Recensioni per
Che la sabbia beva l'ultimo sorso di rosso
di Mirella__

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 11
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
06/12/23, ore 13:02

Recensione Premio per il Contest "Le Quattro Stagioni si Raccontano" - Terza Classificata (1/1)

Eccomi qui con la recensione! Inizio con il dire che è stato un piacere per me leggere entrambi questi capitoletti brevi, ma decisamente intensi. Tra l'altro adoro  il tono presente in entrambi, ovviamente questo è da attribuire anche ai momenti topici e tragici che hai scelto di dipingere, ma questa voce tragica, definitiva, quella di un uomo che sa di essere arrivato alla fine e di esserci arrivato con delusioni e un orgoglio ferito nel profondo, irrecuperabile e mortalmente segnato, è affascinante. Inoltre apprezzo il fatto che tu ti sia voluta concentrare e approfondire la figura di Marco Antonio, dedicandogli appunto questi due capitoli, perché molte volte viene certamente offuscato dalla luce di Cleopatra, ma non solo, anche da altri eventi e relegato in un angolo.
Sono sempre curiosa di scoprire cosa ha ispirato il pensiero di scrivere una determinata storia, quale opera magari o frutto di studio, in questo caso ho letto che la lettura di "Cleopatra" di Alberto Angela è stato un buon motore di trasmissione per queste motivazioni, è un testo che anche io vorrei di certo recuperare e quando dal frutto di una lettura si trova la spinta per la scrittura si vede sempre la passione e l'entusiasmo, che io nella tua storia vedo sicuramente.

Si nota il desiderio di voler trasmettere tutto il pieno che si è fatto per la conoscenza di questi eventi e di ciò che si è sentito nei confronti di Marco Antonio, questi sentimenti pesanti che è facile sentirsi addosso ritrovandosi in lui o provando semplicemente a comprenderlo e a immaginarsi in quegli eventi.
Secondo me questa serie di capitoletti che raffigurano vari momenti per Marco Antonio, ma non solo, sono davvero piacevoli da leggere, mi piacerebbe molto continuare la lettura perché ognuno è come un pezzetto di un puzzle o un punto di colore che va a comporre un quadro più ampio, scorrono meravigliosamente per il tono, le atmosfere e ciò che riesci a far emergere dai pensieri dei personaggi (in questo caso di Marco Antonio). È un ottimo inizio di una serie più ampia!

Elisa

Recensore Junior
28/11/23, ore 18:17

TERZA CLASSIFICATA AL CONTEST "LE QUATTRO STAGIONI SI RACCONTANO"

Pacchetto: estate 1 → Genere: storico; condizione meteorologica: cielo notturno limpido e stellato; oggetto: sabbia; frase: C'è qualcosa di magico nell'incrociare i nostri sguardi sotto il cielo stellato

