Recensioni per
Le idee vivono per sempre
di Mari Lace

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
06/02/24, ore 23:56
Cap. 1:

Ciao 😃
Per prima cosa volevo dirti che quando ho trovato questa storia tua ho avuto subito l’istinto di metterti fra le mie autrici preferite, anche se è l’unica che ho letto per ora.
“Perché??”ti starai chiedendo tu.
Vedi, il punto è che io sono come Barbara/Barbie e quindi le tue parole hanno fatto vibrare qualcosa dentro di me. Mi sono sentita “guardata” e non solo “vista”, e anche un po’ presa per mano, ecco, come Barbara è stata presa per mano da una (forse inizialmente un po’ reticente) Sasha. Quando dici, tramite i tuoi personaggi, che le persone tendono spesso ad avere (o forse farei meglio a dire a imporre?) una visione amatonormativa del mondo, ecco, mi è salito il magone e mi è venuto da piangere. È proprio vero e quante volte mi sono sentita sbagliata per questo. Barbara rispetto a me è stata fortunata, il suo disagio non ha avuto vita troppo lunga (e comunque lo ha pure scambiato come scarsa conoscenza delle dinamiche fra i terrestri). Forse in futuro diventerà finalmente normale pensare che ad alcune persone non interessa avere una relazione di tipo romantico o carnale, o comunque lo spero.
E forse ci sarà più facile venire rappresentate.
Quando parla della comunità arcobaleno Barbara è dolcissima e ingenua, sembra avere l’innocenza di una bimba proprio come nel film.
E che colore di biro ha scelto per scrivere il suo diario? Beeeh, ma il rosa ovviamente 😂😂😂 non poteva essere altrimenti 😂😂😂.
Peccato che Ken non lo leggerà mai!!

Ciao, alla prossima storia!

Post scriptum: di sicuro lèggerò “Pagine da un registro rosso”, infatti è già nelle seguite 😃!!

Recensore Master
01/02/24, ore 07:31
Cap. 1:

Questa storia l'avevo adocchiata da un po' e non poteva non finire tra i miei preferiti.
Nonostante io non abbia visto il film di Barbie, sono stata attratta dall'argomento, che hai trattato benissimo, aromantici / asessuali che, tra l'altro, ho intenzione di trattare anche io per le "12 fatiche".
Capisco benissimo cosa provi Barbara, perché sì, aromantica e asessuale lo sono stata anche io fino ai vent'anni. Sono Asperger (spettro autistico), perciò faccio ancora "fatica" in alcuni aspetti della mia vita.
Mi balza subito agli occhi questa distinzione: Barbie è l'infanzia. Barbie viene ancora "perdonata" per non essere uguale agli altri perché, sì, crescerà e si "sveglierà".
Barbara è la donna adulta a cui si iniziano ad avanzare delle pretese.
Barbara si sente sbagliata perché queste pretese sono silenziose, a partire dalla famiglia che organizza con lei vita mondana. L'amica che la fa sentire inadeguata persino con un bacio. È quello il problema, di sbagliato in Barbara non c'è assolutamente niente e lei è l'unica a non saperlo. Non ha gli stessi desideri della maggior parte delle persone, semplice se gli altri fossero disposti a comprenderlo.
Il mondo funziona per la maggioranza di neurotipici, film compresi, ma si tratta di mero consumismo. Barbara non lo sa perciò mimetizza il suo vero essere persino con l'amica Gloria nel timore di danneggiare tutto.
Tutti vorremmo avere un'amica come Sasha (esistono davvero?), per fortuna capisce cosa succede a Barbara e la indirizza verso le persone che la possano capire.
Finalmente Jane spiega a Barbara che il suo modo di essere non è sbagliato, ma solo differente dalla maggioranza. Non è un errore, ma ignoranza dei tipici.
Barbara non deve cambiare, a fare la differenza e il sono sbagliata / non sono sbagliata.
Grande insegnamento questa piccola storia, davvero. Immenso abbraccio per chi è come me.
(Recensione modificata il 01/02/2024 - 07:31 am)

Recensore Master
12/01/24, ore 12:50
Cap. 1:

Ciao!
Sono qui a sbirciare le storie della mia calza, intanto parto da qui👀ammetto che non mi aspettavo di trovare una storia su Barbie, ma è stata una piacevole sorpresa! Capisco come debba sentirsi Barbara nel vedersi diversa così come il suo stupore a poter dare a quegli stati d’animo un nome. Chiaramente quanto ci si da un etichetta c’è sempre un po’ di paura del giudizio altrui – la capisco fin troppo bene, quando mi hanno diagnosticato l’autismo ci ho messo un po’ prima di capire che non c’era niente di cui vergognarsi 🙈– ma come le hanno consigliato le sue amiche deve farsi sentire, in questo modo può essere d’aiuto a tanta gente.
A prestissimo, un bacio grande
Niny

