Ciao, mi dispiace veramente tanto di non essere riuscita a passare prima, ma alla fine gli ultimi due giorni di festa non ho avuto molto tempo libero e per leggere il finale della battaglia volevo prendermi tutto il tempo anche per poterlo commentare adeguatamente.
Sono rimasta allo stesso tempo affascinata e allibita dal colloquio tra Alexa e Urbe, in effetti lei era stata l'unica che non aveva chiesto un colloquio con l'Oracolo visto che non ha mai creduto alle Stelle e quindi non crede che qualcuno possa rivelarle il futuro. Ed è vero che anch'io sono d'accordo, il futuro ce lo costruiamo con le nostre scelte, ma a volte contano anche le persone che incontriamo sulla nostra strada e che non ci finiscono certo per caso. La cosa su cui sono veramente d'accordo con Urbe è che Alexa, qualunque scelta compia, deve guardare avanti verso il futuro e una nuova vita e non rimanere ancorata ai ricordi del passato e di Foresta di Luce.
Bellissima poi la battaglia con l'intervento dei Giganti, ma ancora di più quelle immagini stupende di Yucca e Yaga che colpiscono i nemici con incantesimi e sfere di energia, mi sono vista la scena ed era così emozionante e poi sono stata felicissima perché i Nottambuli, creati dalla magia oscura, venivano eliminati e distrutti dalla magia buona di Yucca e Yaga!
Nel frattempo, Heimdall e Alexa raggiungono il lago per gettarvi dentro il bastone, ma Bishop cerca di impedirglielo e attacca Alexa con altri Nottambuli. Viggo e Heimdall si mettono a combattere fianco a fianco per fermare gli spettri, ma Alexa deve duellare con Bishop e devo dire che la cosa mi fa piacere, perché Bishop è davvero odioso e voglio che non solo perda e muoia malissimo, ma anche che dimostri di essere il codardo che è venendo sconfitto da una donna, e non una guerriera come Astrid ma una ragazza che non è solita usare la spada come Alexa! E infatti è proprio questo che succede: Alexa ferisce Bishop, le lezioni di Astrid hanno dato il loro frutto ma, soprattutto, Bishop è solo un incapace e un vigliacco e il suo potere si basa solo sulla magia nera. Non riesce, però, a gettare nel lago il bastone perché Bishop, che adesso si sta rendendo pure ridicolo (ancora una volta mi viene in mente Gollum, manca solo che si metta a urlare "No, il mio bastone, il mio tesssssoro!" XD XD XD) la afferra per una caviglia e un Nottambulo si dirige verso di lei. Ed ecco ancora una volta uno dei tuoi stupefacenti colpi di scena: è Heimdall a scendere nel lago, è a lui che Alexa lancia il bastone perché lo sigilli di nuovo al suo posto e questo è davvero stupendo perché non me lo sarei mai aspettato, ma allo stesso tempo adoro queste cose perché non mi piace quando "fa tutto la protagonista", sebbene in questo caso la Guaritrice fosse Alexa e dunque fosse lei ad avere il legame con il bastone fin da piccola, non sarà lei a gettarlo nel lago bensì Heimdall. Una mossa da grandissima scrittrice, mi viene in mente che, in effetti, anche Tolkien alla fine fa in modo che non sia il suo protagonista Frodo a gettare volontariamente l'Anello, ma accade perché viene aggredito da Gollum.
