Recensioni per
For ever yours, for ever mine
di Demy77

Questa storia ha ottenuto 45 recensioni.
Positive : 45
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
14/09/24, ore 15:22
Cap. 22:

Ciao Demy, un capitolo decisamente ricco quello che ci hai proposto, nel quale possiamo finalmente assistere al matrimonio di Caroline e Dwight con una festa che avrebbe fatto parlare tutto il circondario, in quanto la sposa non voleva rinunciare a qualcosa di assolutamente speciale per quel giorno e, nonostante le ristrettezze in cui sarebbe stata costretta a vivere, senza gli agi a cui era abituata, aveva valutato che quello sarebbe stato un addio alla sua vecchia vita in grande stile. Niente di sconvolgente ma, comunque, qualcosa che potesse far piacere sia al suo futuro marito sia ai suoi conoscenti, agli amici come alla gente in mezzo alla quale sarebbe andata a vivere. Demelza era stata cooptata affinché potesse aiutarla ad organizzare una cerimonia da ricordare per sempre e la rossa si era dimostrata lieta, attenta e impegnata nel fare in modo che tutto riuscisse come desiderava la sua cara amica anche se, nel mentre, era preoccupata poiché, sfruttando l’occasione del matrimonio, Ross si sarebbe ripresentato e lei temeva fortemente per lui.
Fiona, non invitata alla cerimonia, come anche buona parte dell’aristocrazia della zona, aveva invece invitato George Warleggan con l’intento di saggiare il terreno, cercando di scoprire qualcosa relativamente alla vicenda che coinvolgeva Ross Poldark e più in generale l’intera famiglia Poldark.
George, un po’ stupito, ma lieto di poter far parte di una certa cerchia di amicizie altolocate, ha risposto alle curiosità di Fiona, comprendendo anche che, dalle sue considerazioni, la ragazza sapesse molto più di quanto dava a vedere, pertanto lui doveva essere attento a rispondere a tono ma senza scoprirsi più di tanto. Fiona, dal canto suo, ha valutato di aver saputo abbastanza e che fosse meglio non intestardirsi, poiché George avrebbe potuto mangiare la foglia e capire dove lei volesse andare a parare.
Intanto il giorno del matrimonio è alfine giunto e, mentre tutti si godono i festeggiamenti, chi è un tantino in apprensione è Demelza per la visita di Ross. Brighton ha cercato di tranquillizzarla asserendo che tutto sarebbe andato come avevano predisposto e che, data la confusione della giornata, nessuno si sarebbe accorto della presenza in zona di Ross.
Tornata a casa dalla festa, Demelza non può però essere serena e tranquilla; infatti il suo sonno è agitato poiché sa che Ross stia correndo dei rischi per andare con John a cercare il filone di rame nella miniera.
Meno male che tutto è andato come doveva andare e, al mattino, Ross può fare capolino nella sua Nampara, in quanto Demelza aveva inviato i due coniugi Painter al mercato, in maniera da essere più liberi e poter agire senza occhi e orecchi indiscreti. La visita a casa era mirata per poter finalmente tenere in braccio suo figlio di cui sentiva la necessità e per stare un po’ con sua moglie cercando di riannodare un filo che si era solo aggrovigliato e che andava nuovamente dipanato. Hanno parlato del piccolo e Ross mi è sembrato di vederlo alle prese con quel batuffolino che piangeva forse per la fame o forse per la stanchezza. Ha osservato ogni movimento della moglie, probabilmente per imprimerselo nella mente e portarselo via quando avesse dovuto lasciare la casa. Nel mentre che seguiva la moglie nelle sue faccende sempre svolte stando attenta al bimbo, hanno anche avuto l’opportunità di parlare dei progetti di Ross e, soprattutto, della rivincita che voleva prendersi sullo zio Charles. Demelza teme infatti che suo zio possa ancora tentare qualcosa di male contro suo marito e lo prega di demordere e, magari, allontanarsi addirittura dall’Inghilterra affinché non si creassero nuovi screzi che chissà a cosa avrebbero potuto portare. Ma Ross non ci sta: ha sofferto la lontananza e vorrebbe poter riavere una vita degna di questo nome solo avendo accanto coloro che sono la sua famiglia. E unicamente la vendetta, su chi tanto dolore gli ha causato, può portarlo ad ottenere quanto ha perduto, anche se per certe cose non si può più fare nulla, come per esempio l’aver dovuto stare lontano e non aver potuto seguire e supportare sua moglie durante il periodo della gravidanza. Se per tutto questo tempo non avesse avuto la speranza che si sarebbero ritrovati, forse avrebbe ceduto le armi e si sarebbe lasciato morire. A quelle parole così accorate anche le remore di Demelza cadono e i due si ritrovano l’uno nelle braccia dell’altra, imparando nuovamente cosa volesse dire amare qualcuno.
Mentre i Nostri stanno vivendo il loro momento, anche i novelli coniugi Enys stanno per affrontare un discorso delicato che Dwight mai si sarebbe immaginato di dover ascoltare da sua moglie: Caroline, dopo aver trascorso buona parte della mattinata a letto con il marito, gli chiede di fare tutto il possibile affinché non resti incinta, poiché lei non desidera avere dei figli. Fatto che lo lascia sconcertato, anche perché mai prima di quel momento Caroline gli aveva parlato in maniera così schietta e decisa. La sua speranza è che l’ardore della loro prima notte insieme non abbia già dato qualche frutto, poiché non può immaginare come la moglie prenderebbe la situazione.
Questa presa di posizione da parte di Caroline, soprattutto appena dopo essere convolata a nozze, mi ha lasciata un tantino sorpresa in quanto, conoscendo suo marito, non poteva pensare che lui non volesse formarsi una famiglia con tanto di bambini al seguito: forse il suo è un comportamento egoistico o, magari, rammentando le parole di suo zio, che nel diseredarla, (se non ricordo male) le aveva anche detto che, se entro un determinato lasso di tempo lei avesse avuto un erede, sarebbe tornata in possesso della sua eredità e quindi della sua casa, di Killewarren e, più in generale, del suo modo di vivere, il suo sia un voler dare un taglio netto con la vita che conduceva prima, cercando una diversa affermazione proprio con il suo discusso matrimonio e avendo accanto un uomo come Dwight.
Passaggio, come ci stai abituando, piuttosto nutrito sia di eventi e sia di emozioni.
Ti aspetto, quindi, per il prosieguo anche per effetto di una certa curiosità da te ben stimolata.
Augurandoti un sereno fine settimana, caramente ti saluto. A risentirci presto!

Recensore Master
13/09/24, ore 22:25
Cap. 22:

Questo è il capitolo dell'amore dove non esiste altro che il trionfo di questo sentimento. Amore, che dopo tante vicissitudini, unisce Caroline e Dwight e che dopo una epopea infernale, anche se al momento solo in modo intimo, rimette insieme ed uniti Ross e Demelza.
Il matrimonio è ben descritto, mi pareva di vederlo questo banchetto sontuoso nello splendido scenario delle scogliere e della brughiera corniche anche se un pó mi ha stupito la chiusura totale a una gravidanza di Caroline, soprattutto perché esternata solo dopo le nozze (non lo trovo un comportamento molto coerente e corretto nei confronti di Dwight e spero che Dem sappia aiutarla a far chiarezza sui suoi veri desideri).
Ross riabbraccia suo figlio ed era divertente immaginarlo mentre si barcamena in modo impacciato con un neonato (soprattutto immaginarlo con le fattezze di bello e dannato di Aidan). Ma poi amore e passione non possono che esplodere anche con Demelza, troppo a lungo lontana e tanto desiderata. La logica nulla puoʻ davanti ai sentimenti che uniscono questi due e la stessa Demelza non puó che piegarsi al suo cuore. E che il resto del mondo che cospira contro di loro vada per qualche ora al diavolo! Sono d'accordo con Ross, separati non è vita!
Aspettavo molto questo capitolo e non hai tradito le attese, molto bello! Curiosa del proseguio, ti faccio i complimenti e ti saluto a presto!

