Recensioni per
L'ultima custode della Sua anima
di Black Beauty
Dopo aver letto altre tue storie di un tenore decisamente diverso, non so se ero prota a questo... è stato davvero tristissimo T_T C'è un'aria di malinconia per tutta la storia, a cominciare dalla solitudine di Bella, convinta che resterà senza il suo Signore per sempre, che poi esplode nel finale che non so bene come definire (dolce? amaro? è un lieto fine o no?). Secondo me è una storia che parte da un'idea davvero interessante, e mi piace molto il fatto che Bella conosca veramente Tom in questa storia. Alla fine non ha mai saputo nulla di lui, lo conosce per l'idea che lui vuole dare di se' stesso: forte, potente, deciso, spaventoso. Ma quello è appunto Voldemort, non Tom, e Bella non sa che Tom ha abbandonato la propria identità (che gli faceva schifo perchè è l'identità di uno che è stato rifiutato sempre, non amato mai da nessuno, che somigliava a un padre che odiava, che preferisce vedere la sua faccia deturpata e cambiare nome pur di non somigliare più a se stesso) per mettersi la maschera che più preferisce, quella di Voldemort. Silente ha ragione quando dice a Bella che lui è in realtà sempre stato così come lo vede adesso, tremante e sofferente, e mi è dispiaciuto immaginare il trauma che dev'essere stato per lei. Il fatto che lo abbia visto e accettato per quello che è, cosa che nemmeno Tom stesso è mai riuscito a fare, mi lascia una piccola speranza per loro due... perchè per quanto sia cattivo non ci posso fare nulla, immaginare l'eternità di Voldemort passata in quel modo una piccola fitta me la da'... |
Ciao Black Beauty! |
Ciao! Non sono troppo appassionato né di Bellatrix, né di Voldemort (anzi, se devo dire la verità, uno dei momenti più appaganti dei Doni della Morte è quando tutti e due schiattano), ma devo ammettere che la tua ff è un piccolo capolavoro. Veramente bella. Perfettamente in canon sia Bellatrix, sia Silente (o almeno la proiezione mentale che Bellatrix ha di Silente, con precisi riferimenti al primo Silente, quello degli errori giovanili, ma anche al mago saggio della saga); ben inserita, con tutti i particolari, l'aldilà di Bellatrix (il limbo), con il solito bambino scorticato sotto la panchina (che piacere rivederlo! Sì, sono un po' sadico, ma quello str***o di Voldemort se lo merita ampiamente) e con una bella riflessione su amore e compassione nella parte finale. Che sia una possibilità per Bellatrix di provare quella compassione, quell'amore che non ha mai provato in vita, per colpa del Signore Oscuro e anche per colpa sua? Oppure il suo personale "inferno" (accudire per l'eternità quel mostriciattolo in una villa Black senza colori, rumori o profumi)? Non lo so, ma la tua storia fa riflettere ed è un piccolo gioiellino, perfettamente scritta e molto efficace, rasentando (almeno per me) la perfezione. Ancora tanti complimenti. Stefano. |
È una bellissima on shot. |