VALUTAZIONE DI ELLI2998

Scrittura: 6/10

• Grammatica: 1/2
Il testo presenta errori di battitura o distrazione a livello grammaticale, come ad esempio “ferina” al posto di “felina”, “quella” invece di “quello”, ancora “fartle” invece di “farle”, “liti” invece di “riti”, “mano mano” invece di “man mano”, o ancora “ci ha dovuto” al posto di “ci è dovuta”, “di” invece di “da” e così via. Ci sono virgole e punti mancanti o questi vengono inseriti in punti della storia dove non c'è questa necessità, non accade spesso però nel corso del testo si presenta a volte questa problematica. Tutto sommato non considero questi errori gravi o altamente penalizzanti per il punteggio, però sicuramente ce ne sono vari per tutto il corso del racconto che finiscono con il rompere il ritmo della narrazione a tratti.
• Stile: 5/8
Lo stile tutto sommato è gradevole, assegno questo punteggio perché nonostante io abbia gradito l'atmosfera generale che sei riuscita a creare e il colore presente anche in questa storia, a livello di immagini che vengono presentante, colori, suoni, sensazioni, ci sono delle frasi che per me non suonano nel migliore dei modi e rompono un poco l'atmosfera come dicevo anche prima. Ad esempio le frasi “Se mai una volta in vita mia io ti ho fatto l’onore di lasciarti proferire parole, è stato per darti l’illusione di avere la forza di dire cose in grado di adularmi” o “Della sabbia che si incunea tra i boccoli non ne fa peso, così come non fa peso di quella che si mette sotto le unghie.” non sono grammaticalmente parlando errate, ma non risultano chiare o non suonano bene nel filo generale della storia. Ciò che volevi comunicare in queste frasi si poteva comunicare anche utilizzando espressioni più affini al ritmo e alle atmosfere presenti. Ci sono scene, soprattutto nel combattimento, in cui i movimenti non sono del tutto fluidi a livello di inquadrature, come se ci fosse un focus su un dettaglio del combattimento per passare subito ad un altro perdendo qualcosa a livello di ritmo. Ad esempio si parla della lama che è ad un centimetro dalla gola dell'uomo poi “lo manca e lo fa di molto”, anche qui non è così frequente, tutto sommato direi che la scena del combattimento è piacevole da leggere e di sicuro ha un senso di epicità e movimento, ma ho notato questo aspetto che a livello di stile non scorre del tutto.

Storia: 8/10

• Trama: 5/5
Per la tipologia di storia che hai scritto e il fil rouge che segue tutta la vicenda di certo hai fatto un ottimo lavoro dal punto di vista della trama. Perché essendo un racconto storico breve con particolari romanzati sei riuscita a creare una buona struttura a livello di sequenza generale, iniziando dall'inizio, parlando dei due personaggi principali fino ad arrivare alla fine, chiudendo il cerchio sempre su di loro e tornando a quelle amare riflessioni che aprono appunto la storia. La vicenda infatti è pervasa da un senso generale di tristezza, amarezza e nostalgia, proprio per la consapevolezza insita nei personaggi.
• Personaggi: 3/5
Allora, inizio con il dire che questa è una storia, anche per l'importante scelta riguardante i personaggi, che di certo fa dei personaggi il suo punto forte, insieme certamente all'atmosfera. Non ho molto da dire su Cleopatra, la storia si apre con lei e risalta su tutti, anche la sua descrizione forte e potente va a ridisegnare i contorni di quella figura storica che di suo brilla in modo particolare. La figura di Marco Antonio passa invece in secondo piano, come anche le altre, si accenna a Ottaviano e Cesarione, ovviamente emerge il suo lato da guerriero ancora esaltato dalla battaglia e facile al combattimento, ma non viene messo in risalto tanto quanto Cleopatra. Avrei gradito, data sempre la grandezza dei personaggi in questione, una concentrazione maggiore anche magari utilizzando un po' di spazio per gli altri personaggi di contorno. Si cita spesso l'autoconsapevolezza di Cleopatra quando sa che quelli narrati sono gli ultimi tempi di libertà per i due, ma avrei gradito magari qualche dettaglio in più o movimento di Marco Antonio per comprenderlo meglio a livello umano tanto quanto si riesce a fare con le descrizioni che troviamo di Cleopatra.

