Buongiorno
La cosa più triste penso sia la consapevolezza che ciascuno di noi ha il suo piccolo inferno interiore... La cosa importante è che esso non prenda poi il sopravvento.
La vita che ci è stata donata, purtroppo, è anche questo... Penso che l'amore e il bene in certi casi possano aiutare molto...

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Davvero un tema scottante, cari Menestrelli, quello da voi affrontato e che potrebbe mettere il lettore di fronte alla riflessione di come sia il suo personale inferno, poiché penso che nessuno ne sia esente.
Tramite il vostro verseggiare si evince la profonda amarezza di una vita irta di difficoltà e momenti bui nella quale fa capolino persino la rassegnazione.
In questi casi bisogna avere veramente qualcuno a cui confidare le proprie pene, al fine di alleggerirle o provare, quantomeno, a trovare una via di fuga per non restare impantanati in un guado dal quale non riusciremmo più ad uscire. E i versi di Baudelaire vanno proprio in questa direzione nel far entrare ancora la Luce nelle zone d’ombra che pare avere incontrato Bilbo.
Lavoro come sempre interessante poiché ci apre uno spiraglio volto a voler guardare fin nel profondo di se stessi.
Un caro saluto ad entrambi.

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Wow, forse questa è la vostra poesia più potente da me letta fino ad ora. Questa vita è decisamente un puttanaio infernale, e alle volte non si riesce a cavare un ragno dal buco, aggrappandosi disperatamente agli specchi. Eppure...oltre gli abissi c'è comunque un barlume di luce, seppure fioca.

Aggrappiamoci a quella, sempre.

Un abbraccio sentito a tutti e due;

AP.

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