Recensioni per
Per averti
di Dorabella27

Questa storia ha ottenuto 12 recensioni.
Positive : 12
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
11/08/23, ore 16:30
Cap. 1:

Buonasera Dorabella,
questa volta di Girodelle, di trucco, parrucco e della sua manicure non possiamo proprio prenderci gioco. Quella  che hai così sapentemente descritto  è la diperazione lucida di chi ha accettato la sconfitta: ne individua le motivazioni, si giudica, si assolve e si ripropone di andare avanti. Ma è vero amore il suo?
Per averla avrebbe fatto di tutto. Avrebbe fatto di tutto tranne che rinunciare alla sua dignità. Un punto a sfavore di Girodelle.
Senza amore non la vuole. Un punto a favore di Girodelle. 
Somma zero. C'è chi ha fatto di meglio. Di più. Di meglio e di più. Perchè ha continuato ad amarla anche quando non aveva speranza alcuna. Perchè ha continuato a proteggerla senza aspettarsi nulla in cambio, anche a costo di calpestarla ... la propria dignità.
Celentano, ti confesso, lo tollero a stento. Ma le parole della canzone sono perfette e me lo sono immaginato, Girodelle, a tracannare vino pessimo in una bettola lurida.
Il  disegno di Alessandra è proprio bello.
Un caro saluto.

 

Recensore Junior
01/08/23, ore 23:05
Cap. 1:

E’ tempo di bilanci per lo sfortunato Girodelle e si tratta purtroppo per lui di un bilancio in netta perdita. Mi è piaciuto l’altalenare, apparentemente contrastante, tra un atteggiamento sprezzante verso gli altri, fiori compresi e l’ammissione della propria sconfitta ad opera per giunta di un cafone ripulito.
La canzone di Adriano Celentano illustra bene lo stato d’animo del maggiore che in questo contesto, comunque, cade in piedi. All’ammissione della sconfitta infatti non segue una resa incondizionata, ma la scelta di ritirarsi in buon ordine per non perdere la stima di se stesso e perché non vuole una sposa senza amore né tantomeno un cuore spaccato a metà.
Nella sua evoluzione Girodelle si dimostra psicologicamente più forte di Oscar che non ha mezze misure. Quando André muore Oscar non si piega, ma si spezza.
Alla prossima!
Match Point

Recensore Master
29/07/23, ore 02:53
Cap. 1:

Non c’è che dire, Girodel ne ha per tutti:
- André è un servo, un villano ripulito, un villano non privo di ingegno (almeno una concessione gliela fa);
- i girasoli sono imbarazzanti mostri vegetali;
- Celentano (che ha pure preso la macchina del tempo per conoscerlo) ha la voce che assomiglia a un belato e un volto strano con un che di vagamente scimmiesco.

La canzone del facies scimmiesco, però, si adatta molto bene a Girodel. Lui non avrebbe mai perso la stima di se stesso per avere Oscar e, infatti, si è ritirato in buon ordine ed elegantemente quando ha capito che non c’erano possibilità. André, l’odiato rivale, invece, non si sarebbe mai ritirato in buon ordine e, in varie circostanze, ha anche perso la stima di se stesso, ubriacandosi e rasentando la violenza sessuale.
Allo stesso modo, Girodel non avrebbe mai voluto Oscar senza amore e non si sarebbe accontentato di metà cuore.

La delusione che prova è cocente, ma lui e Oscar non sarebbero stati una bella coppia, avrebbero finito per condurre due vite separate e non si sarebbero capiti fino in fondo.
Oscar, col suo fare rude, non gli ha fatto sconti. Avrebbe sicuramente potuto essere più gentile anziché ridergli in faccia, ma lui non se l’è presa e, forse, l’ha anche scampata. Non credo che Oscar lo avrebbe mai trattato particolarmente bene.

