Recensioni per
Gradini
di Lady Moon

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
13/08/23, ore 16:17
Cap. 1:

Cara Lady Moon,
molto coinvolgente questa poesia metaforica in cui congiungi gli opposti. Non solo ben delineata da ricche immagini ma pensata in maniera molto fine. 
La leggo come una metafora della vita, gradino dopo gradino raggiungiamo una pacatezza e una tranquillità maggiori che ci permettono di soffermarci a pensare, i ricordi lontani diventano di meno ma quelli che restano sono i più luminosi.
Ho letto anche le altre critiche e quando gli scrittori leggono l'opera in molti modi differenti è sempre un successo per l'autore!

A Rileggerci

Recensore Master
10/08/23, ore 07:51
Cap. 1:

"Il mondo è fatto a scale, c'è chi scende e chi le sale" dice il proverbio…
"Però se a salire ci vuoi provare tu
vedrai che troverai chi ti ributta giù" cantava Claudio Lolli.
"Però se accetti il gioco e sei anche tu della partita
ricorda che rinunci a dare un senso alla tua vita." Sempre Claudio Lolli.

Coinvolgenti e commoventi, invece, i tuoi versi. C'è anche stavolta la percezione che qualcosa sia sbagliato. Malgrado la consapevolezza di una intramontabile bellezza: "la smeraldina mente", "del sapiente silenzio,/ della quiete matura".
Forse dovremmo essere meno perfezionisti. Ma poi, che gusto ci sarebbe?

Affascinante e démodé la figura della scrittrice al buio con "la tiepida penna" e la lampadina a filamento in una stanza antica, polverosa. Ma davvero usi ancora carta e penna?

Un abbraccio.

Recensore Master
09/08/23, ore 11:37
Cap. 1:

Sempre elegante, cara Lady Moon, nelle tue composizioni.
Quest’ultima mi ha dato l’impressione della fase creativa di un progetto, che tu hai visualizzato per noi come piccoli gradini che vengono scalati passo dopo passo, con calma, in modo da godersi gli attimi della salita: si inizia con un turbinio di pensieri che si affastellano nella mente, ma che sembrano chiari e limpidi nel loro svolgersi, finché non si giunge di fronte ad una pagina bianca e, tutto quel rimescolamento di riflessioni, ci rende, tutto ad un tratto, incomprensibilmente muti, come se non sapessimo più cosa volevamo comunicare, e avessimo quindi perso, durante il tragitto fatto dalla concezione del pensiero all’atto dello scrivere, riportando ogni più lieve sensazione nonché le emozioni provate, tutta la verve che ci aveva spinto a creare.
Belle come al solito le immagini che ci proponi e che permettono al lettore di calarsi nell’atmosfera particolare da te descritta, e di avvertire quello che provavi tu mentre scrivevi quei versi, traslando pertanto il tuo sentire all’utilizzatore finale, il quale avrà compreso che avevi tante cose da dire ma che sapevi benissimo quali fossero poiché traboccavano dal tuo cuore.
Molto coinvolgente anche questo scritto nel quale mi sono calata perfettamente lasciandomi avvolgere dalle parole. Complimenti e un caro saluto.