Recensioni per
E la pioggia, goccia a goccia, consuma la roccia.
di PandaNemoMinerva

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
19/01/24, ore 18:01

Ciao!
Con che immenso ritardo arrivo! Chiedo perdono!
Purtroppo sono mesi complicati e mi sono proprio persa via... ma ora sono qui!
Avevo deciso che sarei passata prima dalla versione in cui lo lasciava e quindi eccomi qui!
Complimenti! La storia mi è piaciuta molto anche se sono molto triste per questa conclusione (e non oso immaginare cosa succederà nell'altra... devo assolutamente passare!).
La nostra protagonista l'ha lasciato ma è più sola che mai e vorrei abbracciarla io perché hai fatto davvero un buon lavoro e si sente tutta la sua solitudine e sofferenza che la sua situazione le porta.
Lei voleva solo una buona relazione e si è trovata in una brutta relazione per poi, quando ne è uscita, trovarsi in una situazione di solitudine e dolore altrettanto brutta... il mio cuoricino ha fatto crack.
Non c'è il lieto fine, nessuno che venga a salvarla dalla sua situazione, ma è più che in linea con la storia: non c'è sempre il lieto fine che una persona desidera per sé.
Mi è piaciuto molto il riferimento alla goccia che cade come succedeva nel capitolo bivio. Goccia dopo goccia il vaso si è già riempito una volta e ora? In questa vita ci sarà tanta tristezza e sofferenza, tante gocce e tremo per quella goccia che lo farà traboccare di nuovo... non c'è proprio un lieto fine.
Anche le tematiche delicate sono state ben trattate ed è stato proprio un buon lavoro!
Leggerò super volentieri anche l'altra risoluzione e rifletterò su entrambe anche se non so se ci sarà veramente una scelta migliore tra le due e prevedo tanta sofferenza anche di là (ma magari mi sbaglio, chissà...).
Grazie per aver partecipato e per la tua pazienza!
Ciao,
Aiko

Recensore Junior
16/11/23, ore 18:10

Ho letto tutte e due le scelte fatte dalla protagonista.
Ci ho riflettuto su parecchio.
Continuo a pensare che la scelta migliore sia quella di lasciarlo.
Lasciare qualcuno che non ci rende completamente felici significa aprire la porta a qualcosa che potrebbe arrivare, o comunque dedicare a noi stessi più tempo e attenzione, senza distoglierli da noi per dedicarli a chi non li merita.

Sì, continuo a pensare che la cosa migliore sia stata lasciarlo.
Lasciare Francesco, nonostante tutto.

Abbraccio

Recensore Master
16/11/23, ore 13:48

Eccomi ancora qui!
E' chiaro che la scelta di lasciarlo non è stata la cosa migliore che potesse fare. Adesso è completamente da sola, non ha nessuno svago, nessuna persona che possa dimostrarle uno straccio di affetto.
Hai raccontato una storia molto triste e ciò che la rende ancora più triste è la sua veridicità: ci sono diverse realtà famigliari difficili, nel quale ci si resta impigliato. Inoltre, mi è sembrato di comprendere che la malattia mentale è ereditaria, quindi non c'è nulla di buono all'orizzonte.

Mi è piaciuto anche il richiamo al plic del lavandino a quello della felpa che sgocciola, come una costante nella vista della protagonista.

Complimenti davvero, questa storia ha un grande potenziale di poter essere ampliata e approfondita,
Nina^^

Recensore Master
16/11/23, ore 13:44

Ciao, eccomi a leggere le due risoluzioni del tuo bivio.
Dunque, ammetto di averle lette entrambe, una dopo l'altra, prima di recensire, perché volevo essere sicuro di ciò che sarebbe accaduto in un caso o in un altro.
In un certo senso, questa prima risoluzione, quindi accettare di andare a cena e di continuare questa relazione non proprio perfetta (ma quale relazione lo è?!) è sicuramente la migliore scelta fra le due.
La sua situazione famigliare non è per niente facile, e lei sembra avere seri problemi psichiatrici, ma l'affetto di un uomo - per quanto imperfetto - sembra possa aiutarla parecchio.
Mi chiedo, però, per quanto tempo può resistere, prima che i suoi problemi vengano a galla?

