Recensioni per
Billy O’ Hagan racconta la fine del mondo
di Star_Rover

Questa storia ha ottenuto 113 recensioni.
Positive : 113
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/06/23, ore 17:18

Eccomi anche qui!

A partire da questo capitolo Billy diventa il protagonista delle vicende che vive al fronte. Il suo obiettivo principale è quello di diventare artefice del proprio destino e sforzarsi di preservare la propria vita con atteggiamenti non sempre consoni ad un soldato.
Billy mette in campo tutta l'astuzia di cui è capace per sopravvivere fin dalle prime ore del suo addestramento. Prepara una condizione vantaggiosa per lui per assicurarsi più sicurezza durante la battaglia; per fare ciò garantirsi alleanze proficue è di vitale importanza.

Billy assume una posizione neutrale nei confronti della guerra, rappresenta l'esatto contrario del patriota e di un soldato giunto al fronte per dare un'impronta significativa alla guerra.
Non ricordo una personalità simile nelle tue storie, al massimo ci presenti uomini disillusi dalle atrocità del fronte, ma mai uomini che si arruolano indifferenti all'esito del conflitto e preoccupati solo per la propria incolumità.
Eppure attraverso il personaggio di Billy veicoli un messaggio che non è nuovo, ci permetti di riflettere sulla reale necessità o meno di un conflitto sanguinoso tra popoli. Prediligendo la sua vita, Billy la antepone ad una guerra morale tra uomini che di diverso posseggono solo la nazionalità. Dovrebbe essere questo sentimento a spingere alla fine di ogni conflitto: la vita di un uomo vale più di ogni sentimento patriottico. La filosofia di Billy forse è più egoista, specie nei confronti dei compagni che lo affiancano al fronte, ma il messaggio che trasmette svilisce l'idea della guerra come soluzione migliore per risolvere dissidi, celebrare la propria nazione e farla emergere sulle altre.

Billy sta senza dubbio affrontando una delle sue più grandi sfide. Nei casi di pericolo non si può fare altro che cercare la strategia migliore per sopravvivere.
Il soldato ha capito di dover trovare un coraggio che non gli appartiene e così si rifugia nell'alcol, l'unico alleato che sembra dargli la garanzia di sopravvivenza fisica e psichica. Il suo obiettivo è quello di attraversare quell'esperienza nel minore tempo possibile, procurandosi incoscienza, come se si stesse addormentando con la prospettiva di risvegliarsi quando tutto è ormai terminato.

Per quanto Billy cerchi in tutti i modi di assumere una posizione meno compromettente possibile, la situazione al fronte si mostra fin da subito molto grigia, davanti alla quale lui ha pochi margini di controllo; è costretto ad affrontare piccole e grandi difficoltà.
La sfiducia che nutre nei confronti dei suoi compagni esprime la sua personalità e le esperienze che ha attraversato nella sua vita prima di arruolarsi. Hai descritto Billy come un uomo solitario, privo di rapporti stabili, in cerca di fortuna in giro per il mondo; la guerra lo costringe alla collaborazione e alla fiducia accanto ad altri essere umani, senza questi elementi difficilmente potrà garantire la sua sopravvivenza, la fortuna in fondo non gira sempre dalla stessa parte, deve anche favorirla.

Il personaggio di Billy continua a trovarsi sul confine. Matura insieme alla guerra le caratteristiche che deve avere un soldato, non perché lui voglia ricoprire quel ruolo, a lui basta fingere di esserlo e di volerlo essere, ma sono le stesse circostanze a costringerlo in quella scomoda posizione.
In altre tue storie, personaggi con queste caratteristiche si trovavano sullo sfondo rispetto ai protagonisti e in interagiscono con questi ultimi per mostrare con ancora più forza i valori che incarna un buon soldato in guerra; ora punti la lente di ingrandimento su questi uomini che, possedendo personalità dalle mille sfumature (poco conformi allo spirito dell'epoca), diventa più complicato interpretare, ma posso garantirti che stai facendo un ottimo lavoro.

Giustamente Billy non si smentisce e sfrutta tutte le alleanze possibili ai fini della sua sopravvivenza, riuscendo così a costruire intorno a se l'immagine di un soldato efficiente.

Ti invio anche l'ultimo commento. ❤️

Un abbraccio grande,
Vale (sempre tua affezionata lettrice)

Recensore Master
30/05/23, ore 07:33

Ciao^^
No, decisamente non è una guerra per yankee...
Il nostro si barcamena come può, cercando sempre di tenere più o meno la testa fuori dall'acqua, ma in effetti da subito comprende che la guerra è molto più brutta di come se l'era immaginata (e già se la immaginava pessima).
Non resta che dare retta ai veterani inglesi, che in qualche modo hanno già capito come funzionano le cose. Non dubito che, da paraculo quale è, il nostro eroe (per così dire) riuscirà a passare tutta la guerra perfettamente indenne.
Anche questo è un capitolo molto divertente, alla prossima!

Recensore Master
27/05/23, ore 05:53

Buongiorno
Duole pensare che probabilmente in tanti erano come il protagonista... La guerra fa paura, ci vuole anche un grande istinto di sopravvivenza che può assumere diverse forme, dalla più eroica alla più vile.
Il coinvolgimento nel conflitto inizia... Ora! Adesso vedremo come se la caverà.

Recensore Master
26/05/23, ore 12:16

Più vado avanti nella lettura, più mi rendo conto che Billy mi suscita dei sentimenti contrastanti. Da un lato provo simpatia per lui. Però dall'altro lato, vedendo quanto sia scansafatiche, mi verrebbe voglia di prenderlo a mattonate sul grugno (non sopporto gli scansafatiche). Va bene che si trova lì non di sua spontanea volontà, va bene che pensa solo a sopravvivere, ma che diamine, almeno contribuisci un pò! L'unico lato positivo di tutta questa faccenda è che, forse, l'esperienza bellica servirà a cambiarlo in meglio, a farlo maturare. Almeno spero.

Al prossimo capitolo!

Recensore Master
25/05/23, ore 14:30

Carissima!
Billy mi fa schiattare dal ridere anche se la realtà è tutt'altro che divertente.
Per certi versi mi ricorda Ulisse, per altri i personaggi alla Vittorio Gassman del cinema postbellico.
Certo è un tipo dalle mille risorse e non si lascia abbattere. Lo spettacolo finale è tragico ma sono certa che abbia già il piano b (e forse anche c, d...) per salvare la gobba.
Questa storia mi piace moltissimo! A presto!