Recensioni per
Bisca clandestina
di Helen_Rose

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
21/12/22, ore 18:52

Chicca, eccomi dopo settordici giorni, causa vita, a commentarti questo piccolo (macché, a ogni fanfic allunghiamo il numero delle parole) grande capolavoro. Ovviamente ogni volta non può mancare un appunto iniziale di disprezzo per i peracottari che stavolta hanno dato il meglio di sé e, dato che vivono nell’universo di Barbie versione piscina o castello Disney, hanno avuto l’ardire di venire a dire (cit.) che le ragazze hanno persino messo paura ai malviventi. OK. Sorvoliamo (i cieli della Videa con delle bombe da sganciare al suolo). Come sempre voglio sottolineare la tua immensa bravura da un punto di vista letterario, in termini di narrazione e dialoghi, che viene fuori in maniera ancora più evidente in quest’opera (basta chiamarla fanfiction, è denigrante) *corale*…. Sicuramente i lavori corali sono quelli che ti vengono meglio, visto che sei bravissima a scrivere le interazioni e la cosa capita a fagiolo visto che le tue ship preferite del paradiso sono circa 70 (LOL!!!!!) e la puntata ha avuto almeno il merito di darti lo spunto/l’occasione perfetta per riunirle tutte assieme. Ti dico già da ora che ti sbaciucchio mentalmente per le numerose menzioni, ed è bellissimo che in molti punti i nostri universi praticamente si sovrappongano <3 (sempre con il dovuto caveat: “per il resto ho fatto un po’ come caxxo me pareva al solito” cit. yourself, MORTA DECEDUTA IO). E ci mancherebbe pure, DEVI, SEMPER. “A fronte di un’affermazione tra il melodrammatico e il faceto, ma che alle orecchie di Roberta suona estremamente plausibile, si possono intraprendere due strade: immolarsi con sprezzo del pericolo, totalmente incuranti delle conseguenze; o agire secondo coscienza, fermando questa follia finché si è in tempo” Mi piace moltissimo come tu abbia inserito degli elementi per smorzare l’assurdità di volersi buttare, dalla prospettiva di ragazze inesperte, senza alcun ripensamento, in una situazione pericolosa senza sentire il bisogno di conferire con i propri fidanzati e/o, nel caso di Roberta con Marce, persone più esperte. Ho capito il voler aiutare un’amica però farlo ragionando magari?? E chi poteva non sragionare se non Robertina (sai che muoio dalla voglia di scrivere LOBBE, ma vabbè qui in pubblico mi darò un contegno) Fedelissima la tua rappresentazione di un Salvo che si agita e fa di tutto per non cedere al panico. Io debolissima dinanzi al di lui “ti voglio bene” a Roberta. Con quelle tre paroline si evince tutta l’importanza e la concretezza di un’amicizia che trascende i legami sentimentali. “Tutte tranne Irene, s’intende. “In effetti, hai le occhiaie…” aveva osservato e insinuato al contempo, con un sorrisetto malizioso. “Manca ancora qualche minuto all’apertura, vieni che te le sistemo.” si era offerta, paventando già l’occhiataccia che Roberta le avrebbe rivolto, non vista dalle altre. *4 Se ripensa all’espressione di Marcello appena l’ha vista, sente ancora il cuore batterle all’impazzata e le guance imporporarsi. Probabilmente, non si abituerà mai ad essere sollevata in aria come se avesse il peso di una piuma” Muta sooono dinanzi a questo pezzettino che did things to me e sai anche i motivi… *emoji dello sbavo* “Il punto, semmai, è che l’autodeterminazione e la determinazione personale di pensieri e azioni, devono necessariamente dialogare con l’equilibrio della coppia di cui si è parte integrante e attiva. Quando si decide di stare con qualcuno, non si risponde più solamente a sé stessi; la maggioranza delle scelte da intraprendere, inevitabilmente, ricadono sull’altra persona anche solo di riflesso.” 