Ciao Beeble,
è sempre un piacere leggerti perché, con grazia e sensibilità, riesci ad addentrarti nei meandri più profondi dell’essere umano, catturandone le sensazioni e le emozioni portandole a galla in modo che, vedendole riemergere, possiamo forse essere in grado di meglio comprenderle e farle nostre.
Siamo un connubio complesso di tutto ciò che hai scritto: siamo fatti di gioie e dolori, angosce e fatiche che non sempre vorremmo esternare. Ma soprattutto siamo fragili, non di quella fragilità simile al vetro che va in mille pezzi se dovesse cadere, ma fragili nella nostra essenza più pura, quando siamo senza filtri e senza maschere. Se solo siamo in grado di capirla e di accettarla, allora, la fragilità si tramuta in forza, quella potente che dona quella pace, tanto anelata, al cuore e all’animo. Una pace che non viene da lontano, ma da Qualcuno che a noi tiene in maniera particolare, che veglia su di noi, che ci fa compiere i passi giusti affinché ognuno possa trovare la sua oasi di pace e serenità senza ledere la sfera di interessi altrui.
Una poesia che scorre piacevolmente fin dentro al lettore il quale, alla fine, riesce a percepire che gli ha lasciato qualcosa: un senso di quiete, come accaduto a me.
Anche il tuo verseggiare è delicato ma incisivo al contempo. Io non sono capace di analizzare meglio di chi mi ha preceduto la bellezza intrinseca della composizione: posso solo trovarmi coinvolta dalle parole che come flusso di pensieri dispone alla riflessione e alla interiorizzazione.
Un caro saluto e complimenti. |