Recensioni per
For ever yours, for ever mine
di Demy77

Questa storia ha ottenuto 59 recensioni.
Positive : 59
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
26/02/25, ore 17:17
Cap. 29:

Cara Demy,
dopo averci appassionate per lungo tempo con le vicende di ogni singolo personaggio intervenuto nella tua storia, finalmente ogni tassello ha trovato la sua giusta collocazione, sistemando situazioni rimaste sospese mentre altre venivano definite una volta per tutte.
Intanto, abbiamo potuto vedere la vita che è andata avanti e che ha portato quella quiete tanto attesa dai coniugi Poldark, in quanto ora possono condividere una vita felice e allietata oltretutto da un nuovo arrivo, che Ross spera tanto sia una bambina che farà compagnia al piccolo di casa Jeremy. Ora Ross ha avuto l’opportunità di godersi la nuova gravidanza di Demelza, essendole stato accanto in tutto quanto ha vissuto, condividendo la gioia che un tale evento porta.
Nello stesso momento, anche Caroline diventerà madre, e bisognerà vedere come e se questo nuovo aspetto di se stessa la farà cambiare: intanto è prossima al parto e subito dopo magari tornerà con il marito nella dimora di famiglia a Killawarren, anche per soddisfare uno dei voleri dello zio deceduto, riprendendo la sua vita un po’ più agiata di quanto non sia stata fino a questo momento, anche se lei l’ha abbracciata in toto convinta più che mai della scelta fatta di sposare Dwight, semplice medico non di famiglia altolocata.
Ci hai fatto un’ampia panoramica anche di ciò che è accaduto a tutti coloro che sono intervenuti nelle vicende di Ross: i due amici ex ergastolani hanno avuto ognuno la possibilità di una nuova vita sia sposandosi l’uno con una vecchia fiamma e l’altro tornando ai suoi lidi natali. Intanto gli affari di Ross sembrano andare per il meglio sia per quanto riguarda le miniere che donano ottimi risultati sia i commerci marittimi seguiti da Brighton, con l’acquisto di un nuovo vascello dal nome che ha, per Ross, il significato profondo della rivincita sulle avversità.
Despard e la moglie Kitty sono partiti per tornare a casa loro, non prima di aver deposto al processo intentato contro Charles Poldark e Cary Warleggan a cui è stata comminata la pena capitale per i crimini di cui si sono resi responsabili.
Francis, nel frattempo, è rimasto accanto a suo padre, negli ultimi tempi prima dell’impiccagione, e nonostante tutto, perché, comunque, era sempre suo padre, oltre ad essersi sposato con Fiona Armitage ed aver vissuto nell’abitazione di lei.
Mi ha fatto piacere che i due cugini abbiano avuto l’opportunità di confrontarsi e parlarsi con il cuore in mano, mettendo a nudo gli eventuali residui di rancore che ognuno aveva provato verso l’altro, addivenendo alla conclusione che il passato era da considerarsi tale e da quel momento di chiarimento in poi avrebbero potuto ricominciare a vivere in serenità le rispettive vite con le famiglie che nel frattempo si erano creati.
Insomma ci hai regalato, dopo tanto pathos, quel lieto fine che in effetti ogni lettore si attendeva e che ha colto praticamente tutti coloro che sono intervenuti nella storia dando ognuno il suo piccolo grande contributo.
La tua scrittura sempre coinvolgente, nonché la fantasia messa in campo per intessere una storia parecchio intricata, sono ogni volta una certezza per lasciarsi catturare dalla tua narrazione, per la quale mi complimento, e attendendoti, magari anche altrove, ti mando un affettuoso saluto e ti ringrazio per la compagnia che mi hai tenuto in tutto questo lungo periodo.

Recensore Master
26/02/25, ore 14:01
Cap. 29:

Questo capitolo è il modo perfetto di chiudere questa storia, ogni cosa è andata al suo posto, chi ha fatto del male è stato punito, chi ha cercato di far del suo meglio e chi ha fatto ammenda potrà abbracciare il futuro con gioia, speranza, attorniato da una rete di affetti solidi e nuove prospettive. Troviamo Ross e Demelza sette mesi dopo, guariti nel corpo e nell'anima (Ross soprattutto), innamorati, felici, finalmente liberi di godere del loro amore e della famiglia che stanno creando (pure nei libri Ross ha una sorta di sesto senso quando Demelza aspetta figlie femmine) ed è adorabile leggerli insieme che si punzecchiano e coccolano.
Anche gli amici di Ross, coloro che lo hanno aiutato nella prigionia e nella latitanza hanno trovato nuove strade felici da percorrere e ogni cosa, anche quelle lasciate in sospeso col passato, è tornata al suo posto. Nuovi matrimoni, un futuro felice pare aspettare tante persone e non solo Ross e Demelza... Anche Caroline e Dwight, cresciuti come coppia, ora aspettano di vivere in modo più agiato la loro esistenza anche nel ruolo di genitori, anche se immagino i borbottii di Caroline...
Ho particolarmente apprezzato il finale con Ross e Francis che si ritrovano, si mettono a nudo, non rivangano sul loro passato (Elizabeth inclusa) ma semplicemente ne parlano per ammettere i rispettivi errori e fare ammenda mettendo da parte ogni rancore residuo per ricominciare forse come amici, forse riprendendo quel ruolo da cugini che fin da piccoli è stato negato loro di far crescere. Francis meritava un riscatto, non era un personaggio cattivo ma succube di un padre-mostro che gli ha tarpato le ali e lo ha condizionato.
Charles ha avuto ciò che si meritava, mi chiedo se in punto di morte abbia compreso i suoi errori ma ne dubito, quelli come lui non fanno mai ammenda... Per fortuna Francis ha dimostrato di essere di tutt'altra stoffa.
E così fra matrimoni, due bimbe in arrivo e riconciliazioni, ci hai dato il sospirato happy end, un finale perfettamente felice per il quale ti ringrazio!
Mi auguro che l'ispirazione per nuove storie ti colga presto, nel mentre cercherò di trovarmi momenti buoni e liberi per andare avanti pure io con la scrittura, ho così tante scene da scrivere in mente. Complimenti ancora e a presto!