10 e lode con bacio accademico per aver qui racchiuso l’essenza di una relazione sana e come Roberta, che per personalità e giustizia verso il genere femminile a cui appartiene prima non avrebbe mai esitato per consultarsi con il proprio uomo, ora si ponga questi problemi. ANCHE QUESTO does things to me. Equilibrio di coppia is the new hot. “Capace ca Irene ha visto la vetrina di un negozio ca ci piace e vuole capire quando apre domani.” chiosa Rocco; il suo stato d’animo è talmente alterato, che non si stempererebbe neppure se Irene, al termine di quest’insolita avventura, gli cucinasse caponata, sarde a beccafico e cassata. No, forse si tratta di una condizione un po’ azzardata; mettiamola così: al momento, è QUASI incorruttibile. Ahahhahhaha adoro questo “conflitto interiore” di Rocco… del tipo ‘me’ mo non esageriamo, se arrivasse a farmi caponata, sarde e cassata potrei quasi stemperarmi’ LOL! Ora che, finalmente, ne aveva la possibilità, non solo probabilmente Marco si salverà in totale autonomia, bensì ciò avverrà perché, come al solito, qualcuno si è dimostrato più ragionevole di lei. D’altronde, cosa ci si potrebbe mai aspettare da Stefania Colombo? La più giovane del gruppo lavorativo e di amiche; colei cui hanno nascosto la latitanza della madre per 15 anni, e per un anno intero ha praticamente vissuto insieme a Gloria senza conoscerne la reale identità; colei che il padre si è sentito in dovere di informare solo all’ultimo secondo, riguardo la sua relazione con una vedova con figlia al seguito, che si sarebbero trasferite a Milano, invadendo i suoi spazi, intralciando la sua possibilità di creare un legame più solido col padre, dopo una vita di continue e sofferte separazioni. In parole povere: una ventenne che la sua famiglia si è divertita a trattare da bimbetta per una vita; un’amica inaffidabile, dato che spinge le due persone che considera come sorelle a mettersi in pericolo per starle dietro; una fidanzata continuamente bisognosa di un sostegno per non crollare. Mi piace moltissimo questa introspezione (e anche il modo in cui l’hai spiegata) che hai deciso di dare a Stefania, il suo senso di inadeguatezza. Con somma sorpresa di sé stessa in primis, Roberta non fatica minimamente nel far prevalere la determinazione: “Ma con chi credi di parlare? Con una bambina? O peggio, con una donnicciola incapace di intendere e di volere? Continua con questo atteggiamento, e non chiariremo NULLA.” Come ti ho già detto nel vocale non condivido questa reazione di Roberta ma riconosco che sia assolutamente in carattere per lei reagire così soprattutto se attaccata con insinuazioni che alle sue orecchie suonano tendenzialmente maschiliste. Sarebbe ipocrita negare che quella specifica caratteristica, oltre al fatto che Angela e Roberta si somiglino sotto parecchi aspetti, è una delle innumerevoli ragioni per cui la risceglierebbe sempre; c’è chi ha il complesso edipico, ma a lui era toccato smarcarvisi in giovanissima età, per cui Un’ola per la menzione speciale ad Angiulella, ed effettivamente sì, le due si assomigliano molto e anche questo caso siamo stati privati di interazioni tra loro come cognate. MA PARLIAMO DI ROCCO CHE FA DI TUTTO PER NON INCROCIARE LO SGUARDO DI IRENE PERCHé ANCHE IN UNA SITUAZIONE DEL GENERE SI METTEREBBE COMUNQUE A RIDERE… Se questa non è una reazione in carattere per Rocco! “Beh? Cos’è, una riunione di condominio?” sbeffeggia gli intrusi, tradendo immediatamente una marcatissima inflessione dialettale. Si sforzano tutti di restare impassibili; Marcello inarca il sopracciglio destro, pur rimanendo imperturbabile. Quasi piccato per non aver suscitato reazione alcuna, il gentiluomo