Mi sono interessato a questo racconto quando ho visto uscire il primo capitolo, pensando "questo lo voglio proprio leggere", ma non riesco più a sopportare le storie "in corso" e ho pazientemente aspettato che venissero pubblicati tutti i capitoli (e ti ringrazio infinitamente per aver messo un indice con le pubblicazioni, è stato ottimo poter aggiungere al calendario la data di fine della tua storia -che è coincisa con un lungo viaggio in notturna in bus, in cui mi hai accompagnato). E posso dire che ne è valsa la pena, aspettare.
Letta tutta insieme ha fatto un effetto che non avrei avuto se mi fossi regalata un capitolo alla volta, nonostante sia stata molto forte la tentazione di leggere ogni volta che la trovavo in cima alle novità.
Scrivo solo ora una recensione, nonostante l'abbia divorata in una notte il giorno che hai finito di pubblicarla, perché ho avuto bisogno di un po' di tempo per riprendermi. Il tuo Crowley è molto vicino ad atteggiamenti che ho avuto anch'io, e trovarli descritti così bene e veder espresse cose che, seppur per motivi diversi e in diverse modalità, ho fatto anch'io, è stato bello ma devastante. E' passato del tempo, ma certe cose non te le togli mai di dosso davvero.
Lo capisco, capisco il suo dolore e il modo che ha trovato di affrontarlo, capisco quando si allontana da Azi (non sono riuscita a odiare quella scelta, nonostante letta dal punto di vista di chi non sa cosa sia successo è stato comunque molto toccante e doloroso) e quel suo tornare sempre dall'unica cosa bella che sente di avere, anche se non pensa di meritarla.
Scegliere di narrare le vicende dal punto di vista di Aziraphael mi è piaciuto, sia perché in questo modo la narrazione non è stata appesantita dalla cupezza di Crowley, sia perché hai dato la possibilità di far luce su cosa significa stare dall'altra parte, accanto a una persona che non sta bene, cosa significa prendersene cura e soffrire per la sua sofferenza. L'ho adorato, non solo per il modo in cui l'hai reso ma anche per alcune punte di lirismo nelle descrizioni che non ho potuto non rileggere. Aver cura, dice Heidegger, e credo tu abbia espresso molto bene questo concetto.
Mi è piaciuta molto anche la parte relativa alla musica, alla passione che muove un anima così tormentata dalla malattia (e adoro che tu non abbia fuso patologia e paziente, facendo emergere che invece sono cose separate, elemento non sempre facile da trattare ed inserire) e che nella musica trova sia un conforto che un'ulteriore fonte di pena. Lo ammetto senza vergogna, ho pianto un po' anch'io con Azi nella scena finale del concerto, in cui riprende in mano il violino della madre; arrivare a quel punto con tanta carica emotiva accumulata è stato molto bello, però.
Così come ho adorato le volte in cui hai descritto la musica di Crowley, non è per nulla semplice mettere in parole delle note e delle melodie, soprattutto se così complesse come quelle che immagino lui abbia dedicato ad Azi.
La dolcezza dei giorni in campagna sono stati un balsamo che solo in parte ha attutito il colpo degli avvenimenti successivi, ma che ho tenuto in mente mentre leggevo la scena di Azi che trova in bagno i resti dell'ennesimo dolore sfogato dell'uomo che ama. Quelle scene, così pregne di quella rabbia che si schianta in chi si trova ad affrontare situazioni di questo genere senza poterle prevedere (ma si può mai prevedere una cosa simile?), sono state molto forti e rientrano tra le mie preferite.
La dolcezza di Azi che mentre ha cura di lui, e che pian piano sfuma nella rabbia e nella rassegnazione quando capisce che da solo non può fare niente, mi hanno commosso. La voglia di non arrendersi e lo sfogo sul diario perché sa che non deve mollare sono meravigliosi espedienti narrativi, oltre che reazioni umane elementari (e non per questo scontate).
Così come lo è l'espediente del diario stesso, che ci regala un cambio di tono nella narrazione e costituisce un'ottima trovata dal punto di vista della trama per far avanzare nella testa di Crowley una buona idea, nel mare nero che lo avvolge.
Il modo in cui hai dato spessore ad entrambi i protagonisti, senza che uno dei due prendesse il posto dell'altro, non può che portarmi a farti i complimenti (tanto quanto sono state ben caratterizzate anche Nina e, soprattutto, Maggie). E la delicatezza delle scene di romanticismo sono di una bellezza infinita, così come i momenti un po' comici che si dipingono e che alleggeriscono alla grande la tensione generale.
(Mi dispiace darti gli elementi in disordine, avrei dovuto appuntarmi le cose, ma non l'ho fatto perché sono un fesso).
Le melodie e che hai inserito le ho cercate tutte (da amante di questo genere) e alcuni brani li ho ritrovati nello studio di un caro amico laureato in violino antico e barocco. Mi son vibrate dentro dalle sue corde ed è stato un regalo inaspettato che ha sciolto nodi antichi.
Leggo su questo fandom per staccare la testa dalla vita di tutti i giorni, ma senza alcun dispiacere ho aggiunto la tua storia a quelle che volevo completare, nonostante le tematiche pesanti che tratta. E' stata catartica, per certi versi, distruttiva per altri. Ma mai banale e sempre ben scritta.
Grazie per aver trovato la forza di portarla avanti, immagino ne sia servita parecchia, e grazie per avercela regalata. Gli Ineffabili sono un terreno di prova per molti, di sfogo per tanti altri, e la tua storia la immagino tranquillamente separata da loro due, perché pur se molti caratteri sono dei personaggi originali è anche vero che alla fine sono anche molto OOC, per tanti motivi. E' indipendente da loro, ma questo per me non è un difetto, ma solo tanto valore aggiunto.
Ho letto altro di tuo, ma mai come ora l'ho apprezzato. Ci tenevo a dirlo, anche se è passato un po' di tempo, anche se alcuni pezzi li avrò rimossi per colpa di tutto quello che (per lavoro) ho letto nel frattempo. Spero di non aver dimenticato nulla d'importante, ma male che vada te lo dirò in altri modi.
Il senso di tutte queste parole inutili, alla fin fine, è solo ringraziarti per la bella storia che hai scritto.
In ultimo, ti scrivo questa recensione per la curiosità delle domande finali, dato che su alcune ho delle ipotesi ma su altre non so come venirne a capo.
Sarebbe stato carino però, riguardo quelle, creare uno spin-off oppure metterle come capitolo aggiuntivo dopo il finale, no? (Recensione modificata il 26/02/2024 - 01:55 pm) |