Recensore Master
04/02/25, ore 23:09
Cap. 28:

Ciao Demy,
siamo davvero alle battute finali di questo tuo racconto, tramite le quali possiamo dire che giustizia sia stata fatta, poiché, nonostante tutti gli intrighi di Charles e tutte le colpe di cui si è macchiato, gli verranno addossati i vari capi di imputazione a cui non potrà sottrarsi e che porteranno a comminargli la giusta pena che si merita una persona che si è comportata come si è comportato lui, non tenendo in conto niente altro che il suo tornaconto personale e, soprattutto, il suo desiderio di rivalsa su quel nipote odiato a mezzo di una vendetta degna di questo nome. Hanno fatto poca strada lo zio e il suo servitore, raggiunti dove pensavano e speravano nessuno li avrebbe scovati. E, invece, una perfetta rete di informazioni ha iniziato a circolare, portando il colonnello Despard sulle loro tracce, assicurandoli a quella giustizia da cui erano convinti di potersi smarcare.
Mi è piaciuto che tu in questo passaggio abbia riportato in luce la figura di Zira, la vecchia guaritrice delle Isole Scilly, che tanto aveva fatto per Ross e a cui si era affezionata nel periodo in cui era stato presso di lei. Interessante anche il sogno premonitore, che si è ripresentato puntuale per tre notti consecutive, nelle quali vedeva Elizabeth che non diceva nulla ma che sicuramente era riapparsa per fare in modo che Zira, abile a percepire le sensazioni, afferrasse anche le sue e si attivasse per sistemare delle questioni, diciamo, rimaste irrisolte o in sospeso, così magari anche lei avrebbe potuto riposare e trovare quella pace che non aveva perseguito in vita.
Zira è stata astuta e ricettiva quando un pescatore dell’isola si è recato da lei per chiederle ausilio per curare la moglie: l’atteggiamento e le parole dell’uomo l’hanno insospettita e poi, ragionando e facendo riferimento alle sue percezioni, ha ideato qualcosa che nessuno si sarebbe aspettato e che ha dato il risultato sperato. La pozione soporifera inserita nella zuppa preparata, da recapitare a Billings, il pescatore, e ai suoi misteriosi ospiti, al fine di ringraziarlo per la generosità con cui l’aveva ripagata per essersi messa a sua disposizione nel curare la moglie, è stata perfetta, poiché ha dato il tempo al drappello di guardie reali al comando di Despard di giungere nel luogo dove si trovavano gli estranei, potendo così arrestarli, essendo essi niente altro che i ricercati Charles Poldark e Tom Harry. Non appena caduti nelle mani del colonnello, Tom Harry ha iniziato a vuotare il sacco, mentre Charles dava in smanie minacciando tutto e tutti, e pensando a come avrebbe potuto farla franca anche questa volta, pur considerando di non avere più il supporto di un personaggio altolocato come il giudice Warleggan: magari, avrebbe persino potuto tentare la carta del nipote del giudice che era un parlamentare.
Insomma, adesso i due colpevoli, a diverso titolo, verrano giudicati per le loro azioni e, sicuramente non passeranno dei bei momenti, ma d’altronde non si poteva pensare che la Giustizia non trionfasse e loro non venissero puniti per le colpe di cui si erano macchiati.
Però Zira non ha ancora assolto completamente ai suoi compiti, in quanto, nel tempo in cui Ross è stato insieme a lei, ha sviluppato nei suoi confronti dell’affetto e, avendo saputo quanto gli è capitato, vuole a tutti i costi raggiungerlo per prodigarsi ancora una volta al fine di restituirlo alla vita che merita di trascorrere insieme alla sua famiglia.
Ed è così che raggiunge dapprima Nampara per poi venire trasferita dai servitori di Ross a Trenwith, luogo maggiormente adatto alla sua convalescenza, assistito sia dalla moglie che non lo lascia un attimo sia dal suo amico medico Dwight. Lei è certa che con le sue pozioni potrà essere di aiuto alla ripresa lenta e faticosa di Ross, anche se sa che i suoi intrugli non siano ben visti dalla medicina convenzionale: tutt’al più non avrebbero sortito l’effetto desiderato, ma certamente non gli avrebbero arrecato ulteriore dolore.
Restando a Trenwith, ha avuto anche la possibilità di poter conoscere Demelza, la moglie di cui Ross le ha tanto parlato, entrando subito in sintonia con quella giovane donna angosciata per la salute del marito: lei è lì per dare conforto e sostenerla in questo momento particolarmente importante, anche perché ha avvertito che la giovane, completamente ignara del fatto, sia in attesa di un figlio e, quindi, comunicare questo futuro lieto evento all’uomo che ama e che ora si trova in un letto in attesa di riprendersi e ricominciare la sua vita, potrà essere utile per favorirne la guarigione, in quanto una bella notizia predispone l’animo positivamente e poi anche il corpo lo avrebbe seguito a ruota.
Ora davvero i giochi sono stati fatti e ogni tessera sembra aver trovato l’esatta collocazione nel mosaico che è stata la tua storia, di cui attendiamo l’happy ending, dopo averci tenuti per mesi avvinti alle svariate vicissitudini dei personaggi.
A presto e un caro saluto!

Recensore Master
04/02/25, ore 16:04
Cap. 28:

Questo capitolo mi è piaciuto molto perché quasi tutti i nodi vengono al pettine e i 'cattivi' della storia sono messi davanti alle loro responsabilità e volenti e nolenti dovranno andare incontro al loro destino e pagare per il male che hanno fatto (salvami Tom Harry dal cappio, dai, non è così cattivo e ha pure vaghi lati simpatici). Ma ho anche apprezzato come tu abbia messo Zira al centro della scena. E' un personaggio che meritava spazio, ben costruito, intelligente e sicuramente un elemento di novità in questa storia e meritava di dire ancora la sua. E infatti è stata determinante sia per ricostruire il passato delittuoso di Charles, sia nel farlo ritrovare (con uno stratagemma di astuzia), sia per la salute di Ross che, sono certa, avrà un recupero miracoloso grazie alle sue cure.
Sono felicissima per la gravidanza di Demelza, ci sta, ci sta davvero che finalmente lei e Ross abbiano un qualcosa di bello per cui gioire, finalmente insieme, finalmente senza più nessuno che trami nell'ombra per dividerli. E Jeremy merita il suo papà vicino, Ross di viversi l'attesa di un nuovo figlio e Demelza di vivere una gravidanza con accanto il suo uomo. Tutte cose che nella normalità si danno per scontate ma non nel loro caso e di certo faranno tesoro del tempo che vivranno insieme di li in poi...
Il fantasma silenzioso di Elizabeth mi ricorda la Season 5 di Poldark, non ce la fò ad apprezzarla del tutto anche se comprendo il motivo della sua comparsa nella fanfiction.
Mi spiace che sia il penultimo capitolo, ovviamente aspetto di leggere il finale e spero tanto tu abbia in mente una nuova storia. Ma per adesso, godiamoci l'attesa di questo sofferto epilogo ed happy end! Ottimo lavoro, brava!