Recensore Master
21/08/24, ore 10:31
Cap. 21:

Ben tornata dalle vacanze, cara Demy, durante le quali vedo che hai affinato la tua capacità di creare intrighi, ingarbugliare, aggrovigliare la matassa per poi poter tornare a dipanarla.
Tanti sono i fatti accaduti in questo capitolo e, tutti indistintamente, riconducono a Ross e Demelza.
Fortunatamente entrambi hanno dalla loro parte una schiera di amici che si sta prodigando in funzione del loro futuro, con la speranza, non tanto recondita, che presto possano tornare a vivere insieme e condividere quella vita che, fino a questo momento, ha riservato loro non poche sofferenze.
Demelza è tornata a Nampara e Ross, con puntiglio e lungimiranza, ha fatto in modo di potersi tenere al corrente delle vicende che la riguardavano, tramite le persone che con lui sono fuggite dalla prigionia e che sono diventate essenziali per il piano che sta mettendo in piedi.
Brighton è il giovane uomo che mantiene i contatti fra Demelza e Ross, avendo affittato uno dei cottage di sua proprietà; passa presso la tenuta per pagare l’affitto e qualche volta semplicemente per salutare, alimentando i pettegolezzi di coloro che vivono nelle vicinanze.
John, invece, ha preso casa a Sawle ed ha iniziato le pratiche per l’acquisto della Wheal Leisure dove, a breve, verrà trovato il famoso filone di rame che potrebbe regalare a Ross il riscatto sullo zio Charles.
Charles che continua a non passarsela bene, con il malcontento dei suoi minatori che monta sempre più, tanto che alcuni di loro hanno chiesto se la Leisure avesse necessità di lavoranti, visto che il vecchio padrone aveva difficoltà nel pagare i salari.
Fiona, intanto, non demorde dai suoi propositi matrimoniali, ma è Francis l’ostacolo che oppone più resistenza: ora poi che le difficoltà finanziarie si sono fatte più pressanti è lontano anni luce dal voler assecondare i propositi della giovane, la quale non se ne sta con le mani in mano e parla delle sue perplessità circa il vecchio Poldark, con un occhio a mantenere opportune distanze fra loro, nonché su tutta la vicenda che riguarda il Capitano Poldark, con suo zio che la adora e adora di lei l’ intelligenza e la curiosità, tanto che fosse nata maschio sarebbe stata il suo perfetto erede. Forse, tramite i suoi agganci, potrebbe venire al corrente di qualcosa in più che metta in luce le tante ombre che gravano sull’intera situazione, a cominciare dal processo con conseguente condanna. Fiona ha persino avanzato l’idea, per saperne qualcosa in più, di lasciarsi corteggiare dal giovane Warleggan, nipote di quel giudice che era intervenuto nel processo e che lo zio, al tempo, aveva seguito solo per sommi capi.
Nel frattempo il meccanismo messo in moto dl colonnello Despard sembra dare i suoi primi frutti tanto che, quando riceve un resoconto piuttosto chiarificatore, lui e sua moglie decidono di partire per l’Inghilterra e discuterne personalmente con Pascoe, che è colui con il quale tengono i contatti, sperando di essere in grado di mettere la parola fine a qualcosa che neanche avrebbe dovuto iniziare, avendo a disposizione una documentazione rilevante su tutta la macchinazione ordita ai danni di Ross.
Ma in Cornovaglia c’è anche qualcun altro che si è dato da fare per riunire i vari pezzi del puzzle ed è il cancelliere Grint, che ha scoperto molto e vuole da queste scoperte poter ottenere un buon tornaconto, parlando con chi di dovere, magari senza esporsi troppo, ma per far comprendere che lui sapeva.
Warleggan lo riceve e comprende subito che sia a conoscenza di troppe cose e, parlandone con Charles Poldark, purtroppo il destino del cancelliere appare segnato: infatti quest’ultimo ottiene la ricompensa sperata ma non ha la possibilità di goderne, in quanto viene trovato trucidato lungo la strada che avrebbe dovuto ricondurlo a casa dalla vecchia madre con la quale viveva. Un fatto di sangue che fa parlare tutto il circondario.
Ma nel mentre altro si sta muovendo: Caroline e Dwight sarebbero convolati a nozze e i due sposi sarebbero andati a vivere proprio nel cottage preso in affitto dal medico.
Ross, che era tornato alle Isole Scilly, per non mettere in difficoltà Zira, che già tanto lo aveva supportato, viveva la sua lontananza dalla famiglia, avendo trovato rifugio nelle grotte e negli anfratti che conosceva tanto bene, con l’unica compagnia di un cagnolino, Garrick, che aveva anche addestrato a fare buona guardia nel malaugurato caso qualcuno si fosse avvicinato eccessivamente al suo nascondiglio.
Persino i suoi compagni di avventura avevano compreso quanto difficoltoso e doloroso fosse il distacco, anche se era stato concordato con la stessa Demelza, dal resto della famiglia per Ross, che amava moltissimo sua moglie e non vedeva l’ora di poter vedere crescere suo figlio.
Ma le difficoltà non si presentano mai da sole e ad aggiungersi al tutto ora vi è anche l’impossibilità da parte di John di trovare il luogo preciso dove è situato il filone di rame per far cominciare i lavori di scavo dai minatori, al fine di poter rientrare delle tante spese sostenute sia per l’acquisto della miniera sia per i salari dei dipendenti.
L’occasione fortuita per Ross potrebbe essere proprio il matrimonio di Dwight e Caroline che catalizzerà parte dell’attenzione in quella giornata lasciando l’opportunità a Ross di potersi allontanare dal suo rifugio per recarsi con John e Brighton alla miniera.
In attesa degli ulteriori sviluppi, portati dal concerto di situazioni ed eventi che si concateneranno l’uno l’altro, e che sicuramente saranno interessanti, non mi resta che augurarti un buon proseguimento e ringraziarti per la compagnia che mi fa questo intrigo che hai congeniato fin nei minimi dettagli.
Un caro saluto.

Recensore Master
20/08/24, ore 18:31
Cap. 21:

Come avevi anticipato, ci troviamo davanti a un capitolo corale di transizione dove si muovono mille ingranaggi e persone che in un modo o nell'altro interagiscono coi Romelza. Sia Ross che Demelza sono fortunati in fatto di amicizie e sono circondati da persone fidate che li aiutano in mille modi e soprattutto che vogliono loro un mo do di bene e vogliono vederli felici. Scaltro il modo di tenersi in contatto tramite il fidato Brighton che con le sue parole riesce ad aprire un grandissimo spiraglio nel muro di Demelza dandole tanto su cui riflettere (nonché un prezioso regalo simbolo di tanti sentimenti). Ross ama Demelza, le è fedele e in questo è simile al Ross dei libri che non prova soddisfazione dal vuoto "esercizio fisico" fra le lenzuola ma vuole cuore e mente della sua donna mentre fa l'amore con lei.
Adoro comunque la scelta del cane. E così Garrick quì diventa il cane di Ross, bella variante.
I Warleggan e zio Charles devono finire male e secondo me i Boscawen e Ned Despard hanno abbastanza potere per schiacciarli e non esserne schiacciati come è successo al piccolo "pesciolino" Grint che ha giocato troppo vicino al fioco ed ha finito per bruciarsi.
Non vedo l'ora del prossimo capitolo, di vedere Ross riabbracciare il suo bambino ma soprattutto di leggere del suo reincontro con Demelza. Sto povero uomo non può continuare a vivere da asceta per sempre, no? Eddai Demelza! Fatti contagiare dal clima romantico del matrimonio fra Dwight e Caroline che adoro in questa storia! Nel darti appuntamento al prossimo capitolo, ti comunico che ho scritto tantissimo il mio e sono ad ottimo punto. Quindi a presto, con le rispettive storie! Brava come sempre, ottimo lavoro!