Pacchetto: 14/20

• Stagione/Ambientazione: 1/5
Abbiamo il deserto e il calore, ma non viene mai menzionata l'estate nello specifico. Di certo possiamo attribuire il caldo che si respira in alcune descrizioni a questa stagione, ma avrei gradito comunque qualche riferimento specifico all'estate come da obbligo legato al pacchetto.
• Condizione Metereologica: 4/5
Mi è piaciuto l'inserimento del cielo notturno e stellato, forse un altro minimo riferimento avrebbe messo ancora più in risalto questo elemento e contribuito all'atmosfera, ma hai fatto un buon lavoro. Per tutto il corso del racconto non ho avuto problemi ad immaginare la vicenda sotto il cielo in questione, è una caratteristica che hai messo in risalto in più punti inserendo riferimenti qua e là, ricordando al lettore sempre il luogo sotto cui la vicenda si sviluppa.
• Oggetto: 5/5
Cosa c'è di più sabbioso delle dune del deserto? La sabbia viene citata in vari punti, non contando il fatto che siamo letteralmente in uno scenario ricoperto di sabbia. È presente anche la scena in cui Cleopatra gioca con dei ghirigori sulla sabbia, un tocco davvero gradevole, che permette al lettore di immaginare in modo più ricco e vivido la scena. Ben fatto!
• Frase: 4/5
Non mi aspettavo un inserimento così tempestivo della frase che rompe la narrazione dalle descrizioni riguardanti Cleopatra per spostarsi al dialogo successivo con Marco Antonio e il resto della vicenda. Avrei preferito un minimo di immersione in più nell'atmosfera di questo incontro intimo fra i due prima dell'inserimento della frase, che comunque funziona.

Gradimento Personale: 3/5

Ho trovato la storia assolutamente piacevole, questo criterio di certo risente di quello che ho scritto nei punti precedenti, soprattutto per quanto riguarda lo stile e i personaggi. È una storia che spicca per l'atmosfera davvero ben costruita e in più da appassionata dell'Antico Egitto ho apprezzato molto le descrizioni e il risalto che hai dato a Cleopatra, facendo anche riferimenti agli dèi e alla civiltà egizia, ma non solo. È di certo un racconto che ha varie parentesi, quella storica, quella riguardante il rapporto fra Cleopatra e Marco Antonio, quella che si concentra sulla violenza con questo combattimento finale che apre anche ad una riflessione profonda della protagonista, che si va sempre a riconnettere a quella iniziale. Sei riuscita nello scrivere una storia davvero interessante, considerando anche che non è affatto semplice avere tra le mani personaggi simili!

TOTALE: 31/45

Grazie mille per la partecipazione!

Recensore Junior
28/11/23, ore 09:38

TERZA CLASSIFICATA AL CONTEST "LE QUATTRO STAGIONI SI RACCONTANO"

Pacchetto: estate 1 → Genere: storico; condizione meteorologica: cielo notturno limpido e stellato; oggetto: sabbia; frase: C'è qualcosa di magico nell'incrociare i nostri sguardi sotto il cielo stellato

PUNTI BONUS: + 4 PER IL TITOLO PIÙ BELLO

VALUTAZIONE DI INKY_CLOUDS:
Scrittura: 8/10
• Grammatica: 1/2
Il testo, in generale, è abbastanza curato ma ho trovato una serie di refusi che mi hanno impedito di assegnare punteggio pieno. Lascio qui sotto gli errori che ho trovato.
“Quegli” al posto di “quelli” (Quelli Greci o quegli Egiziani?), “egiziani” al posto di “egizi” (con “egiziani” ci si riferisce ai moderni abitanti dell’Egitto mentre con “egizi” al popolo antico, pertanto usare il primo termine in questo racconto risulta sbagliato), “fartle” al posto di “farle”, “quella” al posto di “quello” (È l’ultimo mese, quella che si sta godendo con Marco Antonio…), “mano mano” invece di “a mano a mano” o “man mano”, “dèi” in minuscolo invece che in maiuscolo nella frase “E poi qualcosa cambia nell’aria, il sussurro degli dèi…”, “Un gruppo di uomini si sta avvicinando (a) loro”, “lidi” al posto di “riti”.
Oltre a questi refusi vorrei segnalare che non sempre mi sono trovata d’accordo con l’uso delle iniziali maiuscole in molte parole (ad esempio per gli aggettivi) e che, talvolta, parole che prima venivano scritte con la maiuscola poi sono state scritte con la lettera minuscola (come “generale” in “…calca le parole di proposito, il Generale…”/“Cleopatra combatte nella disperazione, come sta facendo anche il generale al suo fianco…” o “deserto” in “È la patria dei Deserti…”/“ È molto più sottile la sabbia del deserto…”).
Poi in altri punti ancora non ho troppo apprezzato come è stata utilizzata la punteggiatura: personalmente avrei messo qualche punto e qualche virgola in più. Concludo segnalando un ultimo refuso, non si tratta di una questione grammaticale ma di una piccola incoerenza. Nella frase “La lama dell’avversario fischia a un centimetro della sua gola, ma lo manca e lo fa di molto…” prima troviamo scritto che la lama si trova a un solo centimetro dalla gola dell’uomo (quindi molto vicino al bersaglio), ma subito dopo viene scritto che l’aggressore “lo manca di molto”.
• Stile: 7/8
In generale lo stile della storia mi è piaciuto davvero molto: il ritmo, la scelta dei vocaboli, le varie descrizioni, la resa dei personaggi… con la tua penna sei riuscita a rendere ottimamente tutti questi elementi. È stato un vero piacere leggere questa storia, mi ha affascinata fin dalla prima frase. Unica cosa che segnalo è che a tratti ho trovato il testo un poco confusionario e che ho avuto difficoltà a seguire i dialoghi e a capire chi dicesse/facesse cosa.

