Ciao Chiara, prosegue il viaggio nelle svariate sfumature degli stati d’animo di questo tuo lacerato protagonista, che soffre per amore, un amore che ancora lo insegue senza dargli tregua e nel quale lui ancora cerca una speranza.
Questa volta però è una miscellanea di domande e desideri: domande che restano senza risposta, ma che lui continua a porsi, rimembrando ciò che ha perduto e che nelle sue notti tornano a tormentarlo, avvertendo ancora il fuoco che scaldava il cuore e il corpo e che era testimonianza del legame che li univa, e chiedendosi se anche per la sua controparte sia la stessa cosa, se stia vivendo anche lui un tormento simile al suo, oppure tutto sia stato relegato in uno spazio del cuore o della mente destinandolo all’oblio come il sentimento che li legava; desideri che vorrebbe si avverassero per riportare un attimo di quiete al suo animo in perenne tumulto da quando il suo amore lo ha abbandonato, frantumando i suoi sogni e le sue aspettative, ma alimentando una seppur piccola illusione per credere di aver davvero vissuto e che il sentimento era vero e potente, talmente tanto da non poter essere accantonato né scordato, perché è come se fosse una ferita sanguinante sulla quale costantemente viene cosparso del sale che brucia ma che non cicatrizza pressoché mai.
Sempre molto d’impatto, oltre che visivo soprattutto emotivo, le immagini che crei con le parole e che ci immergono nell’ambiente in cui si muove il tuo sfortunato protagonista.
Un altro bel lavoro che lascia un po’ di amaro in bocca per la continua pena di questo cuore afflitto da troppo amore e con una memoria che anziché atrofizzarsi ne rinverdisce il ricordo.
Non so se ha molto senso, o per lo meno quello giusto, il mio commento, ma ogni volta che leggo di amori così sconfinati queste sono le riflessioni che mi sorgono nella mente.
Un caro saluto e un augurio per trascorrere un sereno fine settimana. A presto! |