Recensore Master
21/01/25, ore 14:10
Cap. 27:

Finalmente sono riuscita a leggere con la dovuta calma il capitolo perché meritava di essere letto senza interruzioni. Ero sicura che Ross si sarebbe salvato (o almeno, speravo nel tuo buon cuore) ma ad inizio capitolo mi sono parecchio spaventata anche se l'identità del morto (non me ne voglia il povero Edward...) mi ha ridato speranza.
Ross è stato trovato in extremis, quando quasi non c'era più nulla da fare e credo che sia rimasto in vita unicamente grazie alla sua tempra di ferro e all'amore che nutre per sua moglie e suo figlio che gli sono stati da sprone per non cedere all'oblio della morte.
In questo capitolo ho sentito a pelle il dolore di Demelza ma anche l'amore che unisce lei e Ross durante il loro incontro e soprattutto ho finalmente apprezzato appieno la figura di Francis che ora sì, è degno di ambire alla mano di Fiona. Credo che tolto Charles dalle palle, Ross e suo cugino, con le rispettive famiglie, possano dare nuova vita alla dinastia dei Poldark in armonia aiutandosi e crescendo insieme i loro bambini.
Charles ovviamente, mi auguro, avrà fuga breve. Deve pagare, caro, tutto! I suoi pensieri sul suo ruolo di nonno mancato non mi inteneriscono, ai suoi nipoti futuri farà solo bene non averlo attorno.
Come al solito ti faccio i complimenti e aspetto il seguito, sento che molti nodi arriveranno al pettine quanto prima e non vedo l'ora di pregustarli! Brava!

Recensore Master
20/01/25, ore 11:23
Cap. 27:

Ciao Demy, attendevo questo capitolo per sapere come si sarebbe svolta la ricerca e, soprattutto, quale fosse stata la fine fatta fare a Ross, poiché le azioni compiute da Charles e Tom Harry potevano lasciare pochi dubbi, anche se ho intravisto una speranza di ravvedimento non tanto nello zio quanto nel suo servitore, il quale già non aveva approvato pienamente i metodi truci adottati dallo zio verso il nipote considerando che quella vendetta era andata oltre il limite dell’umana comprensione.
Despard e i suoi uomini sono alla ricerca di tracce grazie alle indicazioni date loro da Francis. Insieme è presente anche Dwight nel fortunato caso Ross fosse ancora vivo in modo da potergli prestare le prime essenziali cure.
La ricerca è capillare e non tralascia alcun indizio, fino a quando compare quel sacco di iuta gettato giù per la scarpata e, allora, le speranze hanno iniziato a vacillare, poiché quell’involto ha tutta l’idea di contenere il corpo di un uomo, cosa che si rivela tale quando alcuni soldati lo recuperano, scoprendo fortunatamente che non si tratti di Ross, ma di un giovane uomo ucciso con colpi di pistola sparati alle sue spalle. Resta da comprendere il motivo di quella sorte e chi fosse il giovane. Ma l’obiettivo è ancora trovare al più presto Ross e, quindi, sistemato sommariamente il corpo del povero ragazzo, che Francis riconosce essere Edward Simmond, uno dei suoi lavoranti, e che sarebbe stato recuperato in un secondo tempo, ecco che la caccia riprende con l’ausilio di Francis il quale, però, sta perdendo l’orientamento poiché in quelle zone sia lui sia Dwight non si sono mai spinti. Ma finalmente ecco la vecchia chiesa metodista dove, al suo interno, si trova un pagliericcio che accoglie un uomo ridotto in condizioni talmente miserevoli da lasciare stupito persino Despard, che in guerra aveva visto molti corpi dilaniati dalle battaglie ma niente di simile perpetrato sul corpo di un uomo indifeso. Ross è vivo e Dwight non può che cercare di prestargli il primo soccorso con quanto ha a disposizione, ma subito si rende conto che quel corpo abbia necessità di attrezzature e cure tali da scongiurarne la morte. Ecco allora che Francis, sollevato per aver trovato suo cugino ancora vivo e non riuscendo a concepire la violenza e la brutalità esercitate da suo padre per un’assurda vendetta, propone di trasferire Ross a Trenwith dove avrebbe fatto chiamare il loro medico di famiglia e dove anche Demelza avrebbe potuto ricongiungersi a suo marito. Non resta che accettare e preparare il tutto per trasportare il ferito, mentre Francis si reca veloce come una saetta a casa sua per attendere a tutti i preparativi assistito anche da Fiona che è rimasta ad aspettarlo. Riportato Ross a Trenwith, ora Demelza, sostenuta anche da Caroline e Fiona e dal banchiere Pascoe, può solo sperare di riabbracciare presto suo marito, mentre prega che le cure facciano il loro corso. Titti sono sconvolti ma ognuno rientra nei ranghi poiché è basilare mantenere un certo equilibrio cercando di trasmetterlo a Demelza che è colei che più di tutti loro soffre per la sofferenza dell’amato marito. Mentre ora Ross è in mani sicure e professionali, Desperd può riprendere in mano la situazione, in quanto più che mai occorre assicurare due copevoli alla giustizia, e con i suoi uomini prosegue la caccia nelle zone che gli sono state rivelate come possibili nascondigli. Intanto Ross lentamente si sta riprendendo e può finalmente ricevere la visita di sua moglie, anche se sa che rimarrà sconvolta da quanto vedrà. L’importante per loro è essersi ritrovati pur se il momento è difficile per entrambi, l’uno per il dolore nel fisico quanto mai provato e l’altra per la sofferenza interiore nell’essere rimasta all’oscuro di quanto gli fosse accaduto. Ma Ross deve riposare per ritemprare il corpo, in modo che poi anche la mente torni tranquilla, e Dwight lo assisterà in quella prima notte, mentre Dem, Caroline e Pascoe se ne torneranno a Nampara per non lasciare sola la giovane moglie di Ross in quelle prime ore tanto importanti per il loro futuro.
E come avevo supposto Tom Harry, ascoltando un residuo della sua coscienza, non aveva ottemperato agli ordini di Charles, mettendo il corpo di Edward anziché quello di Ross nel sacco gettato poi da entrambi giù per il dirupo. Tom comincia ad avere seri dubbi sulla sanità mentale del suo padrone, ma non può fare altrimenti che seguirlo in maniera da poter trovare la via di fuga, poi in un secondo momento penserà a come smarcarsi dall’ombra di quell’uomo pericoloso. Quest’ultimo, infatti, si sta accorgendo che il suo servitore non sia più così tanto convinto, notando una certa diffidenza nei suoi confronti che gli fa pensare che potrebbe tradirlo, ma anche a questa eventualità Charles avrebbe trovato una opportuna soluzione. Intanto nella sua mente c’è un forte rammarico per non poter conoscere, dal posto dove troverà riparo, il futuro di suo figlio, se sarebbe riuscito a sposare Fiona Armitage e soprattutto a dargli quell’erede che avrebbe portato avanti la stirpe dei Poldark. Però ora è essenziale che tramite i suoi contatti riesca a prendere letteralmente il largo e approdare in terra francese dove non avrebbe potuto essere perseguito per i crimini di cui si era macchiato e che lo costringeranno a rimanere lontano per sempre dalla sua terra natia e da suo figlio.
Davvero un capitolo molto ben congegnato e che ha reso visibile, tramite la tua narrazione serrata, ciò che si stava svolgendo, facendo pervenire tutte le emozioni che ogni singolo personaggio ha provato nel corso degli eventi occorsi. Un caro saluto!

