Carissima,
più che la disperazione di Oscar, priva di André per una lunga, interminabile giornata (anzi, forse meno di 24 ore, ma che sono un macigno per il suo cuore), hai messo in rilievo in questa così vibrante drabble, il suo spaesamento, assoluto, totale e tanto drammatico: sono i pensieri di una donna che ha perso il suo, silenzioso e fondamentale, punto di riferimento. E leggendoti ho proprio visto Oscar, con quel volto perplesso da bambina smarrita, che, sotto la Bastiglia, alza il viso verso la colomba alta nel cielo, portatrice di una irragionevole, ma essenziale, speranza. Grazie, cara, e un saluto carissimo, d |