Eccomi qui a recensire felicemente dopo aver scoperto che la finestra a fine pagina si può allargare.
Caterina al confessionale mi ha sorpresa, ancor più nella scelta di Fortunati, un uomo così diverso da lei e che non potrà, penso, mai capirla o comprenderla davvero. Però la ama, forse basta questo.
Però ha trovato una vera e propria punizione degna di Dante, dicendole di passare più tempo con Cornelia. A mio parere la mette davanti alla sua """""""""incompetenza"""""""" come madre nei confronti di Ottaviano, che si fa conoscere da tutti come un uomo debosciato e vizioso.
Incompetenza tra molte virgolette, visto il passato di Caterina col marito e il suo comprensibile desiderio di non avere a che fare con quel figlio così uguale al padre.
Mi chiedo come sarebbe cambiata la storia se avesse ucciso Ottaviano per la morte del Feo - sarebbe interessante leggerne o parlarne.
Mentre la fama di Bianca come "piccola tigre" è ben nota. Sorrido di felicità quando leggo di lei.
E mi fa ridere, in senso buono, che Caterina non si penta del tutto. Rimarrò per sempre la Tigre di Forlì, anche se in esilio e senza potere.
Cesare Borgia fa e disfa, ma a contatti e legami con altri Stati o potenti italiani è messo malissimo, i Borgia sono sempre più isolati.
Michelotto sembra il cane affamato che rimane nella speranza di una crosta. Se non fosse così crudele forse mi farebbe una qualche tenerezza. Sembra quasi gli pesi il ruolo a cui lo costringe Cesare, chiamato solo per i compiti più sadici e spiacevoli senza nessuna altra considerazione. |