Incredibilmente affabulante, quasi una nenia, lontana prima vicina poi. Un canto triste al tempo che passa.
Mi sono sorpreso in più versi a contare sillabe e controllare accenti, quasi a voler capire il segreto della musicalità che contengono. Ma… niente, nessuno schema prefissato, praticamente nessuna rima. Tutto d'istinto: sicuramente un pregio.
Toni forti, la "tragedia" che il fringuello canta, il "giorno funesto". Troppo?
E non capisco l'incipit, "Casa", isolato.
Ma, insomma, una gran bella poesia! |