E un altro colpo di scena, però questa volta niente affatto gradito, è quello che fa Bishop: colpisce a morte Viggo, ma solo DOPO che il bastone è stato gettato nel lago e sigillato e... beh, devo ammettere che questa cosa non mi è piaciuta per niente. Non tanto (o non solo) perché non arei voluto la morte di Viggo, perché se lui fosse morto in combattimento, da vero Uomo del Nord, magari l'avrei anche accettato, lo so che nelle storie (eccetto che nelle mie!) i personaggi muoiono, anche quelli più amati, ed è anche realistico che si perda qualcuno. Non è neanche per il dolore di Alexa, che perde il padre che le Stelle le avevano destinato proprio quando ha imparato ad amarlo e accettarlo, o per quello di Astrid che dovrà perdere il marito che ha sempre amato tanto (era la coppia che ho amato di più in tutta la storia e devo ammettere che il fatto che proprio loro debbano essere separati non mi fa felice)... ma, insomma, tutto questo alla fine lo avrei pure potuto accettare, proprio perché è così che succede nei libri e nei film e un lieto fine in cui tutti si salvano non sarebbe neanche realistico (io me ne frego, ma io scrivo ff, non ho velleità da scrittrice vera, e quindi non mi importa se il fatto di rendere tutti felici nel finale non è verosimile! XD). No, quello che proprio non riesco ad accettare è il fatto che uccidere Viggo sancisca, a tutti gli effetti, la vittoria di Bishop. Non importa che poi Alexa lo faccia a pezzi, non importa che il bastone sia sigillato, non importa che il Sud sia sconfitto, non importa che la missione sia compiuta. No, perché Bishop vince lo stesso. Lui, vedendo perduto il bastone, decide di uccidere Viggo proprio quando il bastone, appunto, non potrà più salvarlo, e se è vero che è un'azione degna dell'infame meschino vigliacco che è lui, è anche l'azione che alla fine lo fa morire soddisfatto. Lui non ha perso, Alexa ha perso suo padre, Astrid ha perso suo marito, gli amici hanno perso un eroe, lui ha avuto la sua "soddisfazione", la sua rivincita, e questo non posso proprio dire che mi sia piaciuto, non riesco a vederla in altro modo.
E non riesco a vedere in modo positivo neanche la mossa finale di Alexa sulla scacchiera, perché Bishop potrebbe sempre dirle: "Va bene, hai fatto scacco matto, ma io ti ho tolto tuo padre sotto i tuoi occhi e proprio quando tu, la Guaritrice, non potevi fare niente. Ho tolto a Astrid suo marito, per cui non è scacco matto, non mi hai davvero battuto, io mi sono vendicato e sono comunque soddisfatto".
Mi dispiace tantissimo, ho amato questa storia e proprio per questo mi dispiace ancora di più doverlo dire, ma non posso fingere che questa scelta mi sia andata bene. Non così. Viggo poteva morire, sì, non sarei stata contenta, ma se fosse morto da eroe, combattendo, magari sacrificandosi per Alexa, che so, l'avrei accettato. Ucciso a tradimento alle spalle dal cattivo della storia, meschino, subdolo e vigliacco non se lo meritava, mi addolora dirlo ma sono rimasta molto delusa.
Non sono riuscita a godermi nemmeno la scena tenera tra Velika e Knut che, finalmente insieme, saranno la Regina del Mare e il suo Principe Consorte...
Scusa, ma al momento sono rimasta troppo male, non riesco a scrivere altro. E, davvero, non è per la morte di Viggo, o di chiunque altro se è per questo, ma perché così appare troppo come una vittoria finale, un ultimo colpo di malvagità, di Bishop.
Peccato, perché fino a quel momento la storia era stata eccezionalmente bella, originale, appassionante, per niente scontata, e anche una morte gloriosa in battaglia me la sarei fatta andare bene, una soddisfazione di Bishop che ho odiato fin dal primo istante in cui è apparso proprio no.
Comunque vabbè, sono scelte narrative e la storia è la tua, non toglie niente alla tua bravura di scrittrice e al fatto che hai creato un fantasy che non è il solito copia e incolla scontato e con la Mary Sue di turno (ormai oggi sono tutti così!). Hai mai pensato davvero di provare a scrivere per la pubblicazione?
Passerò appena riesco per l'epilogo, forse ci saranno ancora delle spiegazioni da dare? E poi proseguirò la lettura degli Amanti, che avevo iniziato e poi mi ero fermata perché non ce la facevo a seguire entrambe le storie (io leggerò anche i sequel, non preoccuparti).
Alla prossima.
Abby |