Recensore Master
25/07/23, ore 10:50
Cap. 1:

Cara Dorabella, con discreto ritardo, piano piano, ma sono riuscita ad arrivare e a leggere questo tuo esperimento, che direi perfettamente riuscito, poiché tramite le parole della canzone di Celentano che ci hai proposto, e quanto mai pertinente per ciò che volevi veicolare per dare libero sfogo ai pensieri di Victor, ci siamo addentrati sempre più nell’animo del nostro eterno innamorato respinto, il Visconte de Girodelle.
Con questa tua one shot hai creato una sorta di lettera aperta al suo unico amore, il quale però mai la leggerà. Forse è servita più a lui per ammettere con se stesso certe consapevolezze, che già durante il corso del tempo si erano palesate, ma che lui non aveva voluto né vedere né tantomeno accettare.
Ci siamo immersi insieme a lui nei vicoli di una fatiscente Parigi, in cerca, o meglio, sulle tracce dei passi di colei che ha amato, ama e che amerà sempre di un sentimento puro, ma che nulla può, con qualcosa che per lui ha dell’insondabile come l’amore che la lega al “villano ripulito”, da lui tanto detestato, ma solo per pura invidia, poiché nel loro rapportarsi l’uno all’altra ha compreso ciò che mai avrebbe potuto stringere fra le braccia. Si è reso conto che un rapporto come il loro era unico e niente e nessuno avrebbe mai potuto intromettersi.
Ho apprezzato, prima che la canzone prendesse e divenisse parte consistente del sentire di Victor, che tu abbia fatto un breve excursus di quello che è stata la sua vita al fianco di colei che non ha mai nemmeno potuto chiamare amica, in quanto nemmeno questo sentimento gli è stato concesso, al più una benevolenza data dall’educazione che le era stata insegnata.
Victor, personaggio un po’ bistrattato, è però l’emblema del suo tempo, un uomo perfettamente compenetrato nel suo ruolo di rampollo di una famiglia nobile che vanta un casato glorioso, e che probabilmente non avrebbe saputo comportarsi in maniera differente da come lo abbiamo visto muoversi all’interno dell’intera opera di Madame Ikeda. E’ il perfetto contraltare di André: lui sempre in vista, bello, nobile, con un ruolo importante che avrebbe potuto ambire ad un fulgido futuro, è rimasto costretto dentro l’ambito di eterno secondo di Oscar, e così come in ambito militare lo è rimasto anche in campo privato e personale, non riuscendo a stabilire un vero e profondo legame di amicizia con Oscar, a differenza di André, che per lei era molto più che un servo e un attendente, era quasi il prolungamento di se stessa. Ha visto il loro rapportarsi ed è sempre stato roso dalla gelosia, ma d’altronde non ci si può imporre in amore e André mai si è imposto ad Oscar, anche se era evidente ad un occhio esterno il trasporto che provava nei suoi confronti, evidente a tutti tranne che alla diretta interessata. Ora che Victor ha compreso che nulla è più possibile per lui mettere in atto, da gran signore quale è sempre stato, si è ritirato di buon grado, sperando in cuor suo che Oscar possa ambire alla felicità che merita e che è sempre stata accanto a lui, in quella ombra dove André si è volontariamente relegato.
I versi della canzone sentita in quella osteria di quart’ordine sono quanto mai illuminanti e calzanti: lui non avrebbe saputo amare in maniera totale al pari di André, il quale, pur di continuare a viverle accanto, aveva scientemente scelto una vita difficile come quella del soldato semplice in un corpo come quello della guardia metropolitana, e avendo già dato molto, in termini concreti, per quell’amore unico e vitale.
Lui, Victor, non può scendere a compromessi, e tantomeno perdere la stima di se stesso, per ottenere il suo amore, sapendo bene che comunque non avrebbe voluto Oscar senza che lei stessa fosse in grado di ricambiarlo.
Un lavoro molto intimo e doloroso che però ci ha mostrato l’animo gentile e altruistico di Victor il quale, per il bene di Oscar, ha rinunciato a quella che, nel suo cuore, è stata una speranza di poter essere davvero felice insieme alla donna che amava.
Complimenti anche questa volta a te per lo scritto e ad Alessandra per lo splendido disegno che sembra persino uscire dallo schermo tanto è vivida e impeccabile l’immagine che ha restituito di Girodelle.
Un caro saluto.