Nina^^

Recensore Master
01/11/23, ore 13:42
Cap. 1:

Ciao!
Ho letto questa storia tutta d'un fiato e per tutto il tempo ho sperato che lei lo mandasse a ca**re!
Penso che la scelta di non mettere i nomi di battesimo dei due personaggi sia stata un'idea geniale. In questo modo, è come se ognuno di noi possa identificarsi con uno o con l'altra, anche perché di realtà come questa che hai descritto ce ne saranno a bizzeffe! Lui è di un odioso come pochi! Eppure così vero, reale. Lei, la stessa cosa: una ragazza come tante che troppo spesso per il solo bisogno di una carezza, di sentirsi amata, si accontenta e porta avanti una relazione tossica.
Complimenti, quindi, ora sono super curiosa di leggere ciò che accadrebbe in un caso o in un altro :)
Nina^^

Recensore Veterano
25/09/23, ore 21:58
Cap. 1:

Hello!
Eccomi qui!
Questo primo capitolo mi è piaciuto molto ed è assolutamente valsa la pena di aspettare!
Mi è piaciuta la tua idea di non dare i nomi ai personaggi, è la prima volta che vedo un caso del genere e ci sta benissimo!
Davvero una storia molto triste, mi dispiace un sacco per la cucciolotta senza nome!
Da una parte c'è lei che, almeno all'inizio, ci prova a mantenere bene la relazione e poi c'è lui...bah!
Quell'uomo è veramente indecente a comportarsi così, si vede proprio che non prova le stesse cose che prova lei e che non gliene importa poi molto.
Come può dimenticarsi del compleanno dell'altra? Parlare della sua ex in continuazione? Essere così ingrato? Non capire le sue ansie per la possibile gravidanza? E... va beh, mi fermo perché quest'uomo mi sta rendendo nervosa assai! Davvero indecente quindi vai, cucciolotta (lasciamo stare il soprannome), non andare da lui!
Lui non ti merita!
Il titolo mi piace assai, è molto evocativo: ogni disattenzione di quell'uomo è una goccia che cade ed erode la roccia, l'amore che lei prova per lui.
Il ripetersi del plic enfatizza il tutto sottolineando come il rapporto si deteriori sempre più.
Per tutta la storia si respira proprio il malessere della protagonista e davvero si arriva alla fine desiderando che li non vada e che, magari, trovi pure la forza di lasciarlo.
Davvero un primo capitolo molto ben fatto, con un ottimo stile in grado di far immergere il lettore nella vita della protagonista e di renderlo partecipe dei suoi sentimenti!
Complimenti!
Come ho già detto voglio assolutamente leggere di lei che decide di non andare ma, allo stesso tempo, mi hai proprio catturata e quindi leggerò entrambe le risoluzioni.
Spero che in entrambe ci sia un lieto fine perché lei se lo merita proprio!
Ora devo andare, ma ancora complimenti!
Mi è molto piaciuta, hai reso bene le emozioni della protagonista e e quel non dare un nome la avvicina anche a chi legge che può immedesimarsi di più!
Non vedo l'ora di leggere i prossimi capitoli!
Grazie per aver partecipato!
Ciao,
Aiko

PS: Io sono ancora in lutto per lo spuntino infradiciato, bisogna sempre controllare di aver chiuso la borraccia. Sì, è strano che sia in lutto per lo spuntino infradiciato ma quando sono arrivata a quel punto ero lì "eh, no! Oltre al danno pure la beffa! Povera creatura non ne va bene una!" E dovevo trovare qualcosa di cui sorridere perché, davvero, tutta la storia è triste.

Recensore Junior
24/09/23, ore 20:43
Cap. 1:

È scritta bene, benissimo, ma è l’amarezza la cifra stilistica di questa storia.
La dolcezza di una mela sbucciata è un gesto tenero ma deve essere solo l’inizio di altri mille gesti teneri.
La pazienza con cui tolleriamo chi offende il nostro cuore è davvero ammirevole.
Poi, per fortuna, la goccia della meschinità altrui, ripetuta e reiterata, scava la roccia della nostra pazienza e ci riprendiamo in mano la vita e ce ne andiamo.

Perché io spero che questa giovane donna gli ficchi lo spazzolino in un occhio, gli tiri il libro in testa, e se ne vada al grido plateale - nella piazza in cui lui lavora e ha così paura di essere visto con lei - di un sonoro “stronzo, ce l’hai piccolo!!”

Poi, che la ragazza intenda il cuore e non altro, lo lascerei alla discrezione dei passanti.

Leggerò tutte e due le alternative, ovvio, ma so bene cosa voglio che lei scelga.
Abbraccio.