Ebbene, eccomi qui!
Dovevo dormire sopra questo capitolo per riuscire finalmente a lasciare una recensione come si deve. Ci sono un sacco di cose da dire perché questo è il capitolo centrale, qui la storia entra nel vivo, si sviluppa, ci sono i punti di svolta e soprattutto si soffre. Quanto ho sofferto leggendo questo capitolo. Mamma mia, ogni volta mi riduco in un gomitolo singhiozzante. Uno che pensa che leggendo e rileggendo la stessa cosa svilupperà una sorta di anticorpi ed invece, sempre qui, sempre in lacrime, sempre a mugugnare come questa bakudeku mi abbia distrutto l'anima.
Ma partiamo dal principio.
Dunque questo capitolo si apre con una sequenza che continuo a trovare divertente anche dopo svariate riletture, ovvero Bakugo alle prese con le spalle. Ammetto che era una cosa che volevo vedere ma che mai mi sarei aspettata di trovare. Nel primo capitolo, Bakugo parla delle spalle di Best Jeanist: si lamenta di loro, loro lo prendono per culo chiamandolo "il principe ereditario" [cosa che continua a farmi urlare perché, mamma mia, dov'è la menzogna, dov'è la falsità. questo è quello che sei Bakugo: sei un maledetto principino, sei Bambi], insomma pare esserci un bel rapporto. Le good vibes di questa scena si annullano totalmente nel momento in cui si torna a parlare di Deku. Mamma mia, quanta angoscia ho provato nel leggere ci come stava vivendo, di come veniva trattato dai giornalisti, di come fosse totalmente isolato e non avesse più una vita privata. Mi ha messo addosso una tristezza assurda e penso che tu sia stata veramente brava a rendere il senso di protezione che Bakugo sente di prova verso Deku.
Il bello di questo capitolo è che è un crescendo di situazioni. Si parte con la scena iniziale di Bakugo con le spalle che è tranquilla, poi c'è il suo incontro con Kaminari e Kirishima *inspir* cIAO KIRISHIMAAAAAA Quanto mi è piaciuta la scena con Kirishima, ti giuro, ogni volta che la rileggo il mio cuore si strizza. E' troppo bella, troppo carina. Lui che accorre immediatamente appena sa degli appuntamenti al buio di Deku, che lo abbraccia, che spiattella tutta la sua cotta per Deku a Kaminari, insomma, mi ha proprio scaldato il cuore. Quando definisce l'amore che Bakugo prova per Deku un'amore alla Bambi ti giuro ho urlato. In un momento di brillanti associazioni mentali ho pensato alla scena in cui Bambi rivede Faline e- e niente. Sono loro. Accettiamolo.
Comunque tutta questa (relativa) presa a bene viene meno nella terza scena, quella centrale del capitolo e senza dubbio quella emotivamente più forte. Finalmente Bakugo riesce a trovare Deku, riesce a parlargli e il loro confronto è una delle cose più strazianti che ho letto. Lo giuro, può sembrare drammatica come cosa; ma ