Ciao Chiara,
mi dispiace molto che tu abbia dovuto vivere una circostanza come quella descritta, mirabilmente, dalle parole di questa tua ultima e sofferta creazione e che affonda le sue radici in un’esperienza personale che mai nessuno dovrebbe affrontare, perché non è qualcosa di normale, trattandosi di un amore tossico che di amorevole non aveva neanche il nome.
Hai scritto e portato alla luce, con questa poesia, una tematica forte, che non può lasciare indifferenti, poiché la sofferenza di un cuore e di un corpo, inevitabilmente, porta a delle riflessioni e a delle considerazioni.
Non è mai amore quello che ti sottopone a sofferenza; non è mai amore quando la persona a cui hai aperto il tuo cuore alza le mani o parla in maniera inappropriata di te, dei tuoi sentimenti, dei tuoi cari; non è mai amore quando le lacrime si sostituiscono alle carezze o alla dolcezza dello stare insieme.
Subire una tale condizione è davvero come buttare benzina sulla carne viva delle persone, e tu sei stata veramente coraggiosa a ribaltare la situazione, riprendendo in mano la tua vita, accorgendoti che ciò che stavi vivendo era tutto fuorché amore.
E’ difficile venir fuori da questo meccanismo ed è ancor più complicato cercare di non sentirsi in colpa, per aver forse adottato atteggiamenti, parole, gesti che hanno scatenato un inferno che, purtroppo, era già esistente nelle profondità dell’animo malato della persona che avevi accanto. Accanto ma lontana, poiché, probabilmente, con lei non hai mai vissuto serenamente quello che dovrebbe essere, soprattutto all’inizio, qualcosa di idilliaco, creativo, promettente, propositivo, rasserenante.
Solo con il coraggio di guardare in faccia alla realtà delle cose, hai potuto ritrovare almeno una parte della tua tranquillità interiore, necessaria a rimetterti in carreggiata per proseguire il tuo percorso di persona aperta al mondo, dal quale vuole apprendere e al quale vuole dare il suo contributo, anche se, occorrerà del tempo al fine di ristabilire i parametri antecedenti a questa avventura, la quale, sicuramente, ti avrà insegnato qualcosa, ma parimenti avrà lasciato segni indelebili sulla tua persona.
Anche questa volta le tue parole si sono incise nella mente e hanno dato libero sfogo a questo flusso di pensieri che, spero, possano farti sentire compresa, poiché lo scritto di cui ci hai fatto dono è un grido che non deve rimanere inascoltato e, forse, ha dato l’opportunità a te di eliminare della zavorra che non era giusto ti portassi dietro per il futuro.
Un abbraccio e, nel mentre, dato che ormai siamo quasi in dirittura d’arrivo, auguro a te e ai lettori tutti Buone feste. |