Recensioni per
Cuore di ghiaccio
di elenabastet

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
26/12/22, ore 11:17

Ciao Elenabastet, arrivo in ritardo a commentare questa intensa one shot proprio per la tematica triste che stavi trattando. L’ho letta e ho voluto farla decantare per le tante sensazioni che grazie alla tua scrittura così pulita mi sono giunte.
Inizio con il dirti che mi è piaciuta moltissimo. Sei stata, come sempre, brava a regalarci due ritratti di personaggi che non possono passare inosservati quando vengono sfiorati dalla tua penna, la quale riesce a delinearli in poche ma efficaci parole.
E per introdurci il personaggio principale, il generale Jarjayes, ormai in carcere da molto tempo e in perenne attesa che si compia il suo destino, lo filtri attraverso gli occhi di una guardia particolare.
Marcel, una della tante giovani guardie preposta in quel luogo orribile, dove la sofferenza è all’ordine del giorno e dove i malcapitati stanno vivendo ognuno la propria parte di Inferno in terra.
Marcel, che altri non è che una giovane donna travestita per il bisogno di quel lavoro, dovendo mantenere tutti i suoi fratelli, viene in contatto con quell’uomo anziano posto in una cella fredda e solitaria che le chiede gentilmente di poter avere due candele in più per onorare, il giorno del compleanno, la figlia che non c’è più e per la quale si sente in pieno torto.
Una richiesta difficile ma alla quale Margot/Marcel si prodiga per esaudire, e così la notte di Natale in quella cella saranno in due a festeggiare il compleanno di colei che non c’è più, mentre la giovane raccoglie anche il racconto del vecchio generale che le narra di lei, del suo carattere, e del suo amore.
Una notte intera per rivivere di ricordi, per sentire ancora i suoi cari, alcuni dei quali non sa che fine abbiano fatto, ma soprattutto per onorare la sua ultimogenita della quale è sempre stato fiero ma senza la capacità di saperglielo dire e dimostrare. E’ solo felice che non sia sola nel luogo dove è andata, e dove solitamente vanno gli eroi: al suo fianco ci sarà sicuramente l’uomo della sua vita, colui che lui le ha posto al fianco, che l’ha supportata durante il corso della loro vita insieme, l’ha protetta e l’ha profondamente amata.
Il cuore del generale è ormai spezzato per il dolore e non attende altro che poter porre fine a quel dolore che, giorno dopo giorno, lo squassa e si ripercuote all’infinito.
La storia di Oscar, alla giovane carceriera è nota, rammenta di averne sentito parlare, e ora ha conosciuto l’uomo che sta soffrendo dignitosamente in silenzio e, mentre la ringrazia per averlo ascoltato, le fa una carezza sul volto come avrebbe forse voluto farla a sua figlia e non ne ha mai avuto il coraggio. Oscar certamente non avrebbe mai voluto che i suoi ideali di libertà, che aveva convintamente abbracciato, si trasformassero in quell’orrore che gli occhi di tutti hanno visto con la troppa sofferenza che ha conseguentemente causato, frutto di un odio senza confini.
Dopo quella notte passata a rammentare chi non c’era più, il generale deve aver trovato la pace del suo cuore, scioltosi al calore dell’amore che provava, addormentandosi, e la speranza della giovane Margot era che potesse ricongiungersi con Oscar e André in quella Eternità che non fa distinzioni al fine di vivere insieme tutte le stagioni e le ricorrenze che verranno.
Un momento intenso quello che ci hi proposto in una giornata particolare per gli amanti di questa storia senza tempo, che ci apre il cuore e ci mostra il generale non come l’irreprensibile soldato o come il padre intransigente che abbiamo sempre conosciuto ma come l’uomo che avrebbe potuto essere.
Grazie pertanto per aver nobilitato il personaggio del generale, rendendolo più umano di quanto non appaia, e ancora cari auguri per il prosieguo delle festività.

