Buongiorno, caro Mauiandsons22,
vedo che hai ripostato la tua correggendo alcuni punti, e te ne ringrazio, perché è sempre un gesto di attenzione e cortesia preoccuparsi della leggibilità di quanto si propone.
Devo per prima cosa elogiare l'originalità della tua storia, decicata come la tua prima prova, a un personaggio che non sempre riveste il ruolo di protagonista: in effetti, raramente, come scrivi nella premessa, si dedica poco più di un fuggevole pensiero a Luigi XVI, e non mi ricordo di ff in cui fosse protagonista (ma potrei sbagliare). Ce ne sono con protagonista Fersen, con Maria Antonietta o con Oscar, e con altri personaggi, ma Luigi XVI è stato decisamente bistrattato. Certo, nel manga, e più ancora nell'anime, è consegnato, eccetto negli ultimi episodi, a una caratterizzazione macchiettistica, che non gli rende onore. Certo non fu un uomo avvenente, non come Fersen, ma fu un uomo buono, e onesto, sobrio financo nel vestire (i contemporanei stessi rilevavano che, anche negli anni giovanili, in cui Maria Antonietta si sbizzarriva in lussi ed eccentricità, egli era sempre con una giubba scura e molto severa, eccetto che per le udienze e le incombenze ufficiali); l'anime ce lo consegna come cacciatore maldestro, mentre fu appassionato ed esperto nell'arte venatoria; lo ricordiamo come coperto di fuliggine nella bottega del fabbro ai margini del parco di Versailles, ma in realtà era un appassionato non tanto e non solo di lavorazione del ferro, ma di quella che oggi chiameremmo meccanica applicata: infatti, sale e sale al secondo piano di Versailles erano occupate dalla sua collezione di strumenti tecnici, orologi - di cui era appassionato -, congegni meccanici, fra cui l'invenzione di Monsieur Papin (antenata della nostra pentola a pressione), e così via. Certo, forse non fu il re di polso di cui la Corona francese avrebbe avuto bisogno per scongiurare i venti rivoluzionari: ma bisogna anche dire che la situazione finanziariamente disastrata e disastrosa dello Stato era una eredità del nonno, e anche del suo antenato Luigi XIV, che morì a inizio XVIII secolo lasciando la Francia, da nazione ricchissima e prospera che era quando salì al trono bambino, con le casse vuote. Sarebbe stato ben difficile sopperire e riparare a questo disastro quasi secolare, ed egli non aveva la tempra adatta. Però si riscattò nella morte, affrontata con dignità, e con profonda Fede, come ricordi tu, tanto che è iniziato il processo canonico per accertarne la santità (mentre per la sorella Elisabeth, di cui l'anime non ci parla mai, valente matematica e anche lei vittima del terrore, e che fu molto vicina a Maria Antonietta e ai nipoti, durante la prigionia, credo si sia arrivati ad accertare le virtù eroiche e darle lo status di venerabile). Una figura tragica, quella di Luigi, che hai saputo tratteggiare con partecipazione trattenuta, e con una bella sintesi. Grazie per il tuo racconto: spero di leggerti ancora,
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