del Giambellino decide comunque di proseguire nelle provocazioni: “No perché, in quel caso, mi sa che avete sbagliato indirizzo… Di parecchi chilometri.” Silenzio. Mi piace molto questo pezzo, hai reso molto bene la spavalderia da entrambe le parti. Ecc. Non avendo realmente idea del passato del Barbieri, non ha neppure pensato di moderare la portata della provocazione. Una provocazione che Marcello finge volutamente di non cogliere, riservandosi di rivelare i propri trascorsi al momento opportuno; benché la contrazione di ogni suo muscolo -conosciuto e non - localizzabile dalla sommità del capo alla punta delle dita dei piedi, lo tradisca. Questo espediente per Marcello l’ho adorato fin da subito… Lui che sarebbe l’unico a capire e a SAPER fattivamente interagire/farsi ascoltare da queste persone. Anche più avanti: “E come hai fatto a non ricascarci?” incalza Giulio, arresosi all’inevitabile cedimento che seguirà. “Inizialmente, non è stato facile; poi ho iniziato a fidarmi più della mia intraprendenza e dell’affetto di chi mi circondava, che dell’istinto di percorrere la via a cui credevo di essere predestinato. È fondamentale prendere coscienza del fatto che la criminalità non è la tua sola via di uscita.” ---- A quel punto, la spazientita è Irene; con la consueta disinvoltura, scavalca Rocco, Salvo e Roberta, supera Marcello che stava appena dietro Marco e Stefania, e sbotta in direzione dell’Amarelli: “Giulio, non ci siamo affatto; e pensare che contavo proprio su di Lei, per saltare i convenevoli! Fortuna che alla mia amica, stasera, si è sciolta la lingua al punto da risultare sbrigativa.” La mia pazza esagitata. Anche: Irene si tappa automaticamente la bocca, per evitare di sbottare: ‘Costui crede forse di vivere nel periodo precedente alla guerra? O peggio, in India, con quell’improponibile sistema delle caste?’ Naturalmente, avrebbe interpretato il pensiero di tutti; ma sarà meglio percorrere la via diplomatica. Bene che si autocontenga o che in alternativa sia qualcun altro a farlo. ahahahah “Beh, in totale onestà, mi hai fatta sentire un’illusa… Anzi, mi hai direttamente riportata indietro di un anno, quando ero l’aspirante giornalista cui ti fu imposto di fare da mentore, tuo malgradissimo.” Mi è piaciuto molto questo appunto di Stefania, non so se è della puntata oppure l’abbia scritto tu, ma sospetto sia la seconda. Loro due hanno decisamente un modo tutto loro di portarla avanti, fatto di sottintesi e perspicacia, al pari di confronti schietti - condotti da ambo le parti secondo le proprie modalità, ormai perfettamente sincronizzate - che lasciano ben poco spazio a fraintendimenti di qualunque sorta. Ma in questo caso, non sanno veramente come o chi far esordire, né quanto esporsi. Pensa Irene a rompere gli indugi, nella modalità che le è propria: attaccando preventivamente. “Era già tutto sotto controllo, comunque.” asserisce, fissando il pavimento con innaturale insistenza. Spiazzato, ma determinato a non darlo a vedere, Rocco ribatte, atono: “A mia nun mi pari proprio.” Questa piccola scena…. È così significativa e rappresentativa della loro essenza. Li posso letteralmente immaginare davanti a me. Del chiarimento Irocco ho praticamente Amato tutto (valga la redunciancia, LOL), soprattutto le movenze e il modo di parlare di Rocco che ho proprio visualizzato nella mia testa (““Semplicemente, non mi va di discutere davanti a tutti; e poi, erano già abbastanza agitati loro.”), però ecco i miei punti preferiti: “Irene non può certo dargli torto: uno dei pochissimi tratti che li accomuna è proprio la riservatezza.” “Bene, accuminciamu ‘sta partita.” risponde a tono, deciso e cocciuto, com’è abituata a vederlo. “Ma