Recensioni per
Le parole che non Vi ho detto
di Chevalier1

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
08/12/22, ore 15:44

Gentile Autrice, mi associo a chi mi ha preceduta nel darti il benvenuto, e sono lieta di complimentarmi con te per questo scritto di esordio veramente notevole.
Mi sono presa un momento di tempo tutto per me da dedicare alla tua bella lettura, poiché lo meritava, e che mi ha piacevolmente assorbito, permettendomi di entrare nel vortice dei pensieri della Oscar di quei momenti alle prese con qualcosa che non aveva mai fatto in vita sua: scrivere una lettera a suo padre.
Hai scelto un momento altamente drammatico come quello dell’addio di Oscar alla sua famiglia, a quel padre tanto rispettato quanto amato e, in ultima analisi, a tutto il mondo a cui aveva ruotato intorno fino ad allora.
Ho sempre pensato, tra me e me, che Oscar non avrebbe potuto andarsene e lasciare solamente quelle poche parole scritte su quel biglietto fatto consegnare poi al genitore. Lei è sempre stata una donna di poche parole. Più delle parole erano gli atti quelli che contavano per lei. Ma in questo suo addio si è sentita di dover spiegare, quantomeno, il suo comportamento, frutto di riflessioni, non arrivate tutto in un colpo, bensì modulatesi nel corso del tempo, che l’hanno aiutata a vedere con occhio critico quello che stava avvenendo intorno a tutto quello che era stato il suo universo.
Una lettera nella quale si è messa a nudo, a parole, come mai sarebbe stata in grado di fare, e soprattutto con suo padre.
Una lettera dove è emersa la vera Oscar, che forse nemmeno il padre era riuscito, per via dell’educazione impartita, a conoscere veramente.
Ho apprezzato l’excursus che ha fatto della sua vita, essendo grata a suo padre per la libertà che le ha concesso con la sua scelta fatta alla nascita di lei, dirigendone e modificandone, di fatto, il destino che, altrimenti, sarebbe stato esattamente come quello delle sue sorelle e di qualsiasi altra dama del tempo.
Un destino che lei ha accolto facendolo diventare una parte di se stessa. Un destino reso anche possibile dalla vicinanza di colui che, proprio suo padre, le aveva messo al fianco sin dalla più giovane età. Un destino da uomo che non le ha precluso il fatto di potersi innamorare, soffrire e gioire per questo sentimento.
L’uomo che le è rimasto accanto, pressoché da sempre, non ha mai cercato di cambiarla, ma l’ha apprezzata prima, proprio per come era e non per come gli altri volevano che fosse, finendo poi per amarla perdutamente.
Avendo condotto una simile esistenza Oscar, anche volendo, non sarebbe riuscita a mutare fino a divenire altro da se stessa solo perché il padre, vedendo come stava volgendo la situazione per il loro amato paese, preso da una preoccupazione crescente, aveva deciso di farla sposare a qualche nobile.
Oscar ha sempre ragionato e deciso per se stessa indipendentemente dalle eventuali conseguenze. Forse per questo si è fissata nella mente di tanti di noi, perché è rimasta coerente con le scelte fatte durante tutta una vita portandole fino alle estreme conseguenze.
Ho sempre amato gli scritti a carattere epistolare, perché riescono a far emergere la personalità in maniera naturale, poiché quello scritto ancorché indirizzato al genitore, in questo caso Oscar lo ha scritto anche rivolto a se stessa per affermare con convinzione le sue scelte in qualsiasi campo.
Ora che la missiva è giunta a destinazione il generale non può che provare un dolore lancinante dentro se stesso per non essere stato in grado di aprirsi prima con quella figlia, probabilmente la più amata, poiché più affine delle altre a lui, e comprenderla e sostenerla: ma proprio in questo triste frangente, quando oramai il destino ha già fatto il suo corso, quello che gli resta è l’essere fiero della donna indomita e coraggiosa che è stata sua figlia.
Complimentandomi nuovamente spero di poterti rileggere e, nel mentre ti auguro un buon proseguimento della festa dell’Immacolata. Un caro saluto.

