Recensioni per
Febbre
di summers001

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
07/08/23, ore 21:41
Cap. 1:

Tu sei davvero bravissima.
Questa storia credo di averla letta per la prima volta mesi fa, e riletta di tanto in tanto perché mi è piaciuta proprio tanto (e direi che mi piace anche soffrire, forse?)… ma non ho mai lasciato una recensione, stasera mi è preso così. È come se avessi vissuto anche io la malattia di Oscar, ogni sua paura e ogni suo dubbio, ogni sua speranza. Li sento, li vedo, sono proprio miei. Ma come fai? Ricordo di averti detto che una tua os sulla scena del ballo era magia, e lo ripeto! Brava, brava. Ti ammiro moltissimo. Con tantissima stima, alla prossima!

Recensore Veterano
02/11/22, ore 16:43
Cap. 1:

Ci tenevo a recensire questa storia, che è "vera" da far male. La malinconia e la tristezza di Oscar arrivano al lettore in modo doloroso, diretto, senza filtri. Il senso di ciò che non è stato, di ciò che avrebbe potuto essere, di ciò che potrebbe, forse, ancora essere, lo vediamo, vivo e vero, nell'animo di Oscar, che infine, non mente più a se stessa.
E le parole di André, quelle che lei immagina potrebbero essere le parole di André, si stagliano, vive e vere anch'esse, nell'indistinta trama di un futuro prossimo, accessibile, forse ancora a portata di mano.
Mi piace molto.
A presto.
Octave

Recensore Master
31/10/22, ore 20:32
Cap. 1:

Ciao cara Summers e complimenti per questa OS che non riesco a definire se non struggente. Il modo in cui Oscar si dibatte tra quello che avrebbe potuto essere e ciò che le sta accadendo trasuda una fragilità immediata e dura che però carezza la sua persona - squassata dalla malattia - con dialoghi muti e la possibilità di un matrimonio se solo avesse parlato. C'è rimorso ma c'è anche la coscienza dei propri sentimenti e questa cosa mi ha enormemente commossa. Complimenti sempre per la sconfinata sensibilità con cui dipingi i sentimenti dei nostri, anche quando non esenti da dolori perché non è cosa da poco e non è semplice ma tu ci riesci davvero davvero bene!
Grazie per questa lettura e a presto,
A.

Recensore Master
31/10/22, ore 01:53
Cap. 1:

Mia cara Summers, questo tuo racconto è il trionfo del condizionale, con tutta la tenerezza, i tremori e i sospiri del cuore che questa scelta comporta. Che dolcezza spira da questa tua Oscar che, spossata dalla febbre e dalla tisi, fantastica su come sarebbe se ... se solo rivelasse il suo amore ad Andrè, "bello come il sole" (mi hai fatto sorridere e intenerire, quando hai fatto usare a Oscar questa espressione riferita a Grandier!). E mi sono intenerita leggendo le fantasticherie di Oscar che immagina il suo matrimonio, la sua trepidante emozione, la presenza di Andrè che la rassicura e la colma d'amore anche davanti all'altare! Proprio bello! Ho molto apprezzato il tuo racconto: grazie e a presto! D

Recensore Veterano
30/10/22, ore 18:05
Cap. 1:

Ciao Summers,
è sempre un piacere ritrovarti. Il titolo di questo nuovo racconto mi ha subito intrigato e anche il contenuto non è stato da meno: ho adorato questo racconto così introspettivo, con questa Oscar piena di rimpianti sul tempo perduto, ma anche ricca d'amore e di sogni ad occhi aperti sul suo André. Quanta tenerezza quando immagina la sua dichiarazione è il loro matrimonio!
È proprio vero: la loro storia d'amore è  cresciuta con loro e la notte delle lucciole sarà il coronamento di una vita passata insieme.
Complimenti e grazie per aver condiviso!
Una buona serata,
G.


 

Recensore Master
30/10/22, ore 11:53
Cap. 1:

E’ sempre un immenso piacere, mia cara Summers, perdersi tra le tue parole e lasciarsi trascinare da tutta quella marea di emozioni che portano con loro.
Sei riuscita, con la solita abilità, a trasportarci nella mente e nel cuore di Oscar, che sta vivendo momenti complicati con i quali sta cercando di confrontarsi per trovare uno spiraglio che la possa condurre a lui, solo a lui. Oramai ha capito, da quando ha avuto la netta e tangibile sensazione di perderlo per sempre, quanto lo ami, quanto abbia bisogno di lui, sia fisicamente che moralmente. Quanto le sue parole siano sempre giunte al momento giusto a tacitare i suoi mille pensieri e i suoi altrettanti dubbi.
Ora si sente particolarmente sola, pur vivendo a stretto contatto con tante persone, ma è la solitudine del cuore quella che avverte, soprattutto nelle lunghe notti insonni, o quelle in cui il sonno proprio non riesce ad attecchire e resta preda della sua paura e di quella dannata febbre che le arrossa le guance e le fa provare brividi di freddo che si riverberano nel suo corpo il quale anche rannicchiandosi non è in grado di scaldarsi.
E’ una febbre fisica, quella della sua malattia che le brucia i polmoni ma che ha scientemente deciso di non rivelare a nessuno, nemmeno a lui, non volendo far gravare sulle sue spalle anche questo ulteriore peso, poiché sa che se gli dicesse in quali condizioni si trova, lui si preoccuperebbe e perderebbe quel po’ di serenità che sembra mostrare quando lo incontra in caserma.
Ed eccola, allora, affannarsi per raggiungere non tanto la caserma con il suo carico di lavoro, quanto la possibilità di vederlo e imbastire una sorta di dialogo muto, pieno di tutte quelle parole che non trova il coraggio di dire a voce, come non trova il coraggio di agire, perdere per una volta il controllo e assumere invece il controllo della sua vita e potersi abbandonare al sentimento che inevitabilmente la lega a lui.
Molto impattante il continuo pensare e il discorrere immaginando le risposte di André. Lui certamente non sarebbe rimasto muto, e lei lo avrebbe ascoltato, come sempre aveva fatto nel corso della loro vita insieme, l’unico parere a cui mai voleva sottrarsi, le uniche parole che erano dette con il cuore e per il suo bene in ogni circostanza.
Lei in caserma ha il potere di agire, eppure, finiti i suoi compiti di addestramento, si richiude nel suo ufficio pensando a lui. Lui è nel cuore, è nella mente, è nel corpo. Ne ha un bisogno quasi spasmodico, ma vive frenata, però sogna... Sogna di poter un giorno infrangere quella barriera che si è auto costruita al fine di poter sbarrare il passo che l’avrebbe condotta a lui. Ma vuole che questo passo sia in armonia con il sentimento e, allora, tergiversa ancora un pochino: oggi non è il giorno giusto, ma domani forse troverà tutto il coraggio che le serve per aprirsi a lui e raccontargli cosa ha fantasticato per il loro futuro, per il loro matrimonio, per la loro vita insieme. Ma non oggi. Deve essere pronta lei per prima per poter ricevere tutto il carico di emozioni che lui le avrebbe donato, come le aveva donato in tutti quegli anni la vicinanza, il supporto, e un amore incondizionato.
Un brano che emoziona profondamente chi legge in quanto, tramite le tue parole così piene di empatia, si riesce a vedere le situazioni che hai creato. Io non ho letto il manga ma ho solo come faro ispiratore l’anime a cui faccio riferimento, ma trovo che questa parentesi “febbrile” che hai creato sia perfetta per farci pervenire in pienezza il sentire di Oscar.
Brava come sempre nel permettere al lettore di fare sue tutte le sensazioni avvertite durante la lettura.
Un affettuoso saluto e grazie per la condivisione.

Recensore Master
30/10/22, ore 08:54
Cap. 1:

Buongiorno Summers ,buona domenica.
Ti avevo già detto che scrivi molto bene, con uno stile impeccabile, sciolto e a tratti poetico?
La tua storia, hai ragione è un mix fra anime e manga ma a mio avviso il manga prevale perché ci restituisce una Oscar più fragile, femminile e sentimentale.
Ha preso coscienza per i suoi sentimenti e l'immenso amore che André le ha sempre donato. Lui è sempre nei suoi pensieri ma Oscar sta male e non vorrebbe soffocarlo anche col peso della sua malattia.
Nella notte insonne caratterizzata da pensieri e febbre prende una decisione: gli parlerà.
Nella parte finale hai aggiunto alcuni elementi ooc e fluff di tua fantasia che certamente molti gradiranno, io personalmente no, ma nel suo insieme trovo che hai fatto un gran bel lavoro di scrittura, che sembra quasi un ricamo.
A presto! Buona domenica
(Recensione modificata il 30/10/2022 - 08:56 am)

Recensore Master
29/10/22, ore 20:40
Cap. 1:

Un grande sogno sognato da una Oscar che ormai sente venir meno la sua vita sotto i colpi della tisi. Teme di non avere più tempo.. invece ne ha ancora, forse?

Recensore Veterano
29/10/22, ore 19:32
Cap. 1:

Ciao cara , che piacere ritrovarti e leggere questa fantastica storia dove la sofferenza di oscar si fa palpabile. La mancanza di André per lei è grande ma la colpa è solo sua e del suo maledettissimo carattere, se solo avesse parlato prima .... a presto

Recensore Junior
29/10/22, ore 18:25
Cap. 1:

Che bella questa storia, scritta così bene, con un tratto delicato che ci mostra una Oscar che deve fare i conti con la malattia incipiente e sembra di capire, che ancora non ne conosce la diagnosi. Si tratta di una Oscar adulta che però in amore si rivela ancora immatura come una adolescente. C'è nella sua concezione dell'amore un che di idealizzato, di vagheggiato e di sogno che supera ancora di diverse spanne i dati di realtà e che la fa tentennare, la fa sentire insicura, indecisa sul da farsi e problematica nel rivelare i suoi sentimenti fino davvero ad arrivare a quando il tempo sarà agli sgoccioli. Mi sono sempre chiesto se il messaggio implicito della sensei Ikeda fosse quello del rammarico per tutti i sentimenti mai rivelati e del tempo che inesorabile passa fino a consumare tutte le possibili opportunità di una felicità duratura. Il rammarico è uno dei sentimenti che maggiormente gravano sulle spalle di ogni essere umano soprattutto quando ci si trova a dover ammettere "Ah tempo più non v'è" (citazione dal Don Giovanni di Mozart)