Storia: 8/10
• Trama: 4/5
Tutti gli elementi della storia sono stati gestiti veramente bene creando un racconto breve quanto accattivante. Dopo un’introduzione curata dei personaggi e del contesto si passa all’azione che, con ritmo veloce e incalzante, porta verso una conclusione ad effetto.
• Personaggi: 4/5
Il personaggio che spicca maggiormente è Cleopatra: una figura storica incredibilmente affascinante. Questa protagonista ha una personalità che spicca e sovrasta le altre per fascino e carisma… a confronto Marco Antonio risulta un personaggio estremamente grigio, quasi una semplice comparsa e questo è un vero peccato. Avendo a disposizione altre 700/800 parole, secondo me c’era lo spazio per dare maggior consistenza anche a lui senza toglierne alla magnifica Cleopatra. In compenso l’imperatrice, vero fulcro di questa storia, è descritta e caratterizzata in modo veramente incantevole: una protagonista tanto carismatica da risulta quasi una creatura mitica. Ne sono rimasta veramente ammaliata.

Pacchetto: 14/20
• Stagione/ambientazione: 1/5
L’estate non viene mai citata all’interno del racconto e questo, purtroppo, penalizza moltissimo la storia (che per regolamento doveva necessariamente essere ambientata in quel periodo). Tuttavia abbiamo il deserto col suo calore e con la sua sabbia: un’ambientazione che certamente richiama l’estate e che, anche se poco, compensa la mancanza della stagione. Quindi il punteggio sotto questo punto è un 1 e non uno 0.
• Condizione metereologica: 4/5
Il cielo limpido e stellato è ben descritto, estremamente evocativo e lo ritroviamo in più punti del racconto. Mi è piaciuto molto, ma avrei gradito gli si dedicasse un po’ di spazio in più.
• Oggetto: 5/5
La sabbia è una costante: la ritroviamo in diverse descrizioni, in più punti del racconto e nella stessa ambientazione desertica. Questo aspetto mi è piaciuto moltissimo e l’ho trovato veramente ben gestito.
• Frase: 4/5
La frase del pacchetto è stata ben inserita nel contesto. Mi è piaciuto il modo in cui si è fusa alla perfezione con la storia, con l’ambiente e con il dialogo tra i due protagonisti, sembrava quasi un’idea propria dell’autrice invece che un elemento “imposto” dal contest.

Gradimento personale: 5/5
Questo racconto mi è piaciuto moltissimo: stile ottimo, ambientazione affascinante e una protagonista semplicemente divina. È stata una lettura estremamente piacevole, dalla prima all’ultima frase.