Recensore Master
04/08/24, ore 15:16
Cap. 20:

Ciao Demy,
sono rimasta, insieme agli altri lettori, con il fiato sospeso, curiosa di sapere quale evoluzione potesse avere avuto la sparatoria di cui era rimasta vittima Demelza alla fine del precedente capitolo.
Fortunatamente, non sono stati colpiti organi vitali e Dwight, intervenuto prontamente, è riuscito a curare Demelza e permetterle di riposare e riprendersi in casa di Fiona.
Apprezzo sempre più il carattere di questa giovane, la quale ragiona con la sua testa e non si fa prevaricare dal sentito dire o dall’agire altrui: è però certa di volere essere messa a conoscenza di ciò che accade in casa sua per, eventualmente, porre rimedio a situazioni che potrebbero diventare problematiche.
In questo caso, è una fortuna, appunto, che Demelza non abbia riportato danni gravi, ma Fiona è rimasta sconcertata sia dal comportamento di Ross, quanto di Francis a cui tiene particolarmente. Ancora cerca di comprendere se l’atteggiamento di Francis sia solo dovuto ad un’ossessione nei confronti della cognata o ci sia veramente altro, soprattutto in funzione del fatto che lei ambirebbe poter sposare Francis e condividere la vita con lui, ma le cose fra tutti loro devono essere chiare, poiché ciò che Fiona cerca in un uomo è il poter essere amata per come è e non perché ha un nome prestigioso e un considerevole patrimonio. Osservando Ross e Demelza le è subito saltato all’occhio quanto sia forte e profondo il sentimento che lega quelle due anime e, se solo Francis mettesse una pietra sopra all’astio che cova nei confronti del cugino, forse, potrebbe esserci una possibilità di felicità per ognuno di loro.
Ross è rimasto sconvolto per il ferimento della sua Demelza e, a forza, ha dovuto allontanarsi da lei, maledicendo ancora il cugino per tutto quanto ancora avrebbero dovuto patire lui e sua moglie. Ma il suo amore per lei è infinitamente grande e sopra ogni cosa pone il benessere di lei e del piccolo Jeremy. Esorta, pertanto, Dwight di riferirle un messaggio con il quale, a malincuore, si allontana da lei temporaneamente e di usare, contestualmente, le sue sostanze per lei e quel figlio che ancora non può stringere fra le braccia. Sarebbe tornato alle isole Scilly dove nessuno lo conosceva e nessuno lo avrebbe cercato, per fare in modo che il tempo, e magari il piano che aveva in mente, facessero il loro corso.
Si spera che Francis, come suggerito da Fiona, possa mantenere il riserbo più completo su quanto accaduto a casa sua e, soprattutto, sul fatto che Ross sia vivo, non parlandone nemmeno con il vecchio Poldark, anche se penso che qualcosa scapperà detto a Francis, in quanto è suo figlio e non vorrà vedere il padre con le mani legate quando Ross ricomparirà per mettere definitivamente le cose in chiaro.
Mentre in Inghilterra accade tutto questo scompiglio, al di là dell’oceano il meccanismo messo in moto dal Colonnello Despard su richiesta della moglie Kitty, sta prendendo corpo e non potrà essere fermato, anche se il dispaccio ricevuto dal colonnello lo fa ricredere sull’innocenza di Ross, il quale, forse, con i suoi profondi occhi scuri e un racconto strappa lacrime, aveva incantato sua moglie ma non certo lui.
I funzionari incaricati del Ministero della Giustizia stanno procedendo ad esaminare alcune delle sentenze della corte di Truro e qualcosa di irregolare pare stia emergendo: il cancelliere, che è colui che in ultima analisi trascrive gli atti, infatti, non rammenta sia stata emanata nel passato recente una sentenza ai lavori forzati e, facendo riferimento proprio al processo condotto contro Ross Poldark, sembra addirittura che i documenti siano stati contraffatti modificando una sentenza di quattro anni di prigionia con la detenzione ai lavori forzati oltre oceano in una colonia. Rammenta inoltre uno strano atteggiamento dell’allora giudice Warleggan, preposto a decidere proprio su quel caso durante tutto il processo. Resta pertanto da domandarsi chi avrebbe potuto avere la possibilità di fare una cosa tanto grave come falsificare una condanna e soprattutto il perché: ma se fosse stato in grado di risalire alla fonte probabilmente avrebbe potuto estorcerle del denaro che sarebbe servito per pagare il suo silenzio.
Le cose per i nostri coniugi non possono mai essere troppo lineari: loro due la gioia del vivere insieme e felici è un qualcosa che devono sempre conquistarsi passando in mezzo a varie vicissitudini e, in questo tuo racconto, un po’ come nella storia di Graham, ne abbiano un esplicativo esempio.
Augurandoti un buon proseguimento di vacanza che favorisce il tuo estro creativo ti saluto caramente!

Recensore Master
03/08/24, ore 17:52
Cap. 20:

Per prima cosa, grazie per questo aggiornamento velocissimo (anche se dovuto a cause indipendenti dalla tua volontà che spero in rapida soluzione), ero davvero in ansia di scoprire come sarebbe proseguita la storia dopo il traumatico finale dello scorso capitolo. Ovviamente ho tirato un sospiro di sollievo per Demelza, per fortuna non ha riportato conseguenze gravi anche se la condotta di Francis rimane gravissima e lui in questo capitolo si dimostra ottuso e cieco, incapace di guardare la realtà, cosa che se facesse, gli donerebbe serenità e nuovi scopi nella vita.
Fiona è un bel personaggio, intelligente, ferma, decisa, in pratica tutto ciò che Francis non è. Lui con lei potrebbe aprire di molto la mente e i suoi orizzonti di vita.
Mi spiace che Ross se ne sia andato (con le buonee pure le cattive), ovviamente vederlo al capezzale di Demelza sarebbe stato bellissimo ma ovviamente questo non è possibile anche se fa tenerezza che pensi di rappresentare un pericolo per sua moglie e suo figlio. E quindi i Romelza sono ancora divisi, speriamo non troppo a lungo, hanno sofferto fin troppo e non per colpa loro. Speriamo che Francis non faccia lo stupido andando a parlare a vanvera col padre che, ancora in circolazione, rappresenta un grave rischio. La speranza risiede lontano, nei Caraibi, dove la sorte di Ross potrebbe trovare finalmente gli aiuti sperati. Qualcunosa o qualcuno iniziano a muoversi, chissà...
Ancora grazie per questo aggiornamento-lampo graditissimo. Augurandoti un felice proseguimento delle tue vacanze (le mie terminano domani), ti do appuntamento a prestissimo! Brava!

