Questa storia è stata davvero malinconica. Bella, ma con una carica di tristezza che ti resta. Stai parlando con una persona che non butta quasi nulla perché si affeziona alle piccole cose, anche ai mozziconi di matita, e quindi leggere una storia dove i nostri oggetti hanno dei sentimenti per noi la ho trovata una piacevole boccata d'aria, ma allo stesso tempo un fondo di riflessione molto profondo.
Non tutti gli oggetti sono destinati a durare: non pensiamo solo ad una macchina da corsa, ma anche ad una casa. Uno ci investe tempo, fatica, pazienza, ma col tempo possono sorgere nuove esigenze, gli oggetti possono diventare vecchi e inutili, e si lascia sempre una cosa per un'altra. Fa dolcezza sapere che l'auto da corsa nutriva davvero affetto per il suo padrone, e sono convinta che anche lui non l'abbia lasciata andare via a cuor leggero, la prima macchina è sempre la prima macchina, e sono convinta che anche lui la abbia rimpiazzata solo per necessità ma un domani, nel paradiso che unisce uomini e oggetti, potranno incontrarsi di nuovo. |