TOTALE: 35/45

Recensore Master
13/11/23, ore 16:53

Ciao,
Innanzi tutto in bocca al lupo per il contest.
Ho letto il tuo racconto facendomi tante, tante domande su come é morta Cleopatra, e anche lui, Marco Antonio. Ho ricordi vaghi, ma insufficienti per formulare un commento storico. Farei un'emerita figura di m...
Ciò che però posso confermare con assoluta certezza, sono i colori dell'Egitto. A distanza di secoli é tutto rimasto uguale: Il blu del mare, il color sabbia del deserto, i colori delle spezie vendute ovunque e il color oro dei souvenir che riempiono i negozi. Una volta doveva essere tutto più romantico o solo più vero. Ora rimangono solo le piccole imitazioni in plastica di ciò che l'antico Egitto era.
Buffo che lo stesso identico discorso possa essere fatto per Roma. Bancarelle che di vogliono vendere il mini Colosseo in PVC fuxia. Può esserci qualcosa di più orribile da portarsi a casa come ricordo? Personalmente preferisco leggermi un racconto come il tuo, farmi un po' di domande sulla vicenda e andarmi a cercare le risposte su Wiki, giusto per avere la corretta percezione di cosa fossero queste cittá un tempo.
Alla prox!
Ssjd

Recensore Veterano
09/11/23, ore 22:25

Ciao!
Ho letto la tua storia per gli Oscar della Penna 2024 e ho pensato di lasciarti una piccola recensione.
La prima parte è molto efficace sul piano visivo, quando propone i colori affini alla figura di Cleopatra, legati a lei per questioni di nascita, per ragioni sentimentali o per motivi strettamente politici. E, come a voler contemplare una mappa immaginaria, si ripercorre mentalmente il lungo tragitto che divide l’Egitto da Roma.
La fuga in un luogo appartato, poi, fa emergere bene la distinzione tra le figure politiche di Cleopatra e Marco Antonio e quelle private. Tra la fama e gli onori che il popolo d’Egitto riserva loro, i due hanno la necessità di ritagliarsi uno spazio per essere loro stessi. Così, si ritrovano a condividere uno degli ultimi momenti di complicità tra le dune del deserto sotto il cielo stellato. Un momento apparentemente perfetto, rovinato da un attacco nemico, un altro dei segnali della loro fine ormai vicina.
Hai descritto un momento molto intenso della vita e del privato di queste due grandi figure storiche in una scenografia dal sapore esotico. Ho trovato lo scenario, tipico del deserto, uno sfondo reale, ma al tempo stesso metaforico delle vicende di Marco Antonio e Cleopatra.
Una storia molto profonda!
Buona fortuna per gli Oscar! Un saluto!

Recensore Veterano
08/11/23, ore 13:39

Eccomi qui finalmente! Ho letto con piacere la tua storia qualche sera fa, ma non ho avuto modo di recensirla e ho preferito aspettare piuttosto che scrivere due parole in croce :) .
Ammetto di non essere una super fan del genere storico, ma di avere un debole per questo periodo e l’epica Greca (che qui non c’entra molto, se non per i diversi Dei, a cui hai fatto riferimento), quindi sicuramente ha incontrato già parte del mio gusto. Trovo Cleopatra già molto affascinante di suo, pur non conoscendo di lei nel dettaglio, ma la tua descrizione l’ho trovata impeccabile. La descrizione, non solo del suo ruolo di regina, ma di amante e ancora più di madre, l’hanno fatta apparire ai miei occhi come più umana possibile e meno come “figura superiore” ad altri. L’incombenza della disfatta e il senso di protezione verso i figli sono un tocco che ho apprezzato molto.
Si respira in pieno il profumo di una notte d’estate, smorzata da questo attacco a tradimento, finito nell’ennesima sciagura. Marco Antonio è un guerriero nell’animo, orgoglioso e ormai colmo di rabbia al punto da non fermarsi nemmeno davanti ai comandi della sua regina.
Non me la sento di entrare in ulteriori dettagli rischiando di banalizzare quello che hai scritto, che ha un lessico di alto livello, impossibile da negare.
Ti auguro un sincero in bocca al lupo per il concorso e farò un giro più spesso sulla tua pagina!
Xxxxxx Vale
(Recensione modificata il 08/11/2023 - 01:41 pm)