Recensore Veterano
24/07/23, ore 16:33
Cap. 1:

Trovo che quello della song-fic sia un genere abbastanza insidioso, Dorabella, ma in questo caso lo stato d'animo della nota canzone è certamente molto vicino a quello del nostro Girodelle. Abbastanza onesto da riconoscere che, per quanto fosse immenso il suo amore, bisogna essere in due a desiderare che una storia funzioni. Abbastanza lucido da individuare tutti i motivi per cui non avrebbe potuto funzionare. Abbastanza coraggioso da mettersi a nudo, almeno con se stesso.
Trovo che sia davvero una scena bellissima quella, qui descritta, in cui, dopo aver visto Oscar al ballo, Girodelle alza il bicchiere in un brindisi che davvero gli fa onore e che rivela fino a che punto egli abbia compreso.
Complimenti Dorabella!
E complimenti anche ad Alessandra DF3 per la fanart.
A presto.
Octave

Recensore Master
24/07/23, ore 15:49
Cap. 1:

Ciao Dorabella. Nel leggere l'introduzione ero curiosa di immergermi nei vicoli di Parigi. E mi sono immersa nei vicoli e nei pensieri di Girodelle che hai ben rappresentato tanto. Un'atmosfera malinconica per quest'uomo ferito dall'amore, respinto ma consapevole al tempo stesso che l'uomo per Oscar é André. Ho apprezzato le parole della canzone scelta e ad arricchire il tutto un disegno molto bello dove mi sono piaciuti i colori e in modo particolare l'espressione di Girodelle. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 24/07/2023 - 03:50 pm)

Recensore Junior
23/07/23, ore 11:04
Cap. 1:

Buongiorno cara Dorabella! Che bella e preziosa sorpresa trovare oggi questo tuo bel racconto! Nel tempo, leggendoti, ho imparato ad essere più indulgente con il povero Girodelle, personaggio che in realtà non ha mai destato la mia ammirazione. Grazie all'opportunità che tu mi hai offerto di guardare a questo personaggio con meno durezza ho avuto l'opportunità di scrivere di lui con una sensibilità nuova e quindi è grazie a te se in questo modo ho potuto ottenere qualche inaspettato apprezzamento.
Non avevo mai creduto nella sincerità dei suoi sentimenti per Oscar, che avevo sempre trovato più sbandierati in un momento per lui "comodo" che non proposti, offerti o tanto meno donati. Il tuo sguardo su di lui mi fa rivedere le mie posizioni, mi induce a una pietà reale fatta di comprensione che non credevo di poter provare.
Trovo sempre geniale la tua brillante originalità che riesce a proporre idee mai banali e sempre innovative, sia nei pensieri espressi che nella forma. L'idea di costruire un racconto da una canzone ha riportato al mio cuore il tenero ricordo dei "musicarelli" degli anni Sessanta e Settanta tante volte visti da ragazzina, sospirando e sognando un principe "in ginocchio da... me" e ora leggere di questo tuo cantastorie dinoccolato dai pantaloni di un blu un po' slavato che fa tanto de-Nîmes (per non dire jeans perché sarebbe anacronistico!!)mi riempie di tenerezza. Tenerezza che si estende anche al povero Girò, che vede il suo amore perduto con una chiarezza quasi spietata attraverso le parole di una canzone. Mi fa tenerezza per il suo ammettere non solo che Oscar non lo avrebbe potuto amare (per quanto gentiluomo, questo non può bastare per Oscar, perché a lei si può accompagnare solo un grand'uomo), ma che c'è chi l'ha da sempre saputa amare meglio di lui. Leggendo le meditazioni di un uomo disperato che cerca di conservare la propria dignità pur sconfitto mi è venuto in mente un verso di una canzone ormai vecchia ma sempre bella: "dopo ti hanno amato meglio, sì, ma non di più di tutto il poco che ho potuto io", io Victor che ho saputo lasciarti andare....
Mi fa tenerezza fino alla fine questo Girò, disperato, certo, per carità, ma non a sufficienza per non cercare e trovare un pretesto per salvare se stesso ai propri occhi. Eccolo quindi dinnanzi alle parole della canzone, all'inseguimento dei brandelli di se stesso, che sembra chiudere esattamente così come ha saputo andarsene davanti alla sala dell'Assemblea: dove lui lascia il passo laddove invece il Grandier è e rimane presente. Sempre e fino alla fine, poiché per lui, al contrario del nostro fascinoso gentiluomo, nemmeno la propria dignità è più importante del suo amore.
Complimenti Dorabella! Complimenti perché non solo sei sempre un'autrice strabiliante, ma anche e soprattutto perché offri sempre ai personaggi un'umana comprensione senza pari.
Mi permetto prima di congedarmi un grande complimento a Gina Score, per la sua ottima fan art.
Grazie veramente per questo momento di bellezza e profondità in una domenica di solitudine e troppo caldo.