Recensore Master
22/12/22, ore 19:02

Il Generale è uno di quei personaggi di RoV che io ho imparato ad apprezzare soltanto col tempo e con la maturità. Personalmente, lo trovavo orribile (come dimenticare l'episodio 35? Un cuore di bambina lo ricorda sempre con terrore), ma poi ho imparato a rivalutarlo, ad ammirarne la convinzione, tutta militaresca, che parole e idee, laddove recisamente espresse, possano cambiare la realtà dei fatti. Un uomo duro, ma con un cuore che per la sua ultimogenita (o primogenitO?) doveva battere, sotto la dura scorza del militare, con un palpito tutto particolare. E poi, la tua storia, che ci presenta un triste Natale, l'ultimo Natale della follia giacobina culminata con la Legge sui Sospetti, ha un appeal che trovo sempre irresistibile: presentare il personaggio che conosciamo normalmente come duro, dal pugno di ferro, senza cedimenti né debolezze, in un momento in cui, invece, la sua forza si incrina, il suo volto si contrae in una smorfia di dolore, di fronte al passare del tempo, alla disgrazia, ai casi della vita ... alla vecchiaia, all'incombere della morte. In fondo, persino Napoleone ci è stato reso umanamente simpatico dal "Cinque Maggio", che ce lo mostra solo e abbandonato "sulla deserta coltrice". E questo Generale, che ha cercato di far evadere la sua Regina, ma invano, che aspetta la morte con sconsolata dignità, vecchio, provato, ma non piegato, senza nulla sapere della sorte dei membri della sua famiglia, ma solo sapendo della morte della figlia che più amava, beh, è un personaggio tragico che ci consegni in un medaglione davvero intenso, un medaglione deputato alla memoria di "Marcel". Nei tuoi racconti, del resto, trovo spesso il fil rouge di un personaggio femminile che si incarica o che viene incaricato di un compito "di cura": può essere la lettrice e bibliotecaria della famiglia Jarjayes, che ci avevi presentato in una long di qualche tempo fa; o la visitatrice dal futuro, piombata nel tardo XVIII secolo e che, fra un racconto del "Trono di spade" e un ritratto, riesce a far avvicinare prima della notte canonica Oscar e André, e a cambiare il corso del racconto (e quanto l'avremmo sognato!); o anche, in questo caso, umile carceriere sdegnato per la follia e la barbarie dei tempi, che porta l'umile conforto che può e che sa. Un aspetto che ho apprezzato molto.
Buona serata e grazie per questo racconto, davvero.
d
(Recensione modificata il 22/12/2022 - 07:06 pm)

Recensore Master
21/12/22, ore 23:26

Veramente molto commovente questa storia che ha come protagonista il generale pentito delle proprie scelte che pensa di meritare l'inferno, anche se l'inferno lo vive già in terra per essere sopravvissuto alla figlia. Il carceriere, che è una ragazza e che lo fa per necessità, esaudisce il suo ultimo desiderio di modo che possa affrontare il trapasso finalmente in pace. Complimenti e tanti auguri di buone feste.

Recensore Master
21/12/22, ore 22:56

Molto commovente: il generale si è reso conto dei suoi errori, e Oscar e André lo hanno sicuramente perdonato.

Recensore Master
21/12/22, ore 22:15

Ciao Elena, grazie per questo racconto " natalizio " parecchio malinconico, strappalacrime ma anche con una vena di tenerezza e il tipico finale da " favola" col conforto e la dolcezza che ammorbidisce lo squallore e la drammaticità del protagonista imprigionato...che io ho immaginato subito essere il generale Jarjayes.
Quello che invece mi ha colpito è il ruolo del giovane carceriere Marcel, altri non è che una ragazza, ed è bello sia lei la testimone delle ultime confessioni del padre di Oscar.
Mi è piaciuto inoltre il fatto che lui muoia nel sonno e non per mano del crudele boia Sanson. Complimenti per l' originalità del testo
Buone feste
(Recensione modificata il 21/12/2022 - 10:19 pm)