Recensioni per
Disperato abbraccio
di Baudelaire

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
15/12/22, ore 11:43

Ciao Baudelaire. In questo tuo capitolo il protagonista é Alain con il suo dolore indescrivibile per la morte di Diane. L'ho immaginato poi in quel posto malfamato con quella povera gente e nel dialogare con Charline. Forse la vicinanza della ragazza puó in questi momenti attenuare un poco la sua sofferenza e poi si abbandona alla passione per non pensare. Mi ha colpita nel finale quel disperato abbraccio. Un disperaro abbraccio di due persone riguardo le quali la vita non é stata generosa e hai ben rappresentato il tutto. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 15/12/2022 - 11:45 am)

Recensore Master
11/12/22, ore 20:48

Cara Baudelaire,
è sempre un piacere quando ti affacci nuovamente in questo fandom e ci porti alcuni ritratti dei personaggi che tanto abbiamo amato.
E questo tuo Alain è la disperazione fatta persona. Nulla per lui potrà mai tornare come prima; il suo solo desiderio è quello di poter dimenticare, per qualche attimo, il dolore lancinante che sente aprirsi al centro del petto e che, da quando sua sorella se n’è andata in quel modo tragico, non riesce a non percepire.
Vorrebbe stordirsi tanto da non connettere più e, forse, la sofferenza sparirebbe. Ma sono solo pensieri che sa purtroppo mai potrebbero avverarsi.
E’ tornato in quella bettola sudicia e forse malfamata, in quanto solo gli ultimi vi si recano per cercare un po’ di leggerezza: fumo, alcool scadente e compagnia compiacente.
Forse per quella serata, in cui il dolore morde più che in altri momenti, quello è il posto giusto per perdersi.
Lì lavora una sua vecchia conoscenza che, nei tempi d’oro, gli è stata compagna e forse anche stasera, chissà.
Charline, il suo nome, che si avvicina incuriosita poiché è tanto che non lo vede, ma subito intuisce che non sia più il vecchio Alain e il suo comportamento adottato con lei glielo dimostra platealmente.
Charline vorrebbe andarsene, comprendendo che sia meglio lasciarlo solo ad annegare i pensieri, ma lui pronto le chiede di restare, non vuole rimanere da solo, non quella sera, non con tutto il dolore che sente lo sopraffarebbe. E così Charline resta, bevono e poi decidono di lasciare quel posto dimenticato da Dio, per respirare nuovamente e magari ritrovarsi.
Ma ciò che accade nemmeno Charline se lo aspetta: un amplesso appena fuori dal locale, fatto di baci dati con foga che li fa entrambi perdere in un’altra dimensione e che diviene un abbraccio disperato in cui cercare ognuno consolazione alle proprie sventure.
Come sempre, la tua narrazione è coinvolgente e fortemente visiva, tanto che durante la lettura sono riuscita ad immaginare lo svolgimento di quella serata, il luogo fatiscente, il loro ritrovarsi e infine quello stringersi reciproco e forse senza bisogno di tante parole.
Anche questa volta mi sono lasciata prendere la mano dalla vicenda con la quale tu, con precise e puntuali parole, collocate al momento e al posto giusti, ci hai fatto sentire tutto il tormento che non solo Alain provava per ciò che gli era accaduto, ma anche Charline costretta ad una vita che non voleva.
Sempre brava e coinvolgente quando descrivi forti emozioni.
Un caro saluto.

Recensore Junior
11/12/22, ore 19:47

Molto lontana dalle storie natalizie che ci si aspetta in questo periodo, ma tu viaggi sempre controcorrente e ci regali un missing momento di Alain ancora sopraffatto dalla dolorosa perdita di Diane. I tuoi personaggi sono sempre molto umani e verosimili e, in questo caso, hai creato un'introspezione perfetta rappresentando in maniera impeccabile il suo sentire e la sua sofferenza.

Recensore Master
11/12/22, ore 16:01

La disperazione spinge a fare cose assurde, come a cercare il calore di una perfetta estranea di cui non si sa nulla. Povero Alain!

Recensore Master
11/12/22, ore 14:40

Oh Baudelaire quanti anni che mancavi in questa popolata sezione! Mi auguro ti possa trovare bene, dopo tanto tempo!
Passo subito al dunque: questa fiction, erotica ed introspettiva,a mio avviso si gioca fra il volere e il non volere, cambiare o restare uguali.
Entrambi i protagonisti qui sia Alain sia la giovane prostitute hanno conosciuto sofferenza e delusione, la durezza della vita ha temprato i loro caratteri rendendoli più cinici e ormai rassegnati.
Anche l'amore non può unirli , niente potrà dare loro la felicità tranne un disperato abbraccio nel godimento di una notte di passione.
Brava molto forte questo pezzo , grazie a presto
(Recensione modificata il 11/12/2022 - 02:42 pm)

Recensore Master
11/12/22, ore 14:28

Bentornata cara Baudelaire. Quanto è sofferente il tuo Alain! Ha perso tutto e vorrebbe solo essere inghiottito dal vino che ingurgita per riuscire a stordirsi. Ma come si fa a dimenticare il viso innocente di Diane senza più vita? Come si fa a far finta di niente di fronte alle ingiustizie della vita che hanno portato Diane alla morte e Charline alla prostituzione? In effetti, e io vedo passare questo monito, non si può fare nulla, se non cercare un pò di consolazione in un abbraccio disperato. Grazie per questa perla di poesia e realtà. A presto.