Recensore Master
05/01/25, ore 12:10
Cap. 26:

Cara Demy, ben ritrovata e, dato che sono ancora in tempo, ti porgo gli auguri per un buon anno, affinché sia sereno e propizio.
Certo che, in questo capitolo, ci sei andata giù pesante: avendo visto l’avvertimento posto all’inizio del nuovo aggiornamento, ho atteso un attimo prima di leggerlo per prepararmi a quello che ci hai raccontato e, devo dire, che hai concentrato tutta la malvagità di cui piò essere capace un essere umano nei comportamenti sia dello zio Charles, reso irriconoscibile dalla maschera di cattiveria che ha indossato, tanto da non riuscire a pensare che potesse macchiarsi, anche manualmente, di tali misfatti, e sia del suo sgherro, quel Tom Harry che sembrava un uomo sprezzante e tutto d’un pezzo, il quale, però, agli eccessi del suo datore di lavoro ha provato a farlo ragionare, senza raggiungere nulla di concreto, poiché ne sarebbe andata di mezzo la sua vita, data la crudeltà sfoderta in questo particolare frangente da Charles. Mentre leggevo mi sono tornate alla memoria alcune scene tratte dal “Trono di Spade”, soprattutto le parti riguardanti le torture che Ramsey Bolton infliggeva ai malcapitati solo per suo diletto. Qui, oltre al diletto, ciò che spinge Charles Poldark sono una miscellanea composta di rabbia e di odio nei confronti del nipote, covata lungo gli anni, per qualcosa di cui il povero Ross non era minimamente responsabile, in quanto commesso, se si può usare questo verbo, da suo padre Joshua. Nutrire e alimentare un tale livore ha qualcosa di malato dentro, nell’animo, che si è imbruttito a tal punto da non capire quali confini avesse il male, fino ad arrivare a superarli senza più porsi problemi.
Sono rimasta sconcertata dal fatto che Charles, nel corso degli anni e della sua attività lavorativa, avesse utilizzato il luogo nascosto, dove ha condotto anche suo nipote Ross, al fine di “riportare sulla retta via” alcuni dei suoi lavoranti. Quindi, mi lascia fortemente scombussolata il fatto che lui utilizzasse, come norma, certi metodi coercitivi già da tempo e non fosse, pertanto, solamente il desiderio di rivalersi sul nipote a farlo ingegnare al punto che ci hai raccontato, e che ho cercato di leggere tentando di non soffermarmi troppo sui particolari che ci hai messo a disposizione con la tua narrazione, e che rendevano fin troppo viva e reale la situazione in cui Ross era venuto a trovarsi.
In tutto il tempo che Ross è rimasto incatenato e torturato, ha cercato di estraniarsi da quanto gli stava succedendo, tornando con la mente alle cose belle della sua vita, ma anche l’uomo più forte e coraggioso non può avere una resistenza illimitata. Ma Charles deve, perché è desideroso di farlo soffrire come dice di aver sofferto lui a causa di suo fratello Joshua, spiegargli la motivazione di un tale odio nei suoi confronti, E così torna indietro nel tempo e racconta di lui, del padre, del lavoro alle miniere, del rapporto difficile che esisteva tra i fratelli, di Jushua e del suo carattere e, infine, di Grace, la donna che, secondo lui, è l’artefice di tutto il male che è derivato dal semplice averla conosciuta e che lui ha sempre reputato fosse una donnaccia. In Ross, purtroppo, rivede gli occhi di Grace, occhi che in un istante lo avevano attirato nella sua rete; e poi quel bacio, cui la sua memoria è tornata più volte nel corso del tempo. A Grace ha attribuito le colpe di ogni suo male, e tale male ora vuole riversarlo interamente su Ross, anche se lui cerca di fargli capire quanto non c’entri nulla con ciò che è accaduto tanti anni prima, ribadendo che l’unica cosa cui aspiri è una vita serena assieme alle persone che ama e da cui è riamato. Però Charles non è in grado di comprendere e, resosi conto che il tempo sta trascorrendo e, sicuramente, ci sarà qualcuno che, presto o tardi, verrà a cercare Ross, decide di farlo fuori, avendolo martoriato a sufficienza, gettandolo in fondo alla scarpata, opportunamente occultato dentro un sacco, in modo che lui ed Harry potranno mettersi in salvo imbarcandosi per la Francia, e tagliandosi così tutti i ponti alle spalle, grazie anche ai soldi che Edward, uno dei suoi uomini a cui aveva chiesto di ritirare il denaro della compravendita della miniera, ha portato in quel nascondiglio, di cui nessuno sapeva niente, salvo suo figlio Francis, che vi era stato portato da giovane, affinché si temprasse e capisse come doveva governare con pugno di ferro la miniera e, quindi, gli affari.
Davvero un capitolo duro e oscuro: ora non resta davvero che sperare che Ross, nonostante le sevizie subite, possa riuscire a sopravvivere al fine di portare a conoscenza chi di dovere delle malefatte dello zio, assicurandolo a quella giustizia che, negli anni, era stato in grado di sovvertire, usandola a suo favore tramite gente che aveva la sua stessa indole malvagia e senza scrupoli.
Ti aspetto prossimamente, auspicando che il prosieguo possa regalare qualcosa di decisamente più edificante.
Un caro saluto e ancora auguri.

Recensore Master
04/01/25, ore 11:49
Cap. 26:

Accidenti, che capitolo duro, comprendo bene il raiting rosso ora che l'ho letto. In queste righe hai raccontato appieno quanto abietto e crudele possa essere l'animo umano, quando la collera e la sete di vendetta e rivalsa ottemperi la nostra umanità e quanto possiamo diventare meschini.
Charles Poldark è un uomo crudele che non riesce a dimenticare i torti subiti, che vive di astio, di sete di vendetta, che non sa assaporarsi quanto di buono gli ha dato la vita perché perennemente occupato a rimuginare sul passato. Sinceramente non apprezzo il racconto fatto su Grace, insomma, sarebbero girate a tutti, però non è saputo andare avanti e soprattutto se la sta prendendo con la persona sbagliata, Ross non è responsabile del comportamento dei suoi genitori da giovani.
Ross è stato forte, ha resistito eroicamente ma il suo fisico è allo stremo per le percosse subite e mi auguro possa sopravvivere e riabbracciare chi ama, se lo merita. Così come Charles merita tutte le jatture del mondo e di pagare tutte le sue colpe convivendo con l'oblio da parte di chi gli è rimasto, soprattutto Francis che deve scrollarsi di dosso la figura del padre per crescere come uomo migliore di lui.
Un aggiornamento bomba per festeggiare il nuovo anno e ovviamente non sto a dirti che aspetto con ansia il proseguio. Grazie per questa bella sorpresa e di nuovo, buon 2025!

