Ed eccoci al capitolo finale^^
Il coniglietto è veramente odioso, peccato che sia troppo piccolo per farlo in salmì, ma il resto è veramente spassosissimo.
La scena di Porta seminudo, chiaramente ubriaco perso, che canta "Ich wollt' ich wär ein Huhn", peraltro canzone a sua volta spassosissima, è mondiale, decisamente degna della penna di Sven Hassel.
Hai colto bene anche l'aspetto irriverente nei confronti del Reich, tipico del branco di cialtroni che conosciamo bene.
Fantastica la battuta finale di Porta, anche quella perfettamente in tema con i libri di Hassel^^

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Ciao^^
le scene divertenti di Sven Hassel! Perché si sa, nei libri, inframmezzati a massacri e devastazioni, ogni tanto ci sono dei siparietti che fanno morire dal ridere.
Sei riuscita a riprodurne uno molto bene, la faccenda delle palle di neve e dell'oca è molto divertente. Anche la "visita" finale del vecchio alle provate parti basse di Heide, con gli altri che ridacchiano.
Mitica la richiesta finale di Porta^^

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Ciao.
Tra le tue storie su questa serie, ho trovato questa.
Me la sono letta e ho ritrovato l'atmosfera di Sven Hassell, con la guerra, nei suoi aspetti più umani e materiali, l'ironia acre (le canzoni non le conoscevo, grazie per averle citate) e la disperazione, frenata dal sarcasmo.
E i personaggi sono loro e, da brava fan del Vecchio Unno, non ho potuto non adorare la sua tenace dedizione al compagno malato. E' proprio lui.
Mi è piaciuta anche l'alternanza di paura e di sollievo.
Brava.

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Ciao^^
come fa a venirti in mente il formaggio di coniglio? Avrò riso un quarto d'ora...
In ogni caso, sempre molto IC i nostri soldati del 27° battaglione (di disciplina), ti sei veramente calata nel contesto. Anche l'animaletto di turno, in questo caso il coniglio, è molto ben reso.
Porta sta molto male, ma si sa che Porta non può tirare le cuoia, è praticamente immortale. In questo caso ha ricevuto un po' di aiuto esterno dall'infermiere inviato dal colonnello Hinka, ma sono sicuro che anche se non fosse arrivato quel Reiner, in qualche modo se la sarebbe cavata lo stesso!

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Ciao^^
la faccenda delle oche potrebbe tranquillamente provenire da uno dei libri di Sven Hassel! Ogni tanto i protagonisti trovano qualche cibo e si danno a improvvisazioni culinarie degne di Escoffier. Chiaramente, di solito il promotore di queste avventure gastriche è Porta, e qui non può intervenire, per cui suppongo che le oche non verranno perfette come le saprebbe fare lui.
Mi viene in mente un episodio simile che c'è in "Niente di nuovo sul fronte occidentale": lì i soldati trovano un'oca (anzi, la vanno proprio a "rapire") e poi c'è tutta la scena della cucina, che è al tempo stesso divertente e commovente.
In ogni caso un bellissimo capitolo, attendo il prossimo!

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Ciao^^
ritrovo nella tua storia lo sgangherato Galgenhumour delle vicende di Sven Hassel! Tra coniglietti, fronte russo e improbabili camerati, le vicende vanno avanti al di fuori di ogni regola e soprattutto di ogni regolamento, ma vanno avanti.
Adesso Porta è fasciato come un neonato, assistito premurosamente dal Vecchio e da tutti gli altri. Come tutti gli animali che vengono menzionati nei vari libri, anche il coniglietto si è adattato subito alla situazione, e per qualche motivo si è particolarmente affezionato a Porta.
Ottima ricostruzione della saga, sono curioso di vedere come va avanti!

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Ciao carissima^^
ottima ricostruzione dei personaggi del 27° battaglione corazzato (di disciplina): ritroviamo Porta e le sue "manie", come quella di raccogliere tutti gli animali disastrati che incontra nel suo cammino, il Vecchio, Fratellino e gli altri.
Direi che sei riuscita a calarti nel contesto, ora vedremo cosa succederà a Joseph Porta, caporalmaggiore per grazia di Dio, e al suo coniglietto Zhukov.
Attendo il prossimo capitolo!^^

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