Recensore Master
27/07/24, ore 20:50
Cap. 19:

Ciao Demy,
la calma e lo svago della vacanza non ti fanno perdere la voglia di ingarbugliare sempre più la trama del tuo racconto, proprio come accade in questo coinvolgente capitolo che ci hai regalato e che riserva parecchi colpi di scena.
Sia Demelza sia Ross hanno una schiera di amici che si prodigano, ognuno a seconda delle proprie possibilità e come nella storia originaria, per loro, al fine di fare in modo che la giustizia emerga e le vicende possano seguire un loro corso più naturale.
Demelza, meno male, ha accanto a sé Caroline, una donna che tenta di rimetterla in riga: nonostante la sua maternità, Dem è ancora parecchio confusa, non sa bene quale sarà il suo futuro e sta pensando sia agli eventi che le sono occorsi così come alle tante parole che ha sentito e che le rimbombano nella testa, acuendo il suo senso di straniamento. Ad incrementare la dose ora c’è anche la visita del banchiere Pascoe, grande amico di Ross, che nessuna delle due donne sa perché voglia incontrarle. Forse ha trovato un acquirente per Nampara, ma al di là di questa ipotesi c’è il nulla totale. Non resta quindi che attendere ciò che avrà da dire, e la sua esposizione non può che lasciare Demelza ancora più basita di prima della sua visita. Ross è vivo e lei non sa bene cosa senta il suo cuore, quali siano ancora i sentimenti che prova nei suoi confronti. Come prima reazione c’è quasi una sorta di rifiuto che si sostituisce alla gioia che avrebbe dovuto provare, poiché significava che le loro traversie stavano per avere un termine. Invece, Dem vede il ritorno di Ross quasi come un ostacolo che la pone maggiormente in difficoltà per le scelte che deve compiere e ponderare, non tanto pensando al suo benessere personale quanto a quello di suo figlio. Pascoe e Caroline, di fronte al diniego di Demelza di incontrare e confrontarsi con suo marito, non possono che rimanere allibiti e un tantino addolorati per l’imprevista evoluzione della situazione che entrambi speravano avrebbe portato luce dove fino a quel momento c’erano state ombre che si erano addensate sulla coppia di sposi.
Demelza non vede altra via d’uscita che fuggire, proprio per non incontrare Ross che, sicuramente, con la forza di carattere e la sua personalità, l’avrebbe convinta a modificare i suoi pensieri e a tornare insieme. E in questa fuga viene a taglio proprio la recente conoscenza con Fiona Armitage, che mette a disposizione la sua casa, affinché Demelza possa cercare nella calma di ritrovare se stessa e la giusta voglia di vivere.
Ross, intanto, non vede l’ora di poter riabbracciare sua moglie, ma è impaziente soprattutto di conoscere il suo bambino nato da poco. Ciò che gli viene consigliato da Dwight e Pascoe è di pazientare poiché, forse, il momento scelto per l’incontro non è dei più opportuni, proprio perché Demelza si trova in uno stato emotivo particolare, però, nonostante quello che sembrerebbe un intoppo, Ross non recede dai suoi propositi e, come ormai abbiamo imparato a conoscerlo, si organizza in ogni maniera possibile per scovare il luogo dove Demelza si sia rifugiata, anche per mezzo degli uomini che lo hanno accompagnato e lo stanno assistendo in quello che doveva essere un normale e atteso ricongiungimento e che invece sta presentandosi più complicato del previsto.
Ross, impavido come solo lui sa essere, si introduce con un escamotage nella abitazione di Fiona e riesce ad avere un abboccamento con sua moglie che, sulle prime, resta letteralmente scioccata di trovarselo davanti. Demelza è frenata dalla paura e dal dolore di riprovare tutta la sofferenza che, anche alcune sue azioni, hanno cagionato a coloro cui voleva bene: non è pronta per affrontarle, non avendo quella forza d’animo che Ross aveva sempre riscontrato in lei. Teme che il futuro insieme a suo marito possa nuovamente essere motivo di problemi per tutti, ma principalmente per il bambino appena nato che dovrebbe vivere sereno.
Se da un lato si può comprendere la sua titubanza, dall’altro il grande amore che li aveva uniti, e che ancora li unisce, dovrebbe deporre a loro favore, poiché solo insieme possono cercare di contrastare tutti coloro che gli hanno fatto del male.
Come Ross è riuscito a scoprire il luogo dove si trovava sua moglie, non mettendo alle strette Caroline, nella casa della quale si era intrufolato, ma leggendo tra le righe delle parole che si erano scambiati, anche ora con lei è stato in grado di farla capitolare ottenendo un ulteriore incontro per parlarsi un po’ più apertamente e, con la calma dovuta, chiarirsi, poiché è impossibile per lui accettare supinamente l’atteggiamento di Demelza.
Ma è proprio durante questo secondo incontro che accade qualcosa che mi ha lasciato veramente spiazzata: Francis si era presentato a casa di Fiona in giornata, e ora, cercando Demelza in giardino, si trova di fronte suo cugino, il quale non si nasconde ma lo affronta sentendo con quali parole colme di odio e rabbia Francis inveisca ancora una volta contro di lui. La situazione rischia di diventare sempre più tesa, anche perché Francis è armato e, preso dalla foga del momento e dalla colluttazione scaturita fra lui e Ross, gli punta la pistola contro e fa esplodere un colpo che, malauguratamente, colpisce Demelza, subito soccorsa da suo marito, che nel sollevarla nota il sangue sulle sue mani, e da Dwight intervenuto immediatamente dopo aver udito lo sparo.
Se Francis, in precedenza, era potuto apparire cambiato e con la volontà di rimettere davvero a posto le cose, con questa azione scellerata ha annullato ogni più piccolo passo che aveva fatto nella direzione giusta.
Ancora una volta hai creato ad arte un clima di suspense... Buona vacanze e un caro saluto!

Recensore Master
27/07/24, ore 09:46
Cap. 19:

Appena giunta in spiaggia, come promesso, non potevo che mettermi a leggere. E che lettura! Ho davvero adorato questo capitolo, non ce n'è, quando Ross e Demelza sono insieme al centro della scena, tutto diventa ancor più magico.
Ho trovato una Demelza davvero spersa, disorientata, confusa, che naviga senza appigli col rischio di prendere decisioni sbagliate. Non che non comprenda le sue ragioni per tenere Ross lontano ma non le condivido. Lui la ama, non ha fatto nulla di male e adora lei e suo figlio e ha diritto di voler stare con loro. Ho amato l'intraprendenza di Ross, la sua testardaggine che però stavolta ha solide ragioni di essere ed affronta pericoli che deve affrontare e non può evitare. Ho amato come dichiara a Demelza il suo amore disperato, come la costringa a riaprire il suo cuore e a non soffocare i suoi sentimenti. Ho particolarmente apprezzato come gestisci il personaggio di Caroline, secondo me perfettamente in linea con il personaggio pungente, leale e sinceramente amico creato da Graahm. Stesso discorso per Dwight.
Ovviamente il finale è malefico, non poteva che essere così dopo un capitolo tanto coinvolgente. Ritiro ogni cosa buona detta su Francis lo scorso capitolo, è un idiota! Finire la lettura con Demelza colpita da una pallottola in un lago di sangue mi da un quel non so che di attesa snervante al prossimo capitolo, accidenti a te!😛 Ma mi auguro che questo possa riavvicinarla a Ross, farle aprire il suo cuore e dia a lui la possibilità di dimostrarle, prendendosi cura di lei, tutto il suo amore.
Un capitolo eccellente, adoro tutto! E spero che la tua pausa non sarà lunghissima! Brava e buone vacanze!

