Recensioni per
CHRONICA
di ValeAlcazar
Allora, allora: sarà che sono una inveterata pessimista, ma io la vedo malissimo Macrina, e per vari motivi. Per prima cosa, questa storia della paternità appioppata falsamente a Goffredo, se anche mi intenerisce, ha tutta l'aria della bomba che esplode in mano a chi l'ha innescata; e poi, Isabella Degli Scalzi è buona, cara, generosa, virtuosa (in senso lato), ma la gelosia è una bruttissima bestia, e anche la nostra cara sorella velata non ne è immune. Prevedo sfracelli, per Macrina, e anche per Goffredo. |
Uhm, le parole di Macrina, decisamente, per quanto questa donna possa essere incolta, e pure un po' volgare, trasudano passione e amore sincero per Goffredo, che, insomma, oltre a essere un vigoroso predicatore è anche (o è anche stato) un amante vigoroso... |
A questo punto, come si direbbe a Roma "esci il ritratto" di suor Letizia!:))) |
Oh, cara, quanto è brutta la sorte di Macrina, e che pietà mi fa. |
Povera Macrina, |
Mia carissima Vale, |
Carissima Vale, |
Ed ecco dunque la proposta di Ermete a Suor Letizia: un patto scellerato, a dire della monaca; un patto ispirato all'utilitarismo e al principio del mutuo vantaggio, secondo l'alchimista, che hai tratteggiato davvero come un esponente odioso del demi-monde da cui vengono maghi, veggenti e compagnia bella, in ogni tempo e in ogni luogo. |
Cara Vale, |
Un capitolo intenso e denso, carissima Vale, che ci presenta il confronto fra due donne, suor Letizia, assetata di potere, che tenta il tutto per tutto pur di ottenere la sua tanto agognata elezione a badessa, e Orsola, la consorte di Mainardo; quest'ultima non è certo trattata con amabilità e rispetto dal marito (ma quando si poteva dire una simile cosa nel Medioevo?), ma qui usa altrettanta durezza ed evasività contro l'aspirante badessa. Il confronto mi sembra molto la versione femminile di quello, nei Promessi Sposi, fra Don Rodrigo e Fra Cristodoro: bello, mi piace! A presto!!!! d |
Tra servo e padrone, non serviva Hegel a dircelo, si crea una strana corrente, bidirezionale: l'attendente somiglia al suo signore, e insieme fra i due c'è una corrente di ovvio antagonismo: pensiamo a Leporello e Don Giovanni. Qui, per esempio, scopriamo che Eraldo, un po' come il Nibbio dell'Innominato, sotto la dura scorza del bravaccio cova dei sentimenti, e comincia a temere che quel depravato di Mainardo metta gli occhi su Suor Dorina. E, sullo sfondo, Suor Letizia, assetata di potere, vuol combattere per la sua elezione a badessa: sempre più appassionante! Mi piace questo intreccio di passione e ambizione all'ombra di campanili e abbazie, in un Medioevo molto molto carnale. Ciao!!! A presto, |
Insomma, è il Medioevo, la schiavitù è abolita (o quasi, visto che ancora nel XV secolo a Firenze le famiglie "bene" si compiacevano di avere la schiava tartara o circassa) ma nulla cambia sotto il sole: Mainardo si comporta come quei padroni crudeli e dispotici che si facevano odiare dai loro schiavi, come ci raccontano Seneca e Plinio il Giovane. E così i servi di Mainardo, bistrattati, si devono contentare di chiamare "bifolco" il loro rude padrone, senza ovviamente farsi sentire, a rischio di assaggiare la sua sferza. Il fatto che ora Goffredo debba avere a che fare con questa famiglia, intervenendo a portare il viatico al vecchio zio moribondo, mi fa pensare che voleranno scintille! O forse Orsola stessa si è invaghita di quel virile e veemente predicatore? Non sarebbe la prima volta che, come oggi ci si innamora delle rock-star, i predicatori colgano successi assai più materiali di quelli che vengono dalla soddisfazione di aver portato nuove anime alla Salvezza. Un saluto caro, e aggiorna presto! |
Carissima, |
E così scopriamo, oltre ai misteriosi andirivieni notturni nel convento, che anche la rigidissima suor Letizia ha i supi bravi scheletri nell'armadio, ossia è a tal punto assetata di potere da arrivare a offrirsi pur di ottenere la carica di badessa. Questa donna è pericolosissima, me lo sento! A prestissimo, e ancora complimenti per questo Medioevo così aulico e carnale che sai delineare! Baci, D. |
Mia cara, |