tu ti pensi che stare con un altro cristiano significa ca fai comunque quello che ti pare a tia?” (QUA HO URLATO, THE TENSION!) “Perché, avrei dovuto chiederti il permesso?”, pentendosene immediatamente dopo: com’era prevedibile, e a ragione, Rocco la sta fissando indignato e deluso. “Ovviamente, ho pensato a come avresti potuto reagire;” - tenta di recuperare - “semplicemente, bisognava agire in fretta e non potevo permettermi di soffermarmici troppo: tutto qui, davvero.” “Nca ciertu, picchì per essere considerati bisogna prenotarsi nell’agenda!” sbotta lui, spazientito. “Ma chi vi credevate di essere, gli agenti segreti? Poi si stupisce se sto arraggiato, ovviamente.” “Veramente non l’ho ancora capito, in effetti.” (E PERCHé QUI??????) “Picchì tu sotto sotto sei pure paurosa, quindi ti butti nelle cose così non ci devi pensare più. Peccato che poi tocca a noialtri poveri cristiani, tirarti fuori dai casini che ti organizzi tu da sola.”ù “E sotto sotto, pure perché stasera sembravi proprio tranquilla e sicura, sono pure un po’ invidioso; sì, picchì io non sono come te, Irè: se penso che una cosa non si deve fare, non la faccio e basta.” “Tu parti restio, ma una volta che ti convinci, proteggi e aiuti chi ne ha bisogno senza riserve, e di certo non per ‘dovere’.” Non si era mai considerato un ragazzo temerario; figurarsi un sovvertitore dell’ordine precostituito qualora una causa lo convincesse particolarmente. In realtà, aveva imparato ad agire secondo la propria coscienza, e non quella guidata dai precetti inculcatigli, senza neppure rendersene conto. “Mentre io, come hai detto tu, mi do la spinta perché so che, se mi fermassi a pensare, rinuncerei.” (QUESTO DIALOGO è GOLD !!!! ma che dico DE PLATINUM) Però, l’importante è fare comunque la cosa che ti sembra giusta, e tu lo fai. È per questo che ci sto io, no? Così ci completiamo.” !!!!!!! Rocco che usa queste parole, sbavo Due sono le cose: o è improvvisamente impazzito, o deve amarla davvero moltissimo. E a giudicare dal bacio quasi cannibale intercorso, nonché dalla morsa rassicurante dell’abbraccio in cui si lascia cullare senza la benché minima obiezione, Irene propende decisamente per la seconda. (ANCHE QUI HOT HOT HOT, ma SWEETHOT, my favorite!) Del chiarimento Barbegrino ho amato come Roberta si sia finalmente resa conto che il problema, oltre ad aver fatto preoccupare Marcello (che poi manco tanto perché “non mi pentirò mai di aver aiutato un’amica”, che è legittimo), è il fatto che con quel gesto possa avergli risvegliato dei traumi antichi. Mi piace molto questo pezzo e non ho mai visto la cosa da questa prospettiva: “mi immolerei senza pensarci due volte, piuttosto. Se non è egoistico questo,” Ergo, il suo istinto di protezione non è solo, banalmente, eroico, ma è anche un modo per preservarsi e questa cosa è splendidamente imperfetta. GRANDE LA MENZIONE ALLA RESA DI VITTORIO (“E va bene, mi arrendo. Comunque: per la copertina, pensavo di sfruttare l’intuizione di Matilde.” Teresa scuote la testa: è incredibile ripensare a come un tempo, per distrarlo dagli spudorati tentativi di corteggiarla, fosse lei a riportare l’attenzione sul lavoro, per stemperare il proprio imbarazzo.), anche se devo ammettere che mi è andato in pappa il cervello visto che poi nel mentre si parla di Bea che vive nel loro stesso universo e come sai mi piacciono moltissimo anche i Victorinox. AMORE GRAZIE GRAZIE GRAZIE PER QUEST’OPERA SUPREMA, per l’impegno che ci hai messo e per la meraviglia che ne è uscita fuori Grazie, uno sbaciucchiamento con lingua, ancora per le menzioni se non l’avessi detto abbastanza!!!!!! Hasta il prossimo commentum tuo chilometrico di risposta chicchinae