Recensore Master
23/07/24, ore 18:00
Cap. 18:

Cara Demy, ti pensavo già in vacanza e, invece, ti ritrovo con questo nuovo passaggio, decisamente corposo, che rende ricca la panoramica sugli avvenimenti che stanno coinvolgendo tutti i vari personaggi.
Continua a piacermi il personaggio di Fiona, donna che, forse, non ha solo l’obiettivo di sposare Francis, ma gli vuole bene veramente, tanto che si ingegna per fare in modo che lui possa trovare quella serenità d’animo che permetterebbe ad entrambi di approfondire questo loro rapporto che è ancora in nuce.
Ha effettivamente dell’inventiva per scovare dove possa essersi rifugiata Demelza, con l’intenzione di confrontarsi magari con lei per poi, una volta avvertito il sentire della donna, comunicare a Francis dove si trovi favorendo un colloquio fra loro, teso a voler sotterrare l’ipotetica ascia di guerra e, cosa che preme a Fiona, comprendere se Francis sia davvero innamorato della cognata.
E quando finalmente l’incontro avviene, Francis si dimostra gentile e premuroso, tenendo conto delle difficoltà in cui si sta dibattendo Demelza, sola e in procinto di partorire, senza avere l’ausilio di persone che le vogliono bene, al di fuori delle monache del convento. Si offre di farsi carico di tutto quanto possa occorrerle, cosa che però confonde ulteriormente Demelza, confusa già di suo.
Già, perché la nostra rossa ancora non sa bene quale sarà il suo futuro prossimo, una volta nato il figlio che attende da Ross. Ha comunque nella mente le parole di Caroline che rimbalzano e la destabilizzano ancora di più di quanto già non sia.
Caroline, con una perentoria lettera, ha invitato Dwight a raggiungerla in quel di Londra, al fine di potersi confrontare con lui, sia in merito a tutto ciò che riguarda Demelza, sia per la loro situazione personale rimasta temporaneamente in stand by. Caroline non è stata abituata a doversi assoggettare alle decisioni e ai tempi altrui; ha sempre deciso di sua sponte come meglio le aggradava e ora un po’ si sente con le mani legate. Ma per aiutare un’amica come Demelza è disposta a questa attesa, poiché la questione è importante.
Alla fine, Demelza decide di accettare la proposta di Caroline e di stabilirsi a casa sua per avere il bambino mentre, nel frattempo, prenderà la decisione migliore per lei e suo figlio. Bimbo che nasce e che viene accudito teneramente dalla madre, la quale sembra essere tornata alla vita, dato che ora il suo scopo primario è quel bambino che tanto le rammenta suo marito di cui niente ha più saputo.
Ma il nostro capitano sta facendo l’impossibile per poter riabbracciare quanto prima la moglie, e sta muovendosi in concerto con gli uomini che lo hanno seguito nella fuga per fare in modo di organizzare al meglio quella che sarà la sua vendetta su chi tanto male ha arrecato a lui e alle persone che ama.
Meno male che Ross può contare ancora, nonostante tutto quello che è accaduto e che lo ha riguardato, su persone a lui fedeli, prime fra tutte il banchiere Pascoe, il quale saputo da uno degli uomini di Ross che è vivo e sta apprestandosi a tornare, vorrebbe poterlo incontrare, informare e riabbracciare.
Ma le cose da sistemare, prima che Rossa possa nuovamente fare il suo ingresso nella sua città, sono ancora molte, poiché tutto deve essere sistemato a puntino, soprattutto per le azioni che ha in mente di mettere in campo per assestare un colpo allo zio Charles, colpevole del misfatto di essersi voluto sbarazzare di lui nella maniera più ignobile. Ma se i suoi progetti andranno in porto come auspica, lo zio dovrà soffrire, e non poco, poiché verrà toccato in ciò che ha di più caro: il suo denaro e la sua posizione nella società.
Lo zio infatti non sta navigando in acque tranquille: il denaro scarseggia e le sue miniere stanno esaurendo a vista d’occhio il prezioso materiale che vi si estrae. In più, i suoi minatori sono sul piede di guerra, poiché da troppo tempo attendono i salari a loro spettanti. Charles ha anche provato a chiedere aiuto alla banca Warleggan, ma ricevuto un diniego ha rivolto le sue richieste al presunto amico magistrato Cary, il quale però, in questo preciso momento, non lo può supportare, essendo in corso una verifica degli atti giudiziari emessi in un determinato lasso di tempo e direttamente richiesti dalla corte londinese.
Ciò che potrebbe favorire Charles sarebbe il matrimonio tra Francis e Fiona, la nipote di Lord Falmouth e quindi, per sistemare le tante troppe questioni che lo vedono coinvolto, dovrà puntare, ora più che mai, sul figlio Francis, essendo disposto ad immolarlo sull’altare della sua tranquillità finanziaria e non.
Bisogna vedere come Francis potrà agire, ora che Fiona un po’ gli ha aperto gli occhi ed ha avuto un incontro con Demelza, alla quale aveva anche chiesto che sarebbe stato lieto di sposarla, poiché se si trovava in una sfavorevole condizione un po’ era anche colpa sua.
Speriamo che Demelza non rivaluti la proposta del cognato e che, quanto prima, possa essere messa a conoscenza che suo marito è vivo e sta tornando da lei, la donna che non ha mai smesso di amare e nei confronti della quale non avrebbe mai fatto volontariamente qualcosa che avesse potuto farla soffrire.
Davvero un bel capitolo corale, come ha scritto anche Lady Lina, che ha visto avvicendarsi ogni personaggio favorendo la messa in luce del carattere di ognuno per la parte che gli competeva.
Ora la situazione è, come si suol dire, in divenire, e con sempre tanta carne al fuoco, è proprio il caso di dirlo, ma per saperne di più occorre attendere il tuo prossimo aggiornamento che, sicuramente, darà concretezza a quanto è stato accennato.
Augurandoti un buon proseguimento della tua estate ti saluto caramente. A presto!

Recensore Master
23/07/24, ore 12:31
Cap. 18:

Che capitolo intenso e pieno di eventi! Ma soprattutto, un capitolo corale dove ognuno dei personaggi, a modo suo, ne è protagonista: Fiona, saggia e scaltra che sblocca la vita di Francis, un Francis migliore di come era sembrato e decisamente diverso dal padre che accoglie Demelza con affetto e mille attenzioni, una Demelza travolta e stravolta dagli eventi che non sa cosa fare e confusa affronta il parto, la maternità e scelte difficili per cui non è pronta, Dwight e Caroline amici più unici che rari e Ross, un Ross combattivo che lotta per tornare a casa dalla donna che ama non immaginando quanto forse potrà trovarla cambiata. E poi i cattivi, zio Charles in primis, che, mi auguro, paghi male e quanto prima la sua cattiveria . In tutto questo c'è un bimbo, Jeremy, che per adesso non ha un papà e ha una madre smarrita in se stessa che lo ama ma non ha ancora scelto cosa fare con se stessa e con lui e mi auguro che l'arrivo di Ross le dia la scossa di cui ha bisogno. Mi fa un pò venire un brividino il pensiero di sposarsi eventualmente con Francis, ecco, spero non prosegua su questa strada. Dem, fa la brava!!!
Un ottimo lavoro, complimenti. Ovviamente oa si aspetta il prossimo capitolo che, da tuoi graditi spoiler, sarà "tanta roba". Grazie per l'aggiornamento e a presto!