Recensore Master
22/12/24, ore 22:22
Cap. 25:

Devo dire che Charles si è decisamente superato in questo capitolo, non credevo potesse far peggio di come fatto fin'ora ed invece è un demonio in terra ormai e di certo non sarà la scenetta paterna di preoccupazione per il figlio a redimerlo (visto che di contro intendeva rapire un bambino piccolo per raggiungere i suoi scopi).
Ma forze più potenti di lui si stanno muovendo e credo e mi auspico di vederlo sputare a suon di calci in kiul tutta la sua cattiveria (non è un desiserio in mood natalizio ma quando ce vò, ce vò).
Ross ha fatto ció che ogni genitore avrebbe fatto nella medesima situazione, non gli si può rimproverare nulla, ama suo figlio e la sua famiglia in un modo in cui Charles non sarà mai capace. Purtroppo la sua nuova scomparsa getta Demelza nella più cupa disperazione ma sono certa che sa perché Ross è uscito allo scoperto e capisce che non aveva scelta per ol bene di Jeremy.
Francis si è un pò redento in questo capitolo (nei prossimi vedremo, non mi fido a dargli troppa fiducia perché fin'ora si è dimostrato un personaggio molto volubile e voltagabbana) e se continuerà così farà capitolare Fiona e si ricostruirà una vita.
Ora non resta che vedere come e quando Ross sarà ritrovato (perché ovviamente sono certa sia vivo) e potrà riabbracciare Demelza e il suo bambino (e pure Jud e Prudie a questo punto eheh) e il destino che attende Charles.
Bel capitolo come sempre che mi offre la possibilitá di iniziare ad augurarti buon Natale assieme ai tuoi cari. A presto e ancora, auguri di felici feste natalizie!

Recensore Master
22/12/24, ore 15:28
Cap. 25:

Ciao Demy,
certo che come regalo natalizio ci hai offerto un capitolo dipinto a tinte fosche con le intenzioni malvagie di Charles Poldark pienamente messe in atto. Oramai l’ingranaggio che ha ideato, assaporando la possibilità di vendicarsi di quel nipote scomodo, è stato abilmente oliato, tanto che è certo non possa incepparsi sul più bello. Tutto sembra essere stato studiato fin nei minimi particolari, in maniera tale che tutti gli attori avessero un compito assegnato da svolgere al fine di portare a termine con successo l’intera operazione.
Charles ha, pertanto, ingaggiato una disputa verbale con Foster per la vendita della sua miniera a cui tiene tanto raggiungendo lo scopo di far aumentare l’offerta rispetto a quella inizialmente immaginata da Ross, e ora non resterebbe che sancire il tutto di fronte ad un avvocato affinché la cessione sia regolamentata in tutto e per tutto. Ma Charles ha anche pensato di mettere una buona parte dei suoi scagnozzi alle calcagna di tutti coloro che suppone possano aver aiutato Ross al fine di trovare qualcosa che li faccia scoprire e, magari, tradire affinché lui possa accertarsi dove si sia nascosto per tutto questo tempo suo nipote. Gli eventi e i tempi paiono reggere il gioco di Charles, in quanto tutti sono lontani dai luoghi che lui e i suoi uomini intendono controllare. Ed ecco che, dopo aver messo a soqquadro l’abitazione di Evans senza avervi trovato nascosto lo scomparso Ross, si avviano con sicurezza a Nampara dove si trovano solo Prudie e Jud, i quali sono rimasti a badare al piccolo Jeremy essendosi Demelza allontanata. Ormai Charles è sicuro che Ross lì si trovi e lo costringe a rivelare la sua presenza minacciando di fare del male al suo piccolo se non si fosse palesato: da padre Ross non può che cedere le armi e presentarsi al cospetto dello zio che può così cantare vittoria. Imprigionati i due domestici, affinché non potesesro dare l’allarme, il gruppo sembra svanire nel buio della notte. Non appena i domestici riescono a liberarsi avvisano Dwight che parte al galoppo per Truro al fine di mettere al corrente di quanto accaduto Pascoe e concertare con lui come fosse meglio organizzarsi per salvare Ross. Il problema sarebbe stato dire a Demelza del rapimento del marito, ma forse attendendo l’arrivo ormai imminente del colonnello Despard avrebbero potuto consultarsi con lui, che di tattica se ne intendeva meglio di loro, per trovare il modo e la soluzione ottimali per salvaguardare la vita di Rossm anche se però entrambi gli amici hanno il brutto presentimento che sia troppo tardi e Charles si sia già sbarazzato di lui. Despard arriva al momento giusto e pone in essere un concerto di azioni volte a cercare di dipanare i tanti particolari che hanno reso quella vicenda oltremodo ingarbugliata e che ora è stata nuovamente complicata con la scomparsa di Ross. Despard ha ricevuto pieni poteri e inizia pertanto dal giudice Warleggan per metterlo al corrente di sapere dei suoi maneggi con il risultato finale di tradurlo in carcere, nonostante l’intervento del nipote parlamentare George. Anche Francis è stato fatto oggetto di interrogatori per tentare di scoprire se sapesse qualcosa delle intenzioni del padre. Pure Demelza, nella sua disperazione, ha implorato Francis di rivelare ciò che sapeva, affinché non si macchiasse di ulteriori misfatti come suo padre, nella speranza che Ross potesse essere ancora vivo. Ma Francis effettivamente non sa nulla dei propositi di suo padre ma forse potrebbe esserci un luogo, che gli torna in mente rispolverando i suoi ricordi di bambino, dove suo padre avrebbe potuto aver condotto Ross.
Intanto, tutta la comunità della zona, saputa la notizia che Ross Poldark era vivo ed era stato rapito, si predispone nel dare aiuto per cercarlo, in quanto quel giovane si era sempre dimostrato disponibile e generoso con chi si trovava in difficoltà.
Demelza ha vissuto e sta vivendo ore e giorni di piena angoscia cercando di non trasmetterla a suo figlio, ma ha accanto Caroline e Fiona, le quali provano a farle coraggio e sperano in cuor loro che le informazioni fornite da Francis siano attendibili, mentre il colonnello Despard, con gli uomini che ha a disposizione, dirige le sue ricerche proprio verso la zona indicata da Francis e promettendo solennemente a Demelza che avrebbe fatto tutto quanto nelle sue possibilità per ritrovare Ross e riportarlo a casa sano e salvo.
E’ stato un capitolo concitato, fatto di situazioni e di azioni che si avvicendavano in velocità: ora non resta che attendere che la missione di Despard dia i suoi frutti e che il tutto si concluda nel migliore dei modi, salvando chi deve essere salvato e riabilitandone il nome, e punendo chi deve pagare per i misfatti di cui si è reso responsabile.
Colgo l’occasione per rinnovare a te e famiglia, nonché ai lettori tutti, i miei più cari auguri per queste festività che oramai stanno bussando alle porte!