Nuovo recensore
06/12/22, ore 00:48

Davvero molto intenso e toccante questo tuo scritto che ci restituisce della nostra eroina una connotazione psicologica pienamente coerente con il personaggio originale. Marte e Venere, le due anime di Oscar, hanno finalmente trovato una conciliazione, senza che l'una abbia annullato l'altra. Da tale consapevolezza, faticosamente conquistata, nasce, secondo me, questa seconda lettera al padre. In essa io non voglio vederci rancore o voglia di rivalsa, ma piuttosto il desiderio, pervaso d'affetto profondo, di una figlia che sente il bisogno di raccontarsi e di condividere con l'amato genitore la parte più vera di sé e il lungo percorso che l'ha portata a scoprirla. Il dolore di un addio non può che volgersi alla richiesta di comprensione. "La figlia più Vostra delle altre" è un'espressione che testimonia il legame forte tra Oscar e il Generale, un sentimento che, per la rigida educazione militare di entrambi, era forse difficile esplicitare in parole o gesti d'affetto. La parte più commovente è stata per me quella che dedica all' amore che la lega al suo André: l'unico che conosce di lei fragilità e cicatrici, l'unico che sa davvero tenerle testa con con la sua forza tranquilla (ossimoro di grande efficacia), l'unico che non ha bisogno di un vestito da ballo (o di un'uniforme da ufficiale) per amarla. Le righe della missiva finiscono con il fare da trait d'union tra i due uomini più importanti della vita di Oscar. Nel riferimento alla sua "felicità completa" e in quel "mi avete dato più di quel che mi avete tolto" ho percepito la tenerezza e la premura di una rassicurazione dettate da un sincero affetto filiale.
È stato un grande piacere leggerti per la prima volta.

Recensore Junior
04/12/22, ore 23:51

Per scrivete la lettera di Oscar hai dovuto giustamente abbandonare alcuni aspetti dell'anime che obiettivamente potevamo eserre considerate delle realtà edulcorate o forse trascurate per esigenze narrative. Tuttavia questo non ha inficiato assolutamente la credibilità del tuo scritto che è obiettivamente notevole.

[Edit]
Ho riletto questa tua a distanza di mezzo anno dalla prima lettura e se posso dirtelo, l'ho trovata ancora più bella ed emozionante, specialmente alla luce delle riflessioni che mi è capitato di fare nel corso di questo tempo. Chiunque sia appassionato di Lady Oscar è Berusaje no bara, in generale, dovrebbe leggerla. Brava, brava, brava!
(Recensione modificata il 17/06/2023 - 11:07 am)

Recensore Veterano
04/12/22, ore 23:29

Buona sera , io non so come vi vengano queste cose ma è uno scritto meraviglioso bellissimo . Le emozioni i pensieri di Oscar del generale in quel momento da tutti noi odiato. Grazie grazie grazie

Recensore Master
04/12/22, ore 23:24

Gentile Chevalier1

È la prima volta che ti leggo ed invero posso apprezzare un tuo scritto
Deduco tu sia uomo e ti risponderò usando il maschile anche se il non conoscere la tua identità non è fondamentale per me.

Il contenuto dello scritto mi è piaciuto e sai perché? Perché è coerente, perché è concreto.
Ci sta che Oscar la mattina del 12 luglio avesse preparato una seconda lettera da inviare al padre in cui lo avesse messo al corrente degli ultimi accadimenti in seguito alle sue decisioni, ci sta' che lo abbia esortato ad informarsi col dottor Lassone circa il suo stato di salute....ci sta ( purtroppo)che lei, fin da quella mattina avesse saputo che probabilmente non sarebbe uscita viva dalla rivolta di quei tumultuosi giorni di luglio

Coerente anche il messaggio di Alain che comunica al generale quanto accaduto durante la presa della Bastiglia; il finale è molto emozionante, commuove appena un po' nella visione rapida ed incandescente della Rivoluzione, è uno sprazzo di fulgido sentimento che fiorisce ed appassisce in un attimo.
Bello come Oscar parli di André nella lettera e come si congeda dal generale. Senza rimpianti né rancore. Giustamente lei ha sempre perdonato il padre di tutto e lo ha ringraziato fino all'ultimo per l' educazione ricevuta che le ha permesso di essere ciò che è.

Un' ultima annotazione finale però: questa Oscar che scrive una lettera così lunga, prolissa e trasparente al massimo io non la vedo. Avrei usato una terza persona, limitato in parte la corrispondenza epistolare dando più spazio alla parte introspettiva con l' uso della terza persona singolare.
Ma sono scelte.
Grazie per aver condiviso con noi questo tuo primo componimento. Intenso e profondo. Buona notte
(Recensione modificata il 04/12/2022 - 11:28 pm)

Recensore Master
04/12/22, ore 20:59

Oscar ha sbattuto in faccia al padre la pura verità.. e lui ha aperto gli occhi sui propri errori, diversi da quelli che pensava!