Recensore Master
11/07/24, ore 13:09
Cap. 17:

Innanzitutto ti ringrazio per questo graditissimo regalo di compleanno che mi ha fatto davvero piacere ricevere. Mi scuso per il ritardo a commentare ma son stati due giorni abbastanza caotici fra i festeggiamenti miei e quelli coi miei nipotini che son nati a luglio come me.
Tornando al capitolo, ho apprezzato la prima parte che mescola sapientemente la vita di miniera assieme all'avventura, molto tipica anche del romanzo originale dove spesso Ross si è trovato a fronteggiare pericoli alla Grace piuttosto che alla Leisure e quindi, se non sapessi che tutto si svolge ai caldo dei Caraibi, mi immaginavo la scena all'ombra di Nampara. L'incidente ha dato a Ross la possibilità di scappare senza l'aiuto dei Despard e il suo ingegno lo sta riportando in Inghilterra con persone come John che sono amici fidati al pari di Zachy e co anche se credo che i Despard saranno fondamentali poi in futuro per far cadere ogni accusa contro di lui.
In Inghilterra Francis, orbo come un gufo, non si accorge che attraverso Fiona la vita potrebbe tornare a sorridergli e per lui, spero che un giorno arriverà il risveglio dal torpore e dalla insana voglia di vendetta e possesso di Demelza che lo assale. Fiona è un bel personaggio, intelligente e capace di leggere dentro alle persone e per Francis sarebbe un grande miglioramento dopo il matrimonio con Elizabeth.
Caroline, che mi spiace sapere lontana da Dwight, dice e fa cose giuste che costringono Demelza a riflettere circa le folli (secondo me lo sono) decisioni che sta prendendo a discapito del suo bambino e spero possa convincerla a non separarsi da lui. Caroline con Demelza saranno un duo assolutamente centrale anche nella mia fanfiction e quindi mi è di grande ispirazione leggere di come gli altri raccontino il loro rapporto.
Ringraziandoti di nuovo per il gradito regalo, ti do appuntamento a presto facendoti i consueti complimenti per la fantasia e l'inventiva della tua opera. Buon pomeriggio!

Recensore Master
11/07/24, ore 09:07
Cap. 17:

Ben ritrovata cara Demy con questo nuovo capitolo che, come ormai ci hai abituati, riserva sempre qualche colpo di scena.
Di una cosa sono certa: con questa tua storia non ci si annoia mai, in quanto è un continuo alternarsi di vicende che coinvolgono più che mai il lettore, il quale ne risulta rapito, anche grazie alla tua narrazione parimenti coinvolgente e alla tua grande capacità di trasformare le situazioni in immagini che nitidamente possono essere visualizzate.
Tre sono i momenti clou di questo passaggio.
Ritroviamo Ross che, nella colonia penale mentre sta scontando la sua detenzione, nel frattempo si è anche fatto degli amici fra i detenuti. Continua il suo lavoro nelle miniere ed è qui che risiede il primo colpo di scena: proprio mentre erano intenti a disporre alcune cariche di esplosivo per far emergere ulteriori vene di minerale, ecco che si profila, non senza rischi, l’occasione per fuggire dalla colonia. Ross, pur nella concitazione dell’esplosione, che aveva causato la morte di alcuni suoi compagni di lavoro, non si lascia prendere in contropiede e, con la prontezza d’azione e di inventiva che è una delle caratteristiche che lo fanno apparire così affascinante e volitivo, organizza il gruppo dei sopravvissuti in modo che possano fuggire prima che qualcuno dia l’allarme e giungano le guardie dal presidio. L’unico escamotage è tuffarsi in mare, attendere nascosti pazientemente il trascorrere della notte e sperare che qualche nave passi da quelle parti e possano essere imbarcati come naufraghi di una qualche goletta andata distrutta da una delle tante tempeste verificatesi nella zona. Cosa che provvidenzialmente accade e Ross e compagni, facendosi passare per commercianti, ottengono un passaggio dal capitano della nave che, dopo aver fatto il suo carico, sta tornando proprio in Inghilterra, chiedendo però loro di rendersi utili durante la navigazione come meglio possono in base alle caratteristiche di ognuno che Ross ha prontamente fornito su ognuno di loro.
Nel frattempo Kitty Despard, dopo essere tornata a casa insieme a Seydou, aveva parlato compiutamente a suo marito della incredibile situazione di Ross, detenuto compagno di Seydou, fino a convincerlo a muoversi per poterlo aiutare, anche utilizzando le sue conoscenze in alto loco: l’importante è venir, infatti, in possesso delle carte del processo sommario a cui era stato sottoposto e scoprire chi davvero avesse mosso i fili affinché la vicenda prendesse una determinata direzione al fine di concludersi come sappiamo. Intanto Kitty si era premurata di scrivere a Demelza per metterla al corrente che suo marito fosse vivo e che stava cercando il modo per poterla presto riabbracciare. Peccato che la lettera inviata da Kitty non avrebbe mai raggiunto Demelza, la quale si trovava ancora in convento ed era ormai prossima al parto.
Ed ecco il secondo momento clou: qui riceve a sorpresa la visita della sua cara amica Caroline, la quale le racconta le ultime vicissitudini che la riguardano, rimanendone profondamente dispiaciuta e, al contempo, Demelza, sempre più convinta di voler prendere i voti, non appena nato il figlio, per trovare quella quiete che sta cercando fuori dal mondo, chiede proprio ad una sbalordita Caroline di prendersi cura del suo bambino, poiché a lei non sarebbe stato permesso. La giovane Penvennen mette subito le cose in chiaro e cerca di farla tornare sui suoi passi, proponendole di andare a vivere nella sua casa londinese, dato che aveva dovuto lasciare la Cornovaglia, e contestualmente anche il dottor Enys, in seguito al testamento dello zio che, in pratica, la diseredava. Ora per far, in un certo qual modo, rinsavire Demelza, Caroline avrebbe dovuto mettere da parte il suo orgoglio e chiedere aiuto anche a Dwight, una delle poche persone che aveva a cuore il benessere di Demelza.
E poi ciliegina sulla torta il terzo colpo di scena con le azioni dell’intraprendente Fiona, la quale è sempre più decisa a conquistare il dolce Francis. Mi piace il suo modo di agire e di ragionare, non da bambina viziata ma da donna che sa quello che vuole e persegue il suo obiettivo, che in questo momento è Francis. Lo sta aiutando nella ricerca di Demelza ma, al contempo, lo pone anche di fronte al fatto del perché lui la stia cercando così pervicacemente: è perché ne è follemente innamorato o forse perché vuole semplicemente vendicarsi del cugino facendogli assaporare il dolore del vedersi portare via la moglie come era accaduto a lui? Fiona gli riferisce anche delle chiacchiere che potrebbero spargersi in giro, rovinando la sua reputazione, circa le azioni che pare siano state compiute a discapito di Ross Poldark e, probabilmente, sarebbe quindi meglio per lui, e per tutti loro, mettere una pietra sopra l’intera faccenda e ricominciare da capo, magari proprio con un nuovo amore e lasciando che i fantasmi del passato restino relegati appunto nel passato.
Ora ci sono varie situazioni in piedi e tutte tremendamente interessanti per lo svolgimento che potranno avere.
Ti aspetto pertanto prossimamente per vedere come dipanerai i vari fili del racconto.
A presto e buona estate!

