Mia cara Aaeru, una piacevolissima sorpresa trovare questo nuovo racconto che è il seguito perfetto al tuo precedente e bellissimo “La sola cosa da fare”.
Quando mi pongo alla lettura di una fanfiction apprezzo sempre la fantasia degli autori nel cercare sempre nuovi sbocchi ad una storia nota come quella che tutti noi amiamo, per cui, quando vedo tra le note “missing moment” e soprattutto “what if”, la mia mente si rianima perché potrò approfondire i fatti da una diversa angolazione, nel primo caso, o sorprendermi con scenari del tutto inusitati, con la seconda possibilità.
Qui sei stata molto abile a raccordare quanto successo all’armeria, immaginando un dopo e chiamando in soccorso una donna, Nonna Marie, la quale non si sarebbe limitata a tacere i suoi pensieri, ma avrebbe fatto di tutto per fare breccia nel cuore del nipote, sia per il suo bene che per quello di colei che, nel suo cuore, sarebbe sempre rimasta la sua bambina.
E infatti la ritroviamo in infermeria a cercare di convincere André ad usufruire della licenza che gli è stata accordata, tentando anche di sapere la motivazione di quanto gli è capitato.
Mi è piaciuto il confronto scontro tra Oscar e Alain, il quale non perde occasione per tacere, e in questo caso più che mai vuole e deve cercare di capire quella donna insondabile, quali siano i suoi pensieri e i suoi sentimenti nei confronti del suo amico André, che per lei sarebbe disposto a qualsiasi cosa pur di rimanerle a fianco, compreso rischiare e donare la sua vita per lei.
Nessuno dei due sembra disposto a cedere, o meglio a scendere a patti, ma entrambi hanno a cuore solo il bene di André, pur dimostrandolo in modi assai diversi. I dialoghi fra di loro risultano serrati ma pienamente sinceri, e ognuno dei due non tradisce la propria indole: algida e quasi scostante lei, nel suo contegno di comandante che nasconde una pena nel cuore, e sfrontato lui di fronte ad un superiore. Oscar è disposta a lasciarsi giudicare, anche in malo modo, da quel soldato che molto ha compreso, ma lei le sfide è abituata a vincerle e da sola, in questo particolare frangente, di fronte alla chiusura e alle reticenze di André, sa di non potercela fare, ma qualcun altro sì.
André pertanto cede alle insistenze della nonna, soprattutto quando lei gli riferisce quanto sia preoccupata in questi giorni Oscar, dopo aver rifiutato il matrimonio con Girodelle e con un ballo in preparazione per scegliere un altro eventuale pretendente. Attimi di quiete per André e subito dopo un precipitare in un altro abisso, perché lui comunque, data la sua condizione, resterebbe sempre ai margini della vita di lei.
Molto interessanti anche i pensieri di Girodelle, apprestatosi a recarsi a Palazzo Jarjayes per avere notizie circa il Generale ferito, rammentando quanto rare siano state le sue visite che avessero un carattere più confidenziale.
Seccato invece il colloquio con André, che ritrova in casa, come sempre d’altronde, sorprendendosi di vederlo ferito e percorso da un brivido pensando ai rischi a cui potrebbe essere sottoposta Oscar, dopo che André gli aveva riferito che il suo stato era frutto di “inconvenienti del mestiere”.
A riportare la calma interviene Oscar che, dal nulla è apparsa, facendo notare il suo arrivo dal passo ben conosciuto da entrambi, salutando con un insolito sorriso Girodelle e redarguendo André con dolcezza mista ad apprensione, dimostrazione che non sfugge all’occhio attento di Girodelle di quanto lui abbia sempre contato e continui a contare per Oscar, quasi fossero uno parte dell’altra.
Questa prima parte è stata decisamente intensa, grazie alla tua scrittura coinvolgente, e ha dato un volto nuovo ai fatti che conosciamo: ora proseguo nella lettura per lasciarmi sorprendere da cosa la tua fervida immaginazione, abbinata alla tua sensibilità, hanno pensato per il prosieguo. A più tardi! |