Recensore Veterano
03/11/23, ore 18:50

Ciao! Sto iniziando a leggere le storie del contest e quando ho
visto che la tua trattava di Antonio e Cleopatra ho iniziato subito a leggerla: la vita di Cleopatra era uno dei miei pallini quando studiavo, leggerla nella tua interpretazione è stato un ritorno al passato.
Mi è piaciuto soprattutto il taglio introspettivo: anche se l'episodio - capisco dalle note - non è realmente accaduto, il modo in cui è raccontato o meglio vissuto tramite il pov di Cleopatra lo ha reso più vivo di molti riassunti storici (scarni per forza di cose). I fatti e personsggi storici a cui si fa riferimento (es. discendenza greca di Cleopatra, Cesarione, Ottaviano e la guerra) non sono esposti, sono accennati e filtrati attraverso le emozioni di chi li ha conosciuti e vissuti: il modo in cui tu sei riuscita a fare questo mi è piaciuto moltissimo, così come anche gli accenni al fatto che sia Cleopatra che Antonio sono vicini alla mezza età, cosa a cui spesso nessuno pensa - nè nei film nè nei libri nè altrove.
Mi hai fatto tornare la voglia di rileggermi i saggi su Cleopatra, grazie! In bocca al lupo per i contest a cui la storia partecipa! :)

Recensore Master
02/11/23, ore 14:00

Ciao^^
quella di Cleopatra, e di riflesso quella di Marco Antonio, sono due figure tragice, avvolte da un'aura di dramma e romanticismo.
Nell'avanzare di Ottaviano vediamo la quotidianità prosaica che soppianta gli ideali romantici rappresentati dall'ultima grande regina e dalla sua fine tragica.
Molto bello l'inizio, con i colori che rapresentano Cleopatra: ella è al tempo stesso la sabbia del deserto, l'oro delle messi, il blu del mare e il nero del kajal con cui si trucca gli occhi. IL verde dei colli di Roma è qualcosa che invece non le si addice tanto, lei è donna di ambienti estremi, di calore torrido delle dune e di violenza dei marosi. Le sue passioni mal si attagliano al verde placido dei colli.
Nella tua storia rendi molto bene lo spessore di questa donna che fu una grande regina e tentò fino all'estremo di salvare il grande regno di cui era l'erede.
La Storia, però, non si può fermare, e anche una figura titanica come Cleopatra deve arrebdersi di fronte a un popolo che non è più suo, che le ha preferito qualcun altro.
Una storia molto bella e intensa, complimenti e in bocca al lupo per il contest!

Recensore Master
01/11/23, ore 12:15

Buongiorno carissima!
Ho letto la tua storia tutta d'un fiato e l'ho trovata davvero molto bella. Adoro la civiltà egizia (chi non ha sognato almeno una volta di visitare le piramidi?!) e l'alone di mistero che aleggia da sempre intorno al personaggio storico di Cleopatra. Sono state dette tantissime cose sulla regina d'Egitto, e anche sulla sua storia d'amore con Marco Antonio.
La tua ambientazione poi è descritta in maniera magistrale, sembra davvero di essere lì con loro, nel deserto, a guardare uno spettacolare cielo stellato e ad avvertire il vento tiepido soffiare fra le dune. Sappiamo che la loro storia d'amore è destinata a finire male, ma per ora si godono il sentimento che li lega e un momento di pace.
Complimenti e in bocca al lupo per il contest,
Nina^^

