[E niente. Credevo non avrei fatto inserzioni pubblicitarie oggi, ma visto che tipo ti sono ancora grato per avermi fatto scorpire quel canale di short horror movies e che tipo l'ultimo capitolo è entrato nel discorso di quanto bene l'arte e l'horror stiano accostate l'una all'altra, non ho potuto letteralmente mandarti questa cosa che sembra fatta apposta per il momento.
https://www.youtube.com/watch?v=BI9fKfX5V68
Oltretutto, per quanto non sia esattamente un credente, la religione cristiana è super mega affascinante ed ha un potenziale d'inquietudine dannatamente alto e per ogni tipo di tema. Tipo il concept di questo short film è qualcosa di spettacolare, secondo me
Tornerò con altre inserzioni che nessuno ha chiesto!]
Tre su tre.
Non so se alla fine poi hai pregato davvero, ma ha funzionato comunque pare ^^
Tipo, ho il rituale di cominciare ogni mia singola recensione con 'weila, come va' però sti cazzi... è la terza che ti lascio di recensione oggi questa, non credo sia esattamente etico romperti i coglioni così tanto, temo.
Perciò mi limito a dire semplicemente che meriti che vada tutto bene ANCHE SOLO per avermi fatto vivere un'esperienza di lettura simile.
Che figata.
Ma devo trattenermi.
Anche perché temo che questo tipo di storie siano quelle che mi faranno parlare di più in assoluto, quindi preparati. Parto prima con l'enorme elefante nella stanza: la madre era il vero villain della storia.
No ok, scherzo, lo era la sua mentalità estremamente chiusa ed il suo non esattamente leggero razzismo - che fortunatamente non è stato ereditato dalla figlia (e l'unico altro figlio che poteva ereditarlo è stato quello sgranocchiato dal demone. quindi crisi scongiurata!) - erano i veri villain della storia.
Il fatto che poi ad aver perpetrato l'infanticidio più infanticidio del Canada sia stato un cazzo di abominio che vive in un attico sotto ad un lago congelato, è solo un danno collaterale, insomma. Comunque parto da qui perché diciamo che tutto questo ha reso la storia con un retrogusto estremamente più tragico e drammatico. Decisamente più agghiacciante del previsto.
Davvero, una storia che mi ha particolarmente shokkato (semicit*)
anche perché poi, per quanto la voglia di blastare con almeno un paio di ceffoni la madre non sia del tutto dissolta, non posso considerarla cattiva. Non era una brutta persona, era sicuramente una buona madre e quant'altro - anche se non posso decisamente perdonare del tutto il suo essere così permissiva nei confronti del moccioso... non crescono esattamente sani altrimenti, così, e che cacchio. Tra l'altro il problema sembrava anche abbastanza evidente considerata anche la brevissima parte dove Maxi commenta sulla roccia. Non so se mi sono spiegato bene (sicuramente no) - però insomma... ci sono alcuni atteggiamenti genitoriali non esattamente da tenere nei confronti di un moccioso così piccoletto.
Poi grazie al cazzo che pensa che tutti gli Inuit - che non ho capito bene... non erano Inuit quegli altri giusto? Ma un'altra tribu, sbaglio? O sono sempre io ad essere idiota? - abbiano i denti da orca, porca miseria.
(P.S. ma tipo sono solo io o l'Artide ed in generale le zone gelide hanno i mammiferi più terrificanti mai esistiti sulla faccia della terra? Porca miseria... mia sorella ha il terrore reverenziale delle Orche e non credo le parlerò di questo terrificante criptide)
Ora, faccio solo il mio unico commento fastidioso della giornata, anche se non lo è esattamente troppo: dunque, il concept di base è terrificante, però più che horror mi piace condierare questa storia come Dark Fantasy, secondo me.
Che onestamente, dal mio punto di vista è la stessa e medesima cosa.
Horror e Dark Fantasy sono due facce della stessa medaglia, con l'unica differenza che quest'ultimo ha setting meno cupi e armi medievali e quant'altro.
Qua, più che altro, lo considero tale perché Tarjuk e Aklhut non rientrano esattamente in quel tipo di creatura che mi terrorizza, ecco. Sono stramaledettamente fighi (Tarjuk è tipo uno dei mostri più METAL che io ti abbia mai visto trattare) Però voglio dire, non sono quel tipo di mostro che hai paura di ritrovarti ai piedi del letto mentre dormi la notte, no? Che poi obbiettivamente un cazzo di esperimento nazista metà Orca, metà Lupo e metà Rabbia sia dannatamente raccapricciante e non lo vorrei nemmeno vedere interagire con il figlio di Satana è tutto un altro paio di maniche, insomma.
Per il resto, tuttavia, non credo proprio tu abbia fatto male a metterlo nella sezione horror: l'atmosfera cupa esiste, ma la cosa che ho apprezzato abbastanza tanto è il fatto che non è un lingering feeling che senti dall'inizio della storia, ma ti arriva letteralmente tutta in faccia come un pugno di Uomo Orca. Possiamo condierare la storia divisa in due parti, ovvero quella prima della morte orribile del mocciose, e quella dopo.
Dopo la sua morte, tutto ha cambiato la propria atmosfera ed ogni cosa è diventata immensamente più 'pesante' ed ingestibile. Per la famiglia, ovviamente, io ero qui che me la ridevo e andavo in brodo di giuggiole. Che in realtà... non è del tutto esatto. Ammetto che la morte dei bambini in un racconto, soprattutto se resa così straziante e soprattutto rendendo il terrore del moccioso invischiato così evidente, è sempre una Lancia di Longino al petto. La scena di Max con 'faccia di denti' è stata un picco horror, però anche molto deprimente. Mi ha ricordato molto, MA MOLTO la scena di It dove Pennywise si sgranocchia il braccino di Georgie per poi portarselo nelle fogne con se.