Recensore Master
05/12/24, ore 14:10
Cap. 24:

Ciao Demy,
anche questa volta hai intessuto un capitolo colmo di colpi di scena, nettamente diviso fra qualcuno che potrebbe vedere spuntare delle piccole luci dal fondo del tunnel dove ancora si trova, e qualcun altro che, invece, essendo venuto a conoscenza di informazioni che mai più si sarebbe aspettato di ricevere, è pronto per combattere sperando di mettere al tappeto, questa volta definitivamente, colui che reputa un nemico naturale.
Nella prima parte abbiamo visto la sintonia che i coniugi Poldark stanno cercando di mantenere dopo averla ritrovata: Ross è a Nampara, anche se nascosto e Demelza è più tranquilla nell’averlo vicino. Ma i piani di Ross sono votati alla vendetta: vuole riprendersi quello che è suo di diritto e, soprattutto, vuole riprendersi la sua vita in maniera da condurla a testa alta con accanto la moglie, la quale tenta di farlo ragionare al fine di non tirare troppo la corda, poiché potrebbe spezzarsi sapendo con chi hanno a che fare che è un osso particolarmente duro. La relativa tranquillità di cui stanno godendo è dovuta dall’intervento dei tanti amici che si sono prodigati per loro: l’intervento di Despard è quello che potrebbe e dovrebbe mettere a tacere tutte le iniquità di cui è stato accusato Ross riabilitando il suo nome; e poi c’è il grande supporto dei due amici Foster e Brighton che lo aiutano con la miniera e gli affari. Demelza, infatti, non è dell’idea di infierire sulla parte restante della famiglia Poldark, poiché, effettivamente, non ne avrebbero bisogno dal punto di vista finanziario a differenza dello zio Charles e di suo figlio Francis. Però i piani di Ross si discotano dal sentire di Demelza: vuole la sua vendetta e, quando era nel bagno penale, l’ha sognata e accarezzata pressoché ogni notte fino a quando il destino gli è venuto in soccorso facendolo fuggire per raggiungere l’Inghilterra e poi finalmente casa sua e la famiglia che intorno a lui si è così riunita. Il piano di Ross è quello di portare via a Charles quello che ha di più caro, cioè il suo prestigio in società e il potere che può dare il possedere denaro, e l’idea di riscattare la Wheal Grace perché potrebbe essere fonte di arricchimento per l’eventuale vena di rame che potrebbe esserci come alla Leisure, lo convince del suo proposito. Farà fare una offerta congrua ed allettante allo zio da Foster, mantenendo comunque un basso profilo per non insospettire l’arguto parente. Tutti giochi che però mettono agitazione nella moglie, che preferirebbe di gran lunga lasciare che ognuno potesse andare per la sua strada.
Demelza ha incontrato a casa Pascoe Kitty Despard, colei che di fatto è stata la benefattrice di suo marito nel crederlo innocente dalle ingiuste accuse mosse a suo carico e che si è adoperata con il marito affinché giustizia potesse venir fatta.
Intanto a casa di Charles Poldark non si stanno passando bei momenti. Francis, dopo un colloquio con Fiona, la quale gli ha riferito dei propositi di George Warleggan di rientrare dei prestiti concessi alla loro famiglia durante il corso degli anni, non può che essere preoccupato a sua volta e, pertanto, l’offerta di acquisto della miniera di famiglia potrebbe essere un toccasana per ripianare parte dei debiti e magari reinventarsi come agricoltori. Ma Charles non vuole neanche sentire parlare di vendere e lasciare Trenwith, ed è preda di una alquanto strana agitazione che fa sospettare a suo figlio che dietro quella facciata di angoscia possa celarsi qualche mistero di cui suo padre non lo ha messo al corrente. Il vecchio Charles, poi sta riflettendo sulle parole scambiate con uno dei suoi sgherri, Tom Harry, che gli reca notizie circa John Foster, dicendo che potrebbe essere una persona di malaffare essendo stato condannato e spedito oltre oceano per scontare la sua pena. Ed ecco che la mente in pieno fervore di Charles comincia a riunire tutte le informazioni che, come tanti puntini, si riuniscono in un unico disegno che gli fa sospettare che Foster possa avere avuto dei legami con Ross. Nasce pertanto una serrata discussione fra Charles e Francis che, messo alle strette, confessa di aver incontrato fortuitamente Ross sei mesi prima e che sia vivo, ma comincia al contempo a porsi mille quesiti sull’intera vicenda che lo riguarda, sospettando che suo padre avesse avuto una parte rilevante volta a sbarazzarsi di un nipote scomodo e quindi rivaluta tutto quanto accaduto sia a Ross che a Elizabeth al tempo. Ma suo padre è un uomo che non arretra davanti a niente e mai chiederebbe perdono, come mai direbbe la verità, anzi sta già pensando a come metterebbe in trappola quel nipote che, forse, lo conosce troppo profondamente, sapendo quanto sia oscuro il suo animo e quanta malvagità alberghi al suo interno. Se Ross aveva un piano da mettere in scena con l’acquisto della miniera tramite Foster, Charles controbilancerà quella proposta accettandola ma ordendo, a sua volta, un piano ancora più diabolico del precedente di cui sta già pregustando la vittoria. Quanto si può essere meschini, malvagi e pericolosi? Tu ci stai dando un ottimo saggio dipinto sulla persona di Charles che, davvero, non si sa a cosa potrebbe arrivare per raggiungere i suoi scopi; magari per distruggere colui che reputa il nemico sarebbe capace di colare a picco lui stesso portandosi dietro anche il resto della sua famiglia, quel figlio Francis che non ha abbastanza spina dorsale per opporsi ad un genitore talmente autoritario. Probabilmente l’unica via di salvezza per Francis risiede in Fiona, nel fatto che a lei importi la sua sorte e, forse, sarebbe disposta a tutto pur di fare in modo che non finisca nel baratro nel quale Charles sta tentando di infilarsi con tutte le sue forze.
Un racconto che è un intrigo, ma non solo, poiché mette anche in evidenza l’oscurità che talvolta certi animi si portano dentro e ne sono governati.
Un passaggio davvero intenso e ricco di sfumature che vedremo con il prosieguo a cosa porterà.
Nel caso non ci sentissimo prima, ed essendo in un periodo che prelude alle feste, ti porgo i miei più sinceri auguri. Un caro saluto e a risentirci prossimamente!