Recensore Veterano
06/08/23, ore 11:47
Cap. 1:

Ciao Mari!Finalmente ho recuperato questa storia, volevo aspettare di vedere il film prima.
Onestamente credo che tu abbia centrato uno dei temi del film che è stato analizzato bene ( se non per niente).
Partiamo dalla prima cosa che differenzia Barbie da Barbara: il fatto di porsi domande, e, ancora di più di cercare risposte. E come non interrogarsi su qualcosa che sembra interessare tutti gli altri?
“ Persone come noi esistono! Il mondo lo sa! Allora perché nei film è tutto così…”
Questa frase mi è piaciuta moltissimo perché è assolutamente vera. Io per prima ammetto di non aver troppo indagato sugli acronimi meno ovvi di LGTBQIA+ e le opere letterarie e cinematografiche dovrebbero davvero tenerne più conto.
Insomma, una lettura piacevolissima grazie al tuo stile lineare ed elegante , ma allo stesso tempo decisamente profonda.
Complimenti davvero,
Alla prossima
Flo
🩷💜🤍🩶🖤🩷

Recensore Master
01/08/23, ore 14:51
Cap. 1:

Ciao, tesoro 🩷
Visto che ieri era il tuo compleanno efpiano sono voluta passare subito, ma avevo già puntato da qualche giorno la fic su Barbie.
Che dire, è stata bellissima e ho apprezzato molto l'idea e anche il tuo essere attivissima anche con le uscite del cinema più recenti 🩷
Mi è piaciuto come hai analizzato il carattere di Barbara, che deve fare i conti con la vita reale, che beve in modo diverso e che, pur essendo ormai un'umana, prova anche nostalgia per certe comodità che aveva a Barbieland come lo scivolo della Casa dei Sogni.
Mi piace il suo atteggiamento nei confronti del mondo reale e la scoperta graduale che ha di se stessa. Inizia a porsi delle domande, vede che la sua nuova vita e il suo essere non combaciano con quanto vede in giro.
Fino a quando non arriva alla parata dell'arcobaleno e lì le si dischiude un mondo: trova risposta a tanti interrogativi e capisce di non essere in difetto o sbagliata 🩷 ho apprezzato anche come non si fermi lì ma vada anche a conoscere ogni sfumatura della comunità passando anche allo stand Intersex.
E poi la parte finale, in cui inizia a scrivere la sua storia in rosa, è la degna conclusione.
Troviamo una Barbara che matura, che ha consapevolezza e che si ritiene pronta non solo a veder combaciare tutti i pezzi della sua vita, ma anche a rievocarli, così inizia a scrivere col suo immancabile inchiostro rosa (perché il rosa è anche un collegamento con la sua vita precendente da Barbie, è bello che non ci sia stato un taglio netto con ciò che era).
Insomma, una fic bellissima e riflessiva che ho amato, complimenti di cuore, ti mando tanti cuori rosa 🩷🩷🩷🩷🩷🩷🩷

Recensore Master
29/07/23, ore 14:50
Cap. 1:

Innanzitutto sono stata contentissima di trovare una prima storia su Barbie sul sito, e tutto questo rosa nella pagina è delizioso! L’ho già letta ma ci tengo a ritagliarmi ora un momentino per commentare.
Mi è piaciuta tanto, la tua è un’interpretazione del personaggio certamente possibile alla luce del film: Barbie non è mai stata attratta da Ken, non l’ha mai amato e qui capisce che non dipende da lui (d’altronde Ken è un pasticcino adorabile ed è Kenough!), ma da lei. Capisce qualcosa di se stessa che prima non aveva gli strumenti per definire ed è bello che sia ancora la sua nuova famiglia umana ad aiutarla in questa scoperta. Mi è sembrato anche un po’ di rivedere le tue Ginny e Luna rispetto allo stesso tema, che non è nuovo per te perché, come scrivi, “è importante farsi sentire”. Posso dire che ho sentito, apprezzato questa lettura.
E ora via a riempire il fandom! 🩷

Recensore Master
27/07/23, ore 12:54
Cap. 1:

Eccomi qui ❤
(siccome da pc non posso inserire i cuori rosa, tu immaginali sempre rosa, come quelli bellissimi del racconto!)
In diverse occasioni ho avuto modo di dirti che uno dei pregi della tua scrittura è la capacità comunicativa, veicolata benissimo dal tuo stile pulito e lineare, e questo si conferma ancora una volta in questo racconto, dove il messaggio su cui fondi l'intero testo arriva forte e chiaro, e lo fa nella maniera più naturale possibile.
A me ha colpito molto la tua interpretazione di questo aspetto di Barbie, la trovo credibile e mi piace pensare che possa essere anche canon, perché se c'è una cosa molto vera – e che il tuo racconto mette bene in evidenza – è che spesso nelle narrazioni manca una rappresentazione dello spettro asessuale, mancanza forse strettamente legata alla difficoltà di concepire personaggi non coinvolti in relazioni romantiche.
Fa quasi tenerezza la tua Barbara che, divenuta umana da poco, ha paura di parlare di ciò che sente perché teme che questo possa farla apparire meno umana (metafora molto apprezzata ed efficace, tra l'altro!), proprio perché intorno a sé vede tutti – o almeno lei li percepisce come tutti – relazionarsi in maniera diversa alla sessualità e all'amore, li vede porre l'accento su un voler bene di più di cui lei non sente la necessità.
Molto bello il momento in cui si sente accolta e compresa, e sente quindi di potersi aprire senza temere il giudizio. È bello che inizi a sentirsi parte di qualcosa, ma soprattutto che smetta di percepirsi come se fosse in difetto.
Storia stupenda e complimenti perché ancora una volta hai trattato un tema per nulla semplice e di cui si parla troppo poco.
Un grande abbraccio!

(e sì, in un mondo tutto rosa, viveva una ragazza che aveva un amico!)

Recensore Master
27/07/23, ore 08:37
Cap. 1:

Sono molto felice di vedere che già si inizia a scrivere fanfic su Barbie!! Trovo la tua Barbara molto canonica, mi piace come hai accostato l'asessualità a lei perché nel film non c'è mai un solo momento in cui lei prende in considerazione una possibile storia d'amore, basta vedere le frasi iconiche su cosa dovrebbero fare insieme lei e Ken, il fatto che Barbie viene vista come oggetto sessuale, ma lei non guarda mai gli altri in questo modo... ecco che quindi l'asessualità in questo contesto mi sembra un tema così azzeccato. Complimenti. Inoltre mi è piaciuto davvero tanto come hai inserito riferimenti e citazioni al film, soprattutto la frase sulle idee che vivono per sempre. Non conoscevo la parola amatonormativo, quindi grazie mille per avermela insegnata!! Stile molto fluido, scorrevole e sinceramente ho adorato anche come hai usato il rosa, stupendo ^^

Recensore Junior
27/07/23, ore 01:19
Cap. 1:

Tra un paio di giorni raggiungerò il mio ragazzo al mare, e come mi hai spronata a fare l'ho convinto ad andare a guardarci "Barbie" insieme, magari con a seguito Oppenheimer come in questo periodo va di moda fare negli States. Ho deciso di leggere la tua nuova flashfic come una sorta di trailer, vediamo come mi lascerà il film una volta che l'avrò guardato... (non spoilerarmi se l'asessualità di Barbara è un'idea tua o è anche un tema del film). 
Il monologo interiore di Barbie mi è piaciuto molto, è verosimile. Ammetto che spesso parto prevenuta nei confronti di menzioni alla comunità LGBTQIA+, perché spesso trovo che siano troppo aggressivi, esagerando nel loro voler essere riconosciuti. Hanno sicuramente ragione a voler essere rispettati, ma ogni tanto alcune cose che leggo mi fanno pensare che invece loro non rispettino molto le persone fuori da quella comunità. Ovviamente, questa porzione è solo una piccola percentuale della comunità LGBTQIA+, proprio come la comunità LGBTQIA+ è solo una piccola percentuale della popolazione mondiale, ma siccome questa "minoranza nella minoranza" tende ad essere estremamente rumorosa e vocale, falsa la prospettiva.
Qui, invece, la tua rappresentazione mi è piaciuta e non mi è mai parso che fosse sopra le righe. Veramente un bel lavoro, un tema delicato e ben trattato 💚
Ciò a parte, per cosa stanno la I e la A nella sigla LGBTQIA+? le ho scoperte stasera grazie a te 👀

[colgo l'occasione per chiederti se in un paio di punti la grafia di alcune parole che hai scritto corrisponde effettivamente a ciò che volevi scrivere, o se c'è stato un refuso]
Le sembra di non cogliere a pieno i discorsi delle altre persone --> "a pieno" o "appieno"?
- Gli umani sembrano tutti mossi dagli stessi sentimenti che ha visto provare da Ken --> "da Ken" o "a Ken"?

Un bacio,
Elena