E non so se era voluta, però minchia se l'hai resa bene.
Oltretutto, quanto me lo hai fatto amare il Tarjuk, come mostro: per quanto il suo nome ricordi un rigurgito, è terrificante che in quel lago vivesse una creatura tanto malvagia, che non si fa problemi nell'ammazzare dei bambini solo per nutrirsi. Inoltre, si tratta di un terrificante manipolatore, un vero e proprio predatore che sa come cacciare le proprie vittime e sa quali trucchi utilizzare per fregarle. Una vera e propria creatura dell'incubo che, se devo essere sincero, ha anche avuto comportamenti STRANAMENTE ED INQUIETANTEMENTE (co-) umani, se lo chiedi a me.
RIngrazio da un punto di vista che fosse un mostro sovrannaturale fantasy, perché le implicazioni realistiche non mi avrebbero fatto dormire la notte penso.
Comunque sia, una scena orribile per l'economia della storia, e orribilmente bella per me. Diciamo che potrebbe essere un tratto distintivo delle tue storie anche prossime quello di prendere la mitologia di una qualche cultura e renderla così dannatamente agghiacciante con una storia tipo questa. Che poi, voglio dire, ogni singola storia folkloristica o leggenda metropolitana punta comunque ad essere spaventosa soprattutto per terrorizzare i bambini ed impedire loro che si allontanino dai genitori o facciano marachelle brutte, a partire dall'uomo nero che viene a prenderi nel sonno se ti comporti male, e così via.
COme dici tu, se la leggenda è nata per convincere i bambini a stare vicino ai genitori per non essere portati via da un qualche predatore o perdersi nel gelo, ha senso che facciano appositamente paura, no?
Tra l'altro: Tarjuk palese design da Demone di Kimetsu.
Su questo non ci piove.
Ma ora che ti ho frantumato gli zebedrastis con tutto questo: Kayla.
Madonna Kayla.
La benedizione di autrici come te è quello di rendere letteralmente i personaggi femminili nelle loro storie i migliori personaggi in assoluto. Non so se è strano, ma io amo quando in un determinato media i personaggi femminili sono caratterizzati così bene. E' anche il motivo principale per cui jujutsu Kaisen e Chainsaw-Man mi piacciono così tanto, in fin dei conti. Non mi dilungo troppo per il Treno, perché già sai, però anche qui letteralmente una cazzo di undicenne è stata un'unità di distruzione senza precedenti.
Il fatto che dopo la morte del fratellino, questa non si sia arrovellata nella depressione o quant'altro ma tipo ha coltivato in se una rabbia tale da spaventare persino gli indigeni ed ha persino fatto in modo di convincere uno di loro a condividere le proprie abilità per permetterle di metterlo nel culo da orca del Tarjuk è encomiabile.
E' diventata letteralmente uno spirito di vendetta a sé, rabbiosa e terrificante, mentre la sua famiglia si struggeva e stava male. E' forse... stato un po' egoistico da parte sua annientare se stessa per una causa che sicuramente non avrebbe riportato indietro Max, però fanculo: che badass che è stata questa ragazzina. Anche già solo per riuscire a sostenere lo sguardo di un demone tanto terrificante e malvagio. Credo che la scena più bella di tutto lo 'scontro' tra i due sia stato quando tipo appena lo vede emergere si prende un attimo male, poi appena quello sorride e vede i denti che hanno devastato il corpo del fratellino dimentica letteralmente tutta la paura e diventa super incazzata.
Local Loli literally too Angry to die poteva essere chiamata sta storia.
Anche se... beh, il finale non è stato esattamente uno dei più rosei.
E' stato dannatamente figo, in realtà, perché l'idea di sta bimba che evoca uno spirito di vendetta potente quasi quanto tre Slaugh su di un Panzer è un'immagine che mi riempie di gioia, quasi quanto il sentire le grida del Tarjuk mentre viene sbranato... però minchia.
Onestamente, la scelta di lasciare la narrazione così spezzata a metà è un tocco di classe. Perché lascia interrogativi che ti danno molto da pensare: tipo, adesso che Akhlut è stato liberato, cosa succederà a Kayla? Sicuramente diventa un ottimo digestivo dopo il boccone indigesto dell'altro demone, ma poi?
Voglio dire, questa creatura sembra essere decisamente il tipo di mostro che non si ferma a due vittime e che decisamente non può essere controllato a parole gentili.
Cosa m'impedisce di pensare che questa creatura dopo il primo scempio che ha perpetrato non si sposti verso il villaggio, ammazzando letteralmente ogni singolo essere umano presente sul suo cammino? Se ci pensi, è un finale dannatamente bleak e tragico.
E questo mi fa capire che hai le palle di fare finali così tragici.
E questo mi fa capire che forse dovrei temere per la vita di Erika più di quanto già io non faccia... mmmmh...
In conclusione, questa storia è stata una benedizione inaspettata.
Non mi aspettavo di vedere così presto qualcosa che non fosse un nuovo capitolo del treno dalle tue parti, quindi ti lascio intendere quanto io abbia apprezzato quest'inaspettata sorpresa, sis.
Sul serio, grazie infinite sia per la lettura sia per avermi fatto conoscre creature e leggende di una cultura estremamente affascinante!
Ci vediamo alla prossima!
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