Tutte le cose che i tuoi passi incontrano prendono vita, le muovi come burattini, si infilano in un palcoscenico "sospeso" fra passato presente e futuro.
E il burattinaio sta lì, si trastulla tra passione e oppressione, nel doppio ruolo di regista e di spettatore.
Un epifania che "prosegue".
Un bel lavoro, come sempre degno di un professionista della parola.
Un abbraccio. |