Recensore Master
04/12/24, ore 15:50
Cap. 24:

Questo capitolo potrei dividerlo in due parti, la prima intitolata "Speranza e luce in fondo al tunnel" e la seconda "Il momento in cui un sassolino che cade finisce per generare una valanga".
Se nel primo pezzo ogni cosa sembra andare al proprio posto e la fortuna sorridere ai Poldark grazie alla loro tenacia, unione a al supporto di persone che possono fare la differenza, nella seconda parte il destino torna a giocare i suoi tiri mancini rischiando vanificare tutti i progressi raggiunti con tanta fatica. Charles è un demone, un uomo crudele, persino i Warleggan impallidiscono a confronto, non ha remore morali e non si muove nemmeno per spirito paterno per amore del figlio. Cerca vendetta, sotterfugi, schiaccia tutto e tutti e io spero che come la gramigna, arrivi il momento in cui sarà estirpato dalla vita dei protagonisti della fanfiction fino alle radici.
Francis è un inetto, non è propriamente cattivo, è più una figura debole schiacciata dal padre, ma fa danni, sempre e ovunque. Spero che la vicinanza di Fiona possa farlo rifiorire e dargli nuove prospettive.
Sempre adorabili i pezzi dei Romelza, uniti e coesi come una grande squadra deve essere.
Caroline... Beh, la strigliata di Demelza ci sta e spero la faccia riflettere (anche perché mi sa che la natura del matrimonio sta già facendo il suo corso, che a lei piaccia o no).
Restando in attesa di nuovi sviluppi, ti ringrazio per l'aggiornamento e ti auguro un mese di Avvento fantastico (siamo al mio periodo preferito dell'anno).
A presto :)

Recensore Master
08/11/24, ore 18:40
Cap. 23:

Ciao Demy,
è certo passato un po’ di tempo dall’ultimo aggiornamento ma, come spesso ci hai abituato, i tuoi capitoli sono sempre densi di eventi che non possono fare altro che tenere avvinto il lettore, il quale, giunto a questo punto della storia, vuole cercare di colmare la curiosità che tu hai sapientemente instillato nella sua mente.
In questo passaggio specifico possiamo apprezzare la reunion dei Nostri: come non rimanere convinti più che mai che Ross e Demelza siano fatti per stare insieme e che il loro matrimonio sia stato un vero toccasana, soprattutto per Ross che ha trovato nella sua compagna la vera donna della sua vita, poiché capace di amarlo pressoché incondizionatamente ma anche di tenergli testa, comprenderlo, assisterlo e supportarlo, avendo avuto anche una forza interiore non indifferente nel sopportare tutte le vicende colme di difficoltà che l’hanno vista coinvolta. Ora, finalmente, sono tornati insieme e vorrebbero poter essere una coppia a tutti gli effetti, però ci sono ancora alcuni tasselli essenziali che devono trovare la loro giusta collocazione. Per il momento Ross desidererebbe poter rimanere a Nampara, nascosto in quel luogo, che è casa e dove, forse, nessuno potrebbe venirlo a cercare e, intanto, portare avanti la sua crociata per liberarsi dai pesi giudiziari che gravano sulla sua testa con il supporto considerevole della nutrita cerchia di amici fidati di cui ha saputo circondarsi. Demelza non può che essere preoccupata, ma anche conscia, al contempo, che l’avere suo marito accanto le sollevi notevolmente l’animo. Ross, pertanto, si adopererà per costruirsi un nascondiglio ad hoc, mentre il resto della vita continuerà a scorrere come se niente fosse mutato. Ciò che è, invece, cambiato e che sarà di sicuro supporto alle esistenze della riunitasi famiglia Poldark è la scoperta del filone di rame la cui notizia si sta propagando a macchia d’olio per il circondario, facendo sprofondare la restante parte dei Poldark oltre che nella rabbia più invidiosa anche nella preoccupazione più nera di non poter ottemperare agli impegni presi con i vari creditori che l’hanno sostenuta, primi fra tutti i Warleggan che presto torneranno a chiedere la restituzione del debito senza porsi tanti problemi e men che meno tenendo conto del rapporto di supposta amicizia esistente fra loro. Un duro colpo per il capostipite Charles che viene toccato nelle cose a cui tiene maggiormente: il denaro e la conseguente posizione sociale di prestigio che, senza l’ausilio di opportune finanze, rischia di mettere all’angolo tutta la sua famiglia. Mentre, quindi, c’è chi può ragionevolmente pensare positivamente al futuro, qualcun altro suppongo che passerà dei brutti momenti, anche perché sono giunte due persone dall’altra parte dell’oceano del tutto inaspettate e che potrebbero mutare le sorti delle persone coinvolte nella vicenda: sono infatti sbarcati i coniugi Despard, i quali, subito, si sono messi in contatto con il banchiere Pascoe, che li ha ospitati persino a casa sua, in quanto portavano novità importanti per la risoluzione di quanto capitato a Ross. Despard, infatti, con le sue conoscenze al ministero di giustizia è riuscito a venire in possesso di documenti tali da essere in grado di chiarire la posizione di Ross Poldark in maniera definitiva: gli mancano soltanto alcune altre prove per fare la giusta luce e così definire il tutto e, con il consenso del Primo Ministro, potrà procedere a patto che si muova con la cautela e la discrezione necessarie in una vicenda tanto delicata quanto travagliata, essendo coinvolto un giudice che ha come nipote un facoltoso parlamentare.
Nel frattempo, anche la giovane nipote di Lord Falmouth non è rimasta con le mani in mano e ha continuato a frequentare, seppur più saltuariamente, George Warleggan, per cercare di scoprire qualcosa sul coinvolgimento del giudice Cary relativamente all’imputazione di Ross Poldark.
Per quanto concerne invece i due neo sposi, i coniugi Enys, per ora tutto sembra procedere normalmente, anche se la richiesta fatta da Caroline a suo marito, è sempre un pensiero costante che un po’ esacerba il suo animo, anche se non lo mostra apertamente, in attesa, forse, dell’occasione propizia per riprendere l’argomento e affrontarlo con sua moglie in maniera più approfondita.
Ecco quindi che ci ha regalato un’ampia panoramica dei vari movimenti e delle svariate iniziative che hanno come fulcro il nucleo dei Poldark. Ora non resta che attendere che gli accadimenti iniziati facciano il loro corso. Un caro saluto e a risentirci prossimamente, non appena ne avrai la possibilità!

Recensore Master
08/11/24, ore 09:13
Cap. 23:

Bentrovata cara, con questo capitolo che posso definire 'l'inizio del bagliore della luce in fondo al tunnel'. Inutile stare a raccontarti che la parte che ho preferito è stata quella iniziale dove passione, amore, sentimenti e tenerezza raccontano la rinnovata connessione fra Ross e Demelza. Amo i pensieri di Ross su sua moglie e su come un matrimonio avvenuto praticamente per caso sia stata la fortuna della sua vita. E' proprio una scelta alla Ross quella di rimanere a Nampara sfidando il pericolo ma a differenza dei suoi nemici è scaltro ed intelligente e credo che questa si rivelerà una scelta vincente che darà anche modo al suo matrimonio di riprendere fiato dopo tanta sofferenza e lontananza. Inoltre Ross può contare su amici fidati e potenti e ho l'impressione che le pedine sulla scacchiera della sua vita si stiano finalmente muovendo nel modo giusto. Inoltre a livello finanziario Ross e la sua miniera stanno prosperando mentre Charles inizia a pagare i suoi peccati e devo dire che in questo i Warleggan stanno aiutando chiedendogli conto dei soldi del prestito. Godo!
Sono felice di aver letto questo aggiornamento inaspettato, come sempre ti dico BRAVA!

