Recensioni per
Io ero felice
di drisinil

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Junior
12/03/24, ore 19:24

Ma come ho fatto a non accorgermi prima di questa meraviglia? E vabbè, meglio tardi che mai.
Trovo la tua voce inconfondibile pur attraverso i vari fandom e i vari generi, cruda e misurata allo stesso tempo. Sai usare un linguaggio colorito senza mai farlo risultare fuori posto o gratuito, ma sempre giustificato dal contesto e dalla caratterizzazione dei personaggi. In questa storia ho apprezzato soprattutto il finale, che fa percepire in modo lapidario quanto labile sia il confine tra il "crepare senza senso" e il sopravvivere accompagnati da una bella "pappa dolce". A proposito: l'accostamento fra le due diverse materie calde e morbide mi ha fatto non solo ridere, ma addirittura intenerire. Ma come fai?
Sarei proprio curiosa di sapere di chi è la storia vera che hai raccontato, però forse il bello sta proprio nel non saperlo.
Davvero bella. 
Mi sa che per continuare a leggere le tue storie prima o poi dovrò guardare "Haikyu!" :)
(Recensione modificata il 12/03/2024 - 11:02 pm)
(Recensione modificata il 12/03/2024 - 11:03 pm)

Recensore Veterano
07/11/23, ore 20:25

Ciao!
Ho letto la tua storia per gli Oscar della Penna 2024 e ho pensato di lasciarti una piccola recensione.
La storia è molto verosimile ed intensa. Una cosa che ho apprezzato particolarmente è la delineazione dei personaggi. Li conosciamo dall’interazione reciproca e, man mano che il racconto procede, scopriamo qualcosa in più su di loro. Il realismo, la tensione e l’amarezza prodotti dalla guerra sono palpabili in tutta la narrazione.
Una storia che lascia un profondo senso di verità!
Buona fortuna per gli Oscar! Un saluto!

Recensore Master
29/09/23, ore 17:03

Buonsalve! :) Vengo qui per gli Oscar della penna, dal momento che concorriamo per la medesima categoria, in questo caso "miglior film".
Di solito non sono un'amante del genere di guerra e sinceramente non mni aspettavo una storia come questa, devo dire che nell'insieme mi ha sorpreso e ho molto apprezzato la sua intensità, il suo forte impatto emotivo. Mi sono piaciuti molto i dialoghi, che probabilmente ho preferito alla prosa, diciamo che li ho trovati tanto realistici e piuttosto intensi.
Hai fatto un buon lavoro. :)
Ti porgo i miei saluti e ci rivediamo agli Oscar. :D

Nuovo recensore
08/07/23, ore 20:20

Ciao Amalia!

Ho trovato questa storia veramente bella, delicata, realistica.

Il protagonista è da subito ben caratterizzato e mi piace come, invece, l’altro personaggio diventi più delineato solo con lo svilupparsi della vicenda, come se lo stessimo imparando a conoscere insieme al protagonista che lo incontra di nuovo dopo tanti anni.

Ho apprezzato anche ciò che resta sospeso nell’aria, non detto, sul rapporto tra i due, a cui non viene data una definizione precisa, come se questa non fosse possibile. In particolare, penso che questa frase renda benissimo l’essenza di ciò che c’è tra loro:
“Vuoi stare con me?” mi domandò. Ed era chiaro che il dubbio che una domanda così pulita potesse avere più di un senso non lo aveva neanche sfiorato.
Io di sensi ne cercavo sempre più d’uno in tutte le cose, ma dissi di sì a tutti, perché non avevo niente da perdere.


Mi colpisce anche l’impatto che ha l’ambientazione sul protagonista e sul suo rapporto con l’altro. Mi sembra tu abbia dato una bellissima interpretazione a un periodo non facile come quello della Resistenza, senza cadere in banalità, pietismi o anacronismi. Sono anche felice che tu abbia dato, con le tue parole, voce a una storia vera.

Certe frasi colpiscono per la loro durezza e per il loro realismo e non si può non empatizzare con questi ragazzi forzati dalla guerra a diventare uomini troppo in fretta e presi da tante di quelle emozioni che diventa difficile dargli un nome preciso:
- Così come c’era bisogno di un metro di pelo sullo stomaco e una coscienza scucita, visto che in tanti salivano lassù con la bocca sporca di latte, e bisognava buttarli nella mischia, quando volentieri li avremmo rimandati dalle loro madri con un calcio in culo. Fra noi due, che tutto eravamo meno che mocciosi, c’era un tipo di sodalizio triste, cementato dall'amarezza di capire al primo sguardo chi sarebbe crepato senza senso.
- La prima camionetta era finita giù dal ponte, perché quello che guidava si era beccato un colpo di mitra in mezzo agli occhi, da un cecchino fottutamente bravo, appostato sugli alberi. Non aveva commesso errori, non era stato né stupido, né imprudente, era solo crepato. In guerra succede. Si era trovato nel luogo sbagliato, nel momento sbagliato.
Al posto mio.

- Così ingiusta è la vita. Pum: un colpo secco nel buio. Lui crepava e io ero felice.

Come sempre, amo la cura che metti nelle scelte lessicali, nei ritmi e in ciò che scegli di inserire nella storia: arriva tutto al momento giusto e ogni parola è funzionale e trascina dentro alla storia con naturalezza.

Grazie mille per aver scritto questa storia e per averla condivisa con noi, sono felice di essere passata! Ti auguro un bel weekend! 💖

_Claudia

Recensore Veterano
28/02/23, ore 16:21

E niente, adesso mi leggo tutto, in totale adorazione: arrivo perfino agli originali e, credimi, non è da me, che di solito li evito come la peste per non rimanerci male.
Invece è una bella conferma della tua versatilità e, allo stesso tempo, del tuo stile inconfondibile.
Come una medium ti fai possedere da qualsiasi personaggio per poi parlare con la sua voce.
Un piccolo inconveniente dei tuoi racconti è che alla terza riga ne sono già perdutamente innamorata e vorrei leggere sempre di più… troppo brevi li fai, Amalia! Adoro farmi cullare dalle tue parole… ❤️

Un grandissimo abbraccio!

Recensore Master
15/12/22, ore 20:18

Una storia davvero intensa, ruvida e verosimile.
I personaggi non hanno nome, può essere stato chiunque di quella "carne da macello"
Un povero, entrato nell'esercito in manca di meglio e per qualche sicurezza basilare come un pasto caldo e dei soldi.
C'è la povertà, la vita difficile ed effimera - ora ci sei e stasera chissà - però c'è anche amicizia, calore, l'aiutarsi l'uno con l'altro.
E' una storia bellissima, grazie di averla scritta e pubblicata.