Recensioni per
Writober workshop
di drisinil
E riecco il riferimento alle rondini: d'altronde, l'appellativo che hai usato nel capitolo precedente non poteva essere casuale. Le poche parole con cui hai descritto il loro volo, così simile a una danza, mi hanno incantato, così come la contrapposizione con i corvi ai quali il ragazzo sceglie di assomigliare per sopravvivere a un (quanto metaforico?) inverno. |
La scoperta di questo retroscena è un boccone amaro che fa stringere lo stomaco e affezionare ancora di più a questi due adolescenti così diversi l’uno dall’altro. La descrizione del “quindicenne con le braccia sepolte nelle tasche” è nuova rispetto a quelle che hai usato finora: adesso dall'aspetto e dalle azioni del ragazzo traspare chiaramente un passato miserevole, suggerito sempre tramite pochi dettagli incisivi, fra cui mi ha colpito in particolare quello un po' disturbante del pollo fritto. |
Rieccomi! La violenza di questo capitolo mi ha colto di sorpresa, ma non avrebbe dovuto, considerato a chi si ispira questa bella coppia. Continuo ad apprezzare molto il modo in cui scrivi questo genere di scene, perché a mio parere risulta brutale ed espressivo dove serve senza sembrare forzato o eccessivo. Leggendo mi è venuto da immaginare che il tizio abituato a minacciare le persone sia stato appiccicato al muro per qualche gesto di omofobia: ho immaginato bene? |
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Ciao! Riprendo a leggere questa raccolta dall'inizio e in ordine. |
Che bello ritrovare qui il contrasto fra crudo e sublime! Lo apprezzo sempre molto nei tuoi scritti, perché sai usarlo in modo espressivo ma anche naturale e spontaneo, in linea con le situazioni e i personaggi. Mi è piaciuta molto l’idea di agglomerare i pensieri della voce narrante intorno a una serie di parole “nuove” imparate da questo “secchione figlio di papà” che un po’ lo irrita, ma irrimediabilmente lo ammalia e lo attrae forse proprio per il suo linguaggio, si potrebbe dire, etereo. Bello e schietto definire “una cazzata” l’idea che la danza sia eterea e ancora più bello riportare questo concetto così sfuggente a qualcosa di apparentemente banale, ma invece ineffabile, come lo spazio fra le mani che vogliono, ma ancora non hanno osato, incontrarsi. La dolcezza del finale mi è piaciuta quanto il vigore delle prime frasi. Sempre bello leggerti! Continuo ad augurarti di continuare così ☺️ |
Oh, ma che bello, il momento dolcissimo in cui ci si lancia verso un altro, fingendo resistenza, affidandosi totalmente, arrivando a raccontare le proprie paure più profonde, superandole. |