Recensioni per
Ritardo
di Lady Moon

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
07/08/23, ore 11:06
Cap. 1:

Ben ritrovata Lady Moon, con questa poesia che fa riflettere e permette una vasta gamma di interpretazioni.
Sei sicura di essere proprio tu sempre in ritardo sui fatti che coinvolgono l’esistenza? Non è che magari il tempo corre e scorre inesorabile e tu non te ne sei accorta poiché presa, non tanto da distrazioni, ma da tutto quel concerto di cose che hanno occupato cuore e mente e che sono la vita stessa delle persone?
Forse sono tutti gli altri che non si sono accorti di ciò che stavi mettendo in scena, troppo occupati a guardare se stessi e il loro piccolo mondo. Tu invece ti sei portata decisamente avanti sia con l’inchiostro, con cui riempi le pagine delle tue giornate, ma soprattutto con i pensieri che sempre ti accompagnano per darti la giusta chiave di lettura delle cose.
Interpretazione del tutto personale, e che magari è persino uscita dal seminato, ma che mi ha dato l’opportunità di spaziare con la mente.
Un caro saluto e grazie per la condivisione.

Recensore Master
05/08/23, ore 07:37
Cap. 1:

I tuoi versi sono come al solito inconfondibili. Ci va "inchiostro" buono per scriverli. Ti entrano dentro come stilettate, benefiche. Una sorta di agopuntura.

Descrivi intensamente un attimo, uno di quei momenti che si cade dalle nuvole e ci sembra di aver perso il treno.
In ritardo? O addirittura ritardati, ma con orgoglio?
Si sa, ciò che conta è fare i conti. È questo il succo delle allegre compagnie: contare i soldi, contare quanto ci vestiamo e quante volte ci svestiamo, contare i giorni di vacanza. Contare e raccontare.

Ma basta un attimo e si è soli: "dove sono finiti tutti?".
Non si tratta di fare distrattamente i conti. È proprio non saperli fare. Tant'è vero che quest'attimo diventa "una vita che…". Sempre lo stesso libro che si sfoglia e si risfoglia daccapo; non senza diletto: "riscopro". Perché c'è diletto anche nel riscoprire l'acqua calda.

Ci si barrica dietro labili scuse: "scusate se avevo da fare".
Forse però si avverte che c'è davvero qualcosa che non va: si scambia il giorno con la notte ("che ore sono?"); l'inchiostro macchia; i granelli disperdono; i pensieri rimbombano.

Ritardo, scontroso, orgoglioso.
È quello che ci allontana? O piuttosto ci avvicina, scrivendo e leggendo?
Sempre molto profonda.
Sempre con eleganza. La testa fra le nuvole e la mano fra i fiori.
Un abbraccio.