Recensore Master
14/09/24, ore 15:22
Cap. 22:

Ciao Demy, un capitolo decisamente ricco quello che ci hai proposto, nel quale possiamo finalmente assistere al matrimonio di Caroline e Dwight con una festa che avrebbe fatto parlare tutto il circondario, in quanto la sposa non voleva rinunciare a qualcosa di assolutamente speciale per quel giorno e, nonostante le ristrettezze in cui sarebbe stata costretta a vivere, senza gli agi a cui era abituata, aveva valutato che quello sarebbe stato un addio alla sua vecchia vita in grande stile. Niente di sconvolgente ma, comunque, qualcosa che potesse far piacere sia al suo futuro marito sia ai suoi conoscenti, agli amici come alla gente in mezzo alla quale sarebbe andata a vivere. Demelza era stata cooptata affinché potesse aiutarla ad organizzare una cerimonia da ricordare per sempre e la rossa si era dimostrata lieta, attenta e impegnata nel fare in modo che tutto riuscisse come desiderava la sua cara amica anche se, nel mentre, era preoccupata poiché, sfruttando l’occasione del matrimonio, Ross si sarebbe ripresentato e lei temeva fortemente per lui.
Fiona, non invitata alla cerimonia, come anche buona parte dell’aristocrazia della zona, aveva invece invitato George Warleggan con l’intento di saggiare il terreno, cercando di scoprire qualcosa relativamente alla vicenda che coinvolgeva Ross Poldark e più in generale l’intera famiglia Poldark.
George, un po’ stupito, ma lieto di poter far parte di una certa cerchia di amicizie altolocate, ha risposto alle curiosità di Fiona, comprendendo anche che, dalle sue considerazioni, la ragazza sapesse molto più di quanto dava a vedere, pertanto lui doveva essere attento a rispondere a tono ma senza scoprirsi più di tanto. Fiona, dal canto suo, ha valutato di aver saputo abbastanza e che fosse meglio non intestardirsi, poiché George avrebbe potuto mangiare la foglia e capire dove lei volesse andare a parare.
Intanto il giorno del matrimonio è alfine giunto e, mentre tutti si godono i festeggiamenti, chi è un tantino in apprensione è Demelza per la visita di Ross. Brighton ha cercato di tranquillizzarla asserendo che tutto sarebbe andato come avevano predisposto e che, data la confusione della giornata, nessuno si sarebbe accorto della presenza in zona di Ross.
Tornata a casa dalla festa, Demelza non può però essere serena e tranquilla; infatti il suo sonno è agitato poiché sa che Ross stia correndo dei rischi per andare con John a cercare il filone di rame nella miniera.
Meno male che tutto è andato come doveva andare e, al mattino, Ross può fare capolino nella sua Nampara, in quanto Demelza aveva inviato i due coniugi Painter al mercato, in maniera da essere più liberi e poter agire senza occhi e orecchi indiscreti. La visita a casa era mirata per poter finalmente tenere in braccio suo figlio di cui sentiva la necessità e per stare un po’ con sua moglie cercando di riannodare un filo che si era solo aggrovigliato e che andava nuovamente dipanato. Hanno parlato del piccolo e Ross mi è sembrato di vederlo alle prese con quel batuffolino che piangeva forse per la fame o forse per la stanchezza. Ha osservato ogni movimento della moglie, probabilmente per imprimerselo nella mente e portarselo via quando avesse dovuto lasciare la casa. Nel mentre che seguiva la moglie nelle sue faccende sempre svolte stando attenta al bimbo, hanno anche avuto l’opportunità di parlare dei progetti di Ross e, soprattutto, della rivincita che voleva prendersi sullo zio Charles. Demelza teme infatti che suo zio possa ancora tentare qualcosa di male contro suo marito e lo prega di demordere e, magari, allontanarsi addirittura dall’Inghilterra affinché non si creassero nuovi screzi che chissà a cosa avrebbero potuto portare. Ma Ross non ci sta: ha sofferto la lontananza e vorrebbe poter riavere una vita degna di questo nome solo avendo accanto coloro che sono la sua famiglia. E unicamente la vendetta, su chi tanto dolore gli ha causato, può portarlo ad ottenere quanto ha perduto, anche se per certe cose non si può più fare nulla, come per esempio l’aver dovuto stare lontano e non aver potuto seguire e supportare sua moglie durante il periodo della gravidanza. Se per tutto questo tempo non avesse avuto la speranza che si sarebbero ritrovati, forse avrebbe ceduto le armi e si sarebbe lasciato morire. A quelle parole così accorate anche le remore di Demelza cadono e i due si ritrovano l’uno nelle braccia dell’altra, imparando nuovamente cosa volesse dire amare qualcuno.
Mentre i Nostri stanno vivendo il loro momento, anche i novelli coniugi Enys stanno per affrontare un discorso delicato che Dwight mai si sarebbe immaginato di dover ascoltare da sua moglie: Caroline, dopo aver trascorso buona parte della mattinata a letto con il marito, gli chiede di fare tutto il possibile affinché non resti incinta, poiché lei non desidera avere dei figli. Fatto che lo lascia sconcertato, anche perché mai prima di quel momento Caroline gli aveva parlato in maniera così schietta e decisa. La sua speranza è che l’ardore della loro prima notte insieme non abbia già dato qualche frutto, poiché non può immaginare come la moglie prenderebbe la situazione.
Questa presa di posizione da parte di Caroline, soprattutto appena dopo essere convolata a nozze, mi ha lasciata un tantino sorpresa in quanto, conoscendo suo marito, non poteva pensare che lui non volesse formarsi una famiglia con tanto di bambini al seguito: forse il suo è un comportamento egoistico o, magari, rammentando le parole di suo zio, che nel diseredarla, (se non ricordo male) le aveva anche detto che, se entro un determinato lasso di tempo lei avesse avuto un erede, sarebbe tornata in possesso della sua eredità e quindi della sua casa, di Killewarren e, più in generale, del suo modo di vivere, il suo sia un voler dare un taglio netto con la vita che conduceva prima, cercando una diversa affermazione proprio con il suo discusso matrimonio e avendo accanto un uomo come Dwight.
Passaggio, come ci stai abituando, piuttosto nutrito sia di eventi e sia di emozioni.
Ti aspetto, quindi, per il prosieguo anche per effetto di una certa curiosità da te ben stimolata.
Augurandoti un sereno fine settimana, caramente ti saluto. A risentirci presto!

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