Non ti lascio da sola a dirlo, mi aggiungo anch'io: è proprio un vero gioiellino.
È assurdo quanto sia evocativo e istantaneo, come testo. Siamo catapultati all'inizio della fuga e già nelle prime descrizioni si riesce a fare un disegno del contesto ma PIÙ CHE IL CONTESTO l'atmosfera. È stata una fic bellissima da leggere perché l'ho vista e perché oltre che vedere l'ho sentita in maniera più ampia (colori, temperature, odori, qualità dell'aria(?)) sono proprio sorpresa, sono descrizioni chirurgiche!
Mi piace tantissimo anche il linguaggio, ho la sensazione che ogni dettaglio contribuisca a questa fotografia sensoriale, tipo, è come tutto in palette (È DIFFICILE DA SPIEGARE OK?). L'immagine della mosca e il ragno chiude benissimo questo quadro, conferma la sovrapposizione di semplicità nei dialoghi e complessità nella narrazione, della divisione, dell'ossimoro di appartenere ed essere qualcosa e al contempo sapere di esserne anche diversi. Mi piace tantissimo che nonostante questa storia parli di andarsene, sia così radicalmente ambientata nel posto da cui si scappa (routine, abitanti, cosa faranno i personaggi e come questo posto continuerà a respirare anche quando Remus sarà lontano).
"Un bacio, e tutto si infranse.
Poi, iniziò la vita."
Qui sto disperatamente prendendo a testate il muro che dire, davvero bellissima, proprio magica 💜
El. |