A una prima lettura non mi ha detto molto.
Poi mi sono spinto con interesse tra le tue regole metriche, che si staccano decisamente dalla tradizione: nessuna rima, solo assonanze spinte fra versi corrispondenti delle strofe; settenari anziché endecasillabi; nessuna sinalefe tra sillabe; non si tiene in conto il fatto che i versi sdruccioli vogliono una sillaba in più.
Il risultato è un ritmo insolito, non del tutto regolare, come questa pioggia, discontinua, improvvisa, a cui non si era più abituati.
E un animo positivo, che "non geme", forte ma bisognoso di lacrime, che lascia trasparire intese sapienti e scioglimenti liberatori.
Una poesia un po' nascosta, bisogna perderci del tempo per assimilarla. Del resto la bellezza non può essere immediata, appariscente, sennò diventa pacchiana. |