Gentile Titinina, mi è piaciuto molto questo monologo interiore fatto da Jamie, che sta anelando di poter tornare da Brienne, l’unica in grado di rendere la sua esistenza vivibile.
La immagina, la sogna, la brama: ricorda tutto di lei e come era stato essere al suo fianco. Sapeva che vivere accanto a lui non le aveva portato giovamento, ma tutto sembrava essersi annullato quando si erano ritrovati finalmente soli in quella stanzetta minuscola con il fuoco che ardeva nel camino e dentro di loro e dove avevano potuto assaporare la passione che li legava.
E’ quasi, questo racconto, svolto come un canto che un uomo fa alla sua bella, portatrice di vita e di serenità.
Finalmente, se fosse riuscito a rimanere vicino a Brienne, avrebbe potuto dimenticare giuramenti, stemmi, nomi e doveri. Avrebbe potuto veramente vivere.
E i suoi passi sono timorosi nel suo avvicinarsi a lei, ma quanto mai convinti che, solo con lei accanto, sentendo la sua risata e le sue parole, anche il suo cuore avrebbe potuto trovare requie, quella pace tanto agognata.
E persino gli occhi di Brienne rivelano il desiderio della reciproca vicinanza, proprio come un sogno che si avvera, ed entrambi si ritrovano con gli occhi negli occhi.
Piacevolissima lettura, molto romantica che mostra un Jamie diverso, cambiato grazie a Brienne.
Un saluto. |
