L'idea è grandiosa.
Unificare, compenetrare Tramonto e Alba, sotto l'improbabile sguardo complice, trasgressivo del Crepuscolo e l'occhio vigile e severo, disciplinato della Notte.
La natura è lì per noi, si offre alle nostre interpretazioni, volubili come i moti degli astri, a volte mette addosso "tristezza infinita" e il senso di "amore dolente".
"Scritta in cinque minuti". Sottolinea la capacità di riuscire a fissare un'intuizione, volubile appunto, passeggera. Ma fa desiderare forse una revisione più accurata, dei versi più limati (che non vuol dire rimati 😁) per renderli più espressivi.
Piccolissimi dettagli mancanti, piccolissimi dettagli da aggiungere.
Come quel "cara Alba" che vedrei meglio isolato, per fare pendant con "dolce Alba".
Dettagli, solo dettagli, piccolissimi, personalissimi.
Non prenderla come critica.
L'ho letta molte volte la tua poesia, fino a farmela piacere. Ci ho messo tempo, prima di postare la mia modesta recensione.
Adesso so che mi piace, molto, e so che l'hai scritta con cuore e mente ispirati.
Ma forse un poeta non è solo uno che sente, gioca di fantasia, trasforma, con l'emozione dentro.
Forse è anche uno che dispone di tutta una serie di trucchi, trovate, artifici per far piacere le sue opere alla prima lettura; per non restare incompreso; per contagiare subito.
Dettagli, eppure sono quelli che rendono un'accozzaglia di versi, buttati giù in cinque minuti, delle opere immortali. |