Mia cara Xwaterice,
è davvero splendida questa tua ultima one shot, in cui si può avvertire tutta la paura interiore attraversata da André, il quale si rende conto ogni giorno, anzi, ogni ora che passa, che la luce del suo occhio superstite si stia spegnendo del tutto e lo precipiterà in un abisso fatto di oscurità. Ha paura perché è solo ad affrontare questo tormento, in quanto nessuno, ad eccezione del dottor Lassonne, che non ha potuto ingannare, conosce la sua angoscia ma al contempo però non può venirgli in soccorso alleviando la sua pena.
Sta tentando di mantenere gli stessi standard di sempre, comportandosi normalmente, affinché nessuno noti qualcosa di differente in lui, anche se ogni momento che scorre gli pare di vacillare un pochino di più del momento precedente.
Porta avanti il suo inganno non solo per non preoccupare, e non farsi compatire, da coloro che lo attorniano, ma soprattutto per non far soffrire Oscar, la quale, venendo a conoscenza delle sue attuali condizioni, si sentirebbe responsabile più di quanto già al tempo non si sia sentita.
Deve essere stato un autentico calvario vedere giorno dopo giorno, ora dopo ora, che la luce si spegneva precipitandolo fra le tenebre senza potersi appoggiare a nessuno, anche perché il suo orgoglio non glielo ha permesso. Ha voluto essere l’André di sempre, quello che tutti avevano conosciuto e apprezzato. Vederlo in quello stato, come anche a te, mi ha sempre stretto il cuore, poiché una persona come lui, e in generale chiunque, non avrebbe dovuto affrontare una tale situazione in solitaria, contando unicamente sulla propria forza di volontà e sull’amore nutrito per Oscar da cui attingeva forza per andare avanti.
Ci hai offerto pensieri, sensazioni ed emozioni molto forti, come se anche il lettore fosse riuscito ad immedesimarsi nella sofferenza di André condividendola.
Come sempre lessico e forma perfetti, tanto da essere così in grado di empatizzare con il personaggio in questione.
Complimenti anche questa volta e un caro saluto. |