Eccolo, Kei.
Chiuso e racchiuso in quell'abbraccio a tempo che concede a malavoglia.
Affacciato a guardare da camera sua quello che gli sta accadendo, sospeso tra stupore, inutile resistenza e presagio di resa.
Mi sono emozionata moltissimo, hai tratteggiato con cura dei personaggi che vivono in me con la stessa prepotenza emotiva e stupita delicatezza.
Grazie per il regalo che hai fatto, non solo a loro.
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