Nuovo recensore
23/07/23, ore 10:27
Cap. 1:

Ciao carissima
Grazie di avere dedicato questa song fiction a Victor, personaggio che apprezzo moltissimo e che vedo spesso descritto e trattato in maniera superficiale, piena di luoghi comuni e stereotipi banali. Anche molto banali.

Invece tu hai cercato di scavare emotivamente dentro di lui e di ricostruirne la psicologia, la sensibilità, i pensieri e le idee con grande delicatezza e abilità nello studiare e descrivere un personaggio così affascinante.
Per questo apprezzo davvero tanto il tuo modo di scrivere e di costruire le storie. Sei speciale e veramente brava!
(Recensione modificata il 23/07/2023 - 10:39 am)
(Recensione modificata il 23/07/2023 - 10:50 am)

Recensore Junior
23/07/23, ore 09:47
Cap. 1:

Meno male che ci sei tu Mademoiselle Dorabella a fare un poco da avvocato difensore a Girodelle che io maltratto sempre un po', in genere per interposta persona affidandolo alle ramanzine poco smarcerose del Generale Jarjayes. Il damerino infilzato è un po' troppo leccato per i miei gusti, me lo vedo innamorato soprattutto di sé stesso. 😀

Nuovo recensore
22/07/23, ore 11:20
Cap. 1:

Aggiunta subito tra le storie preferite. Bravissima Dorabella, come ho già detto tante volte: mi fa sempre piacere leggere storie positive su Victor. Bravissima anche ad Alessandra per la fanart

Recensore Master
21/07/23, ore 17:46
Cap. 1:

Povero Victor, innamorato ed infelice! Ma almeno ha fatto chiarezza nella sua coscienza. Stupenda la canzone.

Recensore Veterano
21/07/23, ore 16:55
Cap. 1:

Ciao carissima
Innanzitutto complimenti per il tuo stile di scrittura veramente lineare e fluido, e" entusiasmante leggere sempre qualcosa di tuo, in qualsiasi campo spazio, sai descrivere ed incollare il lettore al testo...Questa ff intervallata da alcune strofe di note canzone moderne, rende appieno i sentimenti non corrisposti verso Oscar di Victor Clement Florian de Girodelle, personaggio che incarna il vero gentiluomo....Il disegno di Alessandra, e' perfetto da apparire un frammento delle anime..( ne possiedo molti a casa realizzati da lei) ed anche nel contesto della storia...
Chapeau
V