ricordi quanto siano giovani, carichi di ideali; il loro approccio ci dimostra quanto la guerra abbia come fine ultimo la violenza e lo sterminio del nemico; se manca questo persino i più alti ideali crollano nella disillusione, non c'è né vittoria né sconfitta, solo l'amarezza di essere stati inutili e di non essere stati disposti al sacrificio come eroi per la loro patria. Risentono della vita fisicamente dura al fronte, ma senza ricevere alcuna soddisfazione pratica a seguito dei loro sacrifici.
Penso di averlo già detto, ma ritengo davvero tu abbia racchiuso molto bene l'essenza più profonda della gioventù, che in tempi di guerra emerge prepotentemente. Sono stati i giovani della Storia a cambiare le sorti di un popolo o di un intero Paese, sono state questa grinta e questa determinazione, che ad alcuni possono sembrare sinonimo di incoscienza.
La malinconia che funge sempre da sfondo nelle tue storie è rivolta a ciò che lasciano alle loro spalle prendendo una decisione così complessa. Consenti ai tuoi personaggi di risultare profondamente umani; non sono macchine da guerra, benché il coraggio di affrontare con le armi il nemico non venga mai meno.
Apprezzo tantissimo il lavoro che stai facendo per mostrarci in modo così preciso e distinto le personalità dei tre studenti finlandesi. L'amicizia sta assumendo grande rilievo nella storia, anche quella tra Verner e Jari che si accosta all'amore, assumendo le sue sfumature. Jari è animato dalla più pura diplomazia, Yrjö ha il potere di placare i cuori e Lauri è il più intraprendente, non penso sia un caso questa sua predisposizione all'azione bellica.
Per quanto loro pensino il contrario questa esperienza al fronte, benché sia ancora all'inizio, sta regalando a loro una certa maturità e una certa consapevolezza su ciò che riguarda il loro futuro, ma anche ottimismo di sopravvivere ad una guerra, in fondo sono al fronte proprio per scorgere giorni luminosi davanti a loro; chissà se questa esperienza possa modificare le loro ambizioni lavorative. Per Jari è più complicato vedere un futuro luminoso, continua a lottare per coloro che ama, ma è certo di non condividerlo con l'amato.
Non è affatto facile mostrare le diverse posizioni anche da parte di coloro che combattono per lo stesso obiettivo: soldati alleati dei tedeschi e comunisti combattono per gli stessi ideali, anche se i mezzi per raggiungere i loro obiettivi sono diversi; è un'abilità che noto in ogni tua storia, deduco sia complicato renderlo sulla carta, eppure dal tuo racconto si percepisce tantissime verosimiglianza e naturalezza narrativa. In questa occasione ammetto, però, di essere un po' spaventata, perché Jari e Verner combattono dalla stessa parte, ma in posizioni che si mal sopportano per i metodi che impiegano.
Lauri è sicuramente molto temerario, possiede un sangue freddo invidiabile e uno sprezzo del pericolo che gli consentono di uscire da una situazione limite alquanto complessa. Si abitua presto a combattere e a colpire sotto pressione, i soldati assumono la forma di bersagli inermi e lui mostra di avere una predisposizione naturale alle attività militari. Onestamente non vorrei essere in sua moglie, chissà la preoccupazione se queste dovessero davvero essere le prospettive. Lauri scorge per la prima volta soldati che appartengono ad una fazione diversa dalla sua, come se non fossero esseri umani degni di vivere.
Yrjö si dimostra sempre il bel personaggio che è, mi è entrato particolarmente nel cuore. È coraggioso e determinato ad aiutare coloro che subiscono i colpiti d'artiglieria, ma è profondamente fragile nella sua inesperienza: non smette di essere un novellino in quell'ambiente e cede all'emotività.
Il rapporto che stai costruendo tra Winkler e Jari è molto delicato. L'ufficiale si apre a confidenze e preoccupazioni molto personali, anche se stima, fiducia e conforto sembrano essere reciproci. Questo legame sembra essere terreno fertile per un avvicinamento tra i due ad un livello più alto rispetto a quello che si può instaurare tra un comandante e il suo sottoposto; c'è grande complicità e attrazione tra loro, tutto ciò si consuma attraverso i loro sguardi. Da parte di Jari questa scintilla è stata accesa dalle condizioni intrinseche della guerra in prima linea e dalla condivisione degli stessi ideali; il ragazzo trova un'approvazione che non è riuscito con dolore ad ottenere da Verner.
Questo attacco si può davvero considerare una valida prova sul campo per testare le reclute, ma anche per scorgere la reazione dei comandanti davanti ad un'ennesima carneficina: c'è abitudine da parte dei comandanti davanti alla morte, quasi insensibilità, come se la guerra li avesse anestetizzati.
Ammetto di avere una grande angoscia sui prossimi capitoli; ciò che provo vuol solo dire che stai facendo un ottimo lavoro sulla narrazione e sul rapporto che hai creato tra i personaggi. 🤍🤍
A presto!
Un abbraccio grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice)
Ps. Perdonami se non ho ancora risposto alla tua recensione, sono in giro in vacanza e ho preferito dare la precedenza a questo tuo capitolo. Arrivo presto anche a risponderti. 🤍 |