Recensore Master
11/06/24, ore 13:23
Cap. 16:

Eccomi qua a recensire, scusandomi per il ritardo ma sono giorni abbastanza impegnativi per me, questi...
Partiamo da Ross, immerso nella splendida cornice dei Caraibi che però non può apprezzare appieno per le note ragioni. La condizione di prigioniero lo porta inaspettatamente a inserirsi in un ambiente a lui noto, caro e famigliare, quello delle miniere e questo gli da sia il modo di ampliare le sue conoscenze, sia vivere una vita che in un certo senso gli piace, lo appaga e in un ambiente che conosce e sa gestire. Questo gli garantisce una condizione 'favorevole' nel senso che può vivere tranquillo senza le punizioni corporali purtroppo d'uso e consumo in quelle situazioni. Ovviamente il pensiero va sempre a Demelza, che spera di raggiungere quanto prima e a questo punto spero e incrocio le dita sul ruolo dei Despard.
Francis potrebbe trovare conforto da questa nuova conoscenza con la giovane Fiona, ragazza intelligente e di forte carattere e spero che questo lo aiuti a scrollarsi di dosso l'ingombrante figura di quel padre che spero di vedere in miseria quanto prima, magari nella prigione dei debitori.
Standing ovation invece per Ray Penvenen che nella sua esperienza, lungimiranza e intelligenza conclude la sua vita facendo 'un regalo' (forse un pò contorto) a sua nipote Caroline dandole facoltà di scegliere da sola il suo futuro. Dovrà fare delle rinunce, ne sarà capace? Sono d'accordo, questa sarà la prova di maturità e forza che Caroline dovrà affrontare per capire cosa vuole davvero e che vita vuole condurre. So già cosa sceglierà e spero lo capisca presto pure lei.
Attendo nuovamente altri futuri sviluppo, molte cose sono rimaste in sospeso ed è ora che i protagonisti scoprano cosa ha in riserbo per loro il destino (e come potranno guidare i loro cuori e le loro decisioni).
A presto e ancora, complimenti! :D

Recensore Master
10/06/24, ore 11:34
Cap. 16:

Ciao Demy, certo che in questo capitolo hai davvero messo tanta carne al fuoco e che, perlomeno per quanto mi riguarda, ha lasciato un certo sbalordimento per la piega che hanno preso a seguire certi eventi.
Ross, dopo un’interminabile navigazione durata mesi, è approdato dapprima a Guadalupa, luogo dove ha salutato sia Miss Despard sia il suo compagno Seydou, che avrebbe seguito Kitty in Giamaica in seguito al suo riscatto, per poi essere nuovamente imbarcato su un altro bastimento, dalle condizioni piuttosto fatiscenti, e che lo ha condotto alla piccola isola di Virgin Gorda, sede di una colonia penale, dove avrebbe iniziato a scontare la sua pena. Ross è un uomo dal carattere forte e, nonostante il lungo e difficile viaggio, non si è abbattuto perdendo ogni speranza di tornare in patria e da sua moglie. In quella piccola isola ci sono miniere di rame e, forse, sarebbe riuscito a trarre qualcosa di buono da tutta quella situazione che certamente buona non era. Avrebbe cercato di imparare tutto il possibile, anche grazie all’amicizia stretta con uno dei compagni di sventura, un uomo che era un minatore esperto e proveniva dalla Cornovaglia. Nella sua mente già si prefigura come mettere a frutto l’intera esperienza a cui lo aveva condannato lo zio Charles: qualora fosse tornato in patria avrebbe cercato di diventare più ricco possibile, per colpire lo zio proprio dove gli avrebbe fatto più male, nella ricchezza, portandogliela via, mettendo in ginocchio le miniere di sua proprietà tramite quella che avrebbe acquisito lui, sotto falso nome, e che era quella nella quale aveva trovato rifugio e dove aveva scorto un cospicuo filone di rame. Solo così avrebbe potuto piegare una persona senza onore come suo zio, il quale pensava più al prestigio, alla figura nei confronti della società, che al benessere di coloro che erano la sua famiglia. Sperava anche in cuor suo che la moglie, per come l’aveva conosciuta e per la dirittura morale, che era parte integrante di lei stessa, non avesse ceduto al ricatto dello zio nel convincerla a sposare a Francis.
Francis che però subisce le mire di Fiona Armitage, una colta giovane ragazza della nobiltà inglese, nipote di Lord Falmouth, e che ha posato gli occhi su di lui. Gli altri pretendenti alla sua mano, compreso George Warleggan che neanche considera, non la interessano: Francis è dotato di una buona educazione e pare avere una indole pacifica. In più, sia Lord Falmouth che il capostipite dei Poldark sembrano essere particolarmente lieti che i due giovani si frequentino, facendo parte, entrambe le famiglie, delle casate più nobili e antiche della regione. Fiona è venuta a conoscenza delle svariate versioni delle vicende che hanno coinvolto i Poldark, e quella che sembra essere più accreditata, secondo il suo ragionamento, è quella che vede Charles Poldark aver trafficato, con loschi personaggi del suo calibro, al fine di togliersi dai piedi, con metodi indegni per avere campo libero, un nipote scomodo, come Ross Poldark, che aveva portato disonore all’intera famiglia invaghendosi della moglie di suo figlio. Fiona, venendo in maggior confidenza con Francis, e cercando di avvicinarsi a lui, con il fine di farlo innamorare di lei, ha anche scoperto che il giovane sia invaghito della cognata Demelza e che si strugga per lei, di cui non si conosce più la sorte. Fiona, da perfetta stratega, decide di aiutare Francis nella ricerca di Demelza a Londra, in quanto è improduttivo combattere contro un nemico invisibile, ma se quest’ultimo diventa reale e tangibile, forse, sarà più facile mostrarne le eventuali criticità.
Intanto lo zio Charles non sta trascorrendo un periodo particolarmente sereno dal punto di vista finanziario: le sue miniere si stanno esaurendo e, in più, è in debito con i suoi dipendenti per svariati salari non corrisposti. Oltretutto, deve cercare di far fronte agli impegni assunti con coloro che lo hanno aiutato nella vicenda di Ross, e poi, ora che è venuto in contatto con Lord Falmouth, con la prospettiva di imparentarsi, non può rinunciare ad un certo tenore di vita, mantenuto con difficoltà, anche perché i Warleggan non gli hanno più dato sostegno e le banche hanno chiuso i cordoni della borsa.
Demelza, che nel convento sta portando avanti la sua gravidanza in solitudine e preghiera, con l’intento, quanto mai approfondito in questi mesi, di prendere i voti una volta che sarà nato il bambino. Sembra essersi adattata alla vita claustrale, nonostante il suo stato, ma quel desiderio di farsi monaca pare più essere una fuga dalla sua dolorosa realtà che vera vocazione. Sia la madre superiora che il prete che l’hanno accolta in convento cercano di farla ragionare sull’opportunità della sua decisione. Padre Brian è colui che, forse, è riuscito a scalfire le sue convinzioni, mettendola di fronte al fatto compiuto che una volta che suo figlio sarà nato dovrà da lui separarsi, poiché la vita claustrale esige un contatto e un discorso diretto e continuo con Dio e non vi è posto, pertanto, per altre problematiche relative e collegate alla vita terrena, come sarebbe appunto un figlio. Ora Demelza dovrà scavare dentro se stessa per capire se è disposta al sacrificio di abbandonare suo figlio per trovare quella pace interiore che tanto ricerca.
Ma il coup de teatre è proprio ciò che concerne Caroline: lo zio, sentendo che poco tempo gli rimaneva per prendersi cura della nipote, dispone, con il supporto di un avvocato, un nuovo testamento con le sue ultime volontà. Nel frattempo scrive anche una lettera indirizzata alla nipote, alla quale dovrà essere consegnata dopo la lettura del testamento. Testamento che lascia basiti tutti coloro che hanno presenziato alla sua lettura: lo zio Ray Penvennen non lascia nulla alla nipote Caroline se non la casa di Londra, che era già di sua proprietà, mentre il grosso del patrimonio, gestito dallo stesso avvocato Stevens, verrà devoluto alla Chiesa e alla parrocchia del reverendo Odgers, Killawarren compresa, dato che lei non si è sposata come concordato con il rampollo dei Trevaunance. Se però lei, a due anni dalla sua morte, avrà un figlio, egli diverrà erede di tutte le sue sostanze. Questa decisione è maturata in seguito al discorso che proprio il dottor Enys gli aveva fatto in occasione del suo mancamento nel giorno del matrimonio, rivelandogli il grande amore che nutriva per la nipote e che tutto ciò che gli stava a cuore era solo il suo bene e non la sua eredità. Il giovane gli era parso sincero e non in cerca di dote, come invece Unwin, quindi ha ordito questa folle trama per dare la possibilità a Caroline di scegliere e discernere cosa sarebbe stato meglio per il suo futuro. Nella lettera, infatti, non si perita di rammentarle come lei stessa sia sempre stata abituata a vivere e quindi, prendendo la decisione di seguire il suo cuore, tutto il mondo che conosceva le sarebbe venuto a mancare e, pertanto, doveva essere ben conscia della vita che avrebbe dovuto affrontare con tutte quelle mancanze e ristrettezze che lei mai aveva neanche pensato di poter sfiorare. Nella lettera risultano evidenti molte verità a Caroline, ma forse il dono più grande che lo zio le aveva fatto era regalarle una nuova realtà: la libertà di poter scegliere per se stessa il suo futuro e con chi condividerlo. Ora era da vedere se lei sarebbe riuscita a far fronte al coraggio necessario che le derivava da questa nuova libertà.
Un capitolo corredato di colpi di scena che mi hanno tenuto avvinta alla lettura e con la curiosità di sapere come procederanno gli eventi date le condizioni poste.
A presto, allora, e buon inizio di settimana!

Recensore Master
03/06/24, ore 13:47
Cap. 15:

Ben ritrovata Demy con un capitolo che ci dà più di una panoramica circa le vicende di alcuni dei protagonisti della storia.
Insieme a Ross siamo saliti sulla nave che lo avrebbe condotto alla colonia penale, allontanando quasi ogni speranza per lui di potersi ricongiungere con sua moglie Demelza. La navigazione è difficile e dura per le condizioni a cui sono sottoposti i prigionieri. Nessuno ascolta i loro lamenti, non possono muoversi liberamente e persino respirare un po’ di aria fresca è diventato un sogno pressoché irrealizzabile. Il suo compagno di sventura, quel Seydou che parla quasi esclusivamente in francese, è colui che se la vede peggio di tutti gli altri compagni, in quanto soffre terribilmente il mal di mare. Ross, incurante del pericolo a cui potrebbe andare incontro, protesta a gran voce chiedendo la visita di un medico, quanto meno per carità cristiana, e persino dello stesso capitano, suggerendo che sarebbe suo interesse principale portare i prigionieri sani e salvi dai padroni che ne avevano acquistato i servigi. In questa occasione, Ross ha la possibilità di fare la conoscenza di una dama, imbarcatasi sulla nave e moglie di un governatore di un’isola, la quale, dopo essersi informata delle condizioni di salute di Seydou, aveva anche ascoltato la sua storia prendendo a cuore la sua situazione. Questa dama è la moglie di un comandante inglese, il cui nome a Ross pare dire qualcosa: gli sembra di rammentarlo, anche se non militava nello stesso reparto durante la guerra di indipendenza americana. Anche con lui la signora Despard, Kitty, si pone all’ascolto delle sue vicissitudini, pronta a dare il possibile aiuto una volta giunta a destinazione, e parlandone con il marito, il quale si sta interessando per l’abolizione della schiavitù mediante opportuna legge del Parlamento, quasi certamente avrebbero potuto ingaggiare qualcuno in Inghilterra per avere contezza di quanto scritto circa la condanna di Ross e forse, fatti tutti gli accertamenti del caso, avrebbero potuto farlo rimpatriare. Prima però lui avrebbe dovuto essere condotto al bagno penale, ma nel frattempo loro avrebbero potuto dare notizie alla moglie che in patria era sola e senza più notizie.
Demelza, infatti, si è allontanata da Nampara e dalla Cornovaglia e ha trovato rifugio in un convento per portare a termine la gravidanza e per ritrovare un po’ dell’equilibrio perduto, rammaricandosi con se stessa per non essere stata abbastanza forte da svelare la verità al momento opportuno, che avrebbe evitato la tragedia, sia per Ross sia per sua sorella Elizabeth, che si è poi verificata. Sta anche meditando di prendere i voti, una volta partorito il figlio di Ross, che avrebbe allevato fino a farlo diventare grande, e poi si sarebbe dedicata completamente a Dio e alla Chiesa, come già pensava di fare prima che tutto il pandemonio si scatenasse. Il suo cuore è dilaniato dal dolore e, fra le tante riflessioni e pensieri, sta cercando di fare i conti con la sua coscienza di donna retta assumendosi anche parte della colpa per ciò che era accaduto.
In Cornovaglia, invece, Miss Caroline Penvennen sta attraversando un periodo veramente complicato: suo zio è in fin di vita, ma prima di lasciare questo mondo egli vorrebbe assicurarsi che la amata nipote potesse contare sull’appoggio e sul sostegno di un marito. Per non destabilizzare oltre l’anziano zio malato, Caroline formalizza e acconsente di sposare il rampollo dei Trevaunance, solo che non lo ama e, man mano che i giorni si avvicinano alla data del matrimonio, lei viene colta sempre più dallo sconforto e dal peso dell’intera situazione, certa che non sarebbe riuscita a condurla in porto, nonostante non volesse dare un dispiacere al suo tutore. Lei è innamorata del giovane medico, che aveva compreso anche lui ricambiasse i suoi sentimenti, e quindi proprio la sera precedente il giorno delle nozze si reca da Dwight con l’idea di concedersi a lui. Sconcertato e sorpreso Dwight riesce a riportare su un binario di normalità l’affranta Caroline, mettendola di fronte alle conseguenze di un atto del tutto sconsiderato, e che, proprio perché la ama immensamente, non avrebbe compiuto, poiché a lui sta a cuore principalmente il suo benessere, però le propone un piano, quanto meno per ritardare di alcuni giorni il matrimonio, e che Caroline accetta di mettere in pratica. Infatti, il giorno fatidico, la giovane sposa si ritrova impossibilitata ad alzarsi per aver preso una dose eccessiva di calmanti, proprio, tra l’altro, prescritti dal dottor Enys quando gli aveva accennato dell’ansia e dell’insonnia causate dal periodo stressante che stava vivendo. Dwight, dopo essersi rapportato e scontrato con il futuro marito, seccato più per la mancata cerimonia e tutto quel che ne conseguiva, che per il malessere della fidanzata, chissà se da discorsi fatti precedentemente con Caroline o seguendo l’ istinto del momento, si reca a parlare allo zio, in privata sede, esponendogli i suoi sentimenti per la nipote, premettendo che Caroline non sarebbe stata felice insieme ad Unwin e che, quindi, se desiderava veramente la sua felicità doveva lasciarla quanto meno libera di scegliere il marito che voleva. Lui non aveva niente da offrile e comprendeva benissimo che una loro unione non potesse essere ben vista, ma era disposto a rinunciare preventivamente all’eredità di Caroline, in quanto lui non era un cacciatore di dote e voleva solo il bene della donna che amava. Lo zio ascoltata la confessione a cuore aperto del giovane medico, preso dalla rabbia per la piega che avevano preso gli eventi, lo bandisce dalla tenuta e gli vieta di incontrare nuovamente la nipote. Dwight aveva messo le sue carte in tavola e non poteva aspettarsi qualcosa di diverso della reazione ricevuta, sancendo così il suo fallimento; ma ora tutto è nelle mani di Caroline, la quale dovrà essere disposta a fare ulteriori passi sfoderando il suo carattere e tutto il suo coraggio se desidera veramente raggiungere il suo obiettivo.
Capitolo veramente pregno di eventi e situazioni, che hanno però dato l’opportunità di mettere in luce ulteriormente i vari stati d’animo che attraversano i personaggi, rendendo la narrazione sempre più coinvolgente. Un caro saluto e alla prossima occasione per conoscere gli sviluppi delle vicende.

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