Recensore Junior
06/10/23, ore 18:32

Buon pomeriggio, sono Child of the Moon.
Ho visto che questa storia partecipa al contest, per cui ero molto curiosa di leggerla.
Devo ammettere che il genere storico non è tra i miei preferiti, per cui non sapevo come approcciarmi alla lettura di questa storia, ma devo dire che sono rimasta piacevolmente sorpresa.
Mi piace tanto il tuo stile di scrittura, il tuo lessico e il ritmo avvolgente che hai saputo armonizzare.
Le atmosfere sono davvero affascinanti, mi è davvero parso di scorgere i due immersi nell'oro della sabbia scintillante che si riflette su di loro e nel cielo.
E' davvero una visione romantica e sognante e le loro interazioni sono particolarmente dolci e ben descritte.
Mi sono sentita davvero immersa nella storia e la scelta delle parole ha aggiunto quel tocco di fascinazione, il modo in cui hai evocato il deserto è incantevole.
Non mi aspettavo che spezzassi l'incanto in maniera così repentina, il dolore di lei si percepisce perfettamente e si sente tutto il peso che grava sulle sue spalle, donna divisa tra Iside e Afrodite, per riprendere le bellissime frasi che compongono il tuo testo.
Se mi concedi una piccola nota: è solo un'osservazione data dal gusto personale, ma per quanto mi riguarda avrei evitato l'uso del termine "fottuta". Lo dico perché questa parola e le correlate dalla stessa radice, non sono espressioni proprie dell'italiano parlato. Ormai sono diffuse, ma derivano più che altro dal "doppiaggese" impiegato per l'adattamento dei film americani. Un altro esempio è la parola "figliolo", che impiegata come si usa nei film, non è esattamente di uso comune in italiano e serve per adattare la parola "son", che invece è inglese colloquiale.
Non so, forse avrei utilizzato un termine più letterario, rispetto a un termine che arriva all'italiano dal cinema. Ho percepito un senso di rottura dell'atmosfera storica e "romantica" per un momento.
In ogni caso questo è solo un parere personale e, nel complesso, non inficia assolutamente il piacere che ho avuto nel leggere la tua storia e gli apprezzamenti che mi sento di far presenti.
Ti faccio i migliori auguri per il contest!
A presto, 
Child of the Moon

Recensore Veterano
03/10/23, ore 22:03

Ommioddio, ma tu che ci fai qui?! Hai ripreso a scrivere?? *-*
Non sai quanto sono felice! Ti giuro, sono quasi caduta dalla sedia… Stavo guardando per caso la lista degli autori preferiti e… ti ho vista in cima con una nuova storia! Non potevo crederci!
Ovviamente mi sono fiondata a leggere e le tue parole mi hanno letteralmente trascinata nella storia… che dire, non potevo neanche lontanamente immaginare che un giorno avrei letto una storia su Antonio e Cleopatra e che mi sarebbe pure piaciuta!
I tuoi scritti mi hanno sempre colpito, c’è sempre qualcosa che riesce a stupirmi e a stregarmi in ciò che scrivi.
Questa storia non è da meno! 
L’atmosfera che hai creato, quasi sospesa nel tempo, mi ha conquistata, con queste immagini vivide dei colori dell’Egitto e dei colli romani che si intrecciano come le storie dei protagonisti. E poi il modo in cui li hai resi, attraverso piccoli dettagli che danno loro profondità pur restando nei limiti di un racconto.
Mi è piaciuto molto il loro scambio di battute, da cui si evince la loro complicità, così distanziate nel testo e nel tempo, come se tutto fosse dilatato nel loro ultimo giorno di libertà e spensieratezza.
Insomma, mi mancava davvero tanto leggere qualcosa di tuo, e spero vivamente che continuerai *-* intanto, sono felicissima di averti dato il bentornata su questi lidi!
A presto!