Prima classificata [parimerito] - "Violet" di Ghostro
Grammatica 9/10
La storia è scritta molto bene. Il testo è scorrevole e si legge con molto piacere. Ho trovato solo alcuni piccoli errori, per lo più refusi. Gli unici errori veri e propri sono l’assenza della virgola dopo i congiuntivi testuali (tuttavia, perciò, ecc.) e il fatto che i titoli nobiliari come “Lord” e “Lady” andrebbero scritti con la maiuscola. Un altro problema sono le virgolette: quando una parola viene riportata da un testo o da una conversazione per analizzarne il significato o come citazione andrebbe messa tra virgolette. Mi riferisco in particolare alla frase: << “Concentrazione”, la chiamavano>>. Per il resto, non ho trovato grossi errori, anzi.
Sintomi 5/5 + 3
Al di sotto della veste fantasy - un’elaborazione molto originale, che ho gradito molto – ho ravvisato tutti i punti dell’elenco: incubi e pensieri intrusivi, evitamento, ipervigilanza, distacco anomalo, mancanza di concentrazione, quest’ultima una vera e propria spina dorsale del racconto, e senso di colpa. Nulla da dire su questo punto, punteggio pieno e bonus meritato, direi.
Gradimento personale 3/3
L’ambientazione fantasy è molto originale, ho apprezzato molto questo aspetto. “Nonostante” (le virgolette sono d’obbligo in questo caso) l’ambientazione, però, il racconto è in sé molto realistico. I sintomi che presenti e il modo in cui li racconti sono più che verosimili: mi ha colpito in particolare la descrizione dell’attacco di panico, molto credibile. Al contempo, però, non è difficile entrare in empatia con il protagonista, con la sua angoscia e la difficoltà di convivere con un vissuto tanto doloroso. Oltre al fatto che la “vittima” non è una donna ma un giovane uomo, al contrario di ciò che gli stereotipi vorrebbero, mi è piaciuto molto come hai affrontato il tema della memoria e del ricordo. Da una parte Finn ha rimosso del tutto l’evento traumatico: non vuole e non può ricordare. Dall’altra, i ricordi sono come marchiati a fuoco nel suo inconscio e rispuntano sotto forma di incubi, flashback e pensieri intrusivi, avvelenandogli la vita in un loop continuo da cui non sembra trovare scampo. Anche questo espediente della ripetizione continua, del trauma, ma anche delle scene del racconto, è molto interessante e davvero azzeccato. Ho apprezzato moltissimo, complimenti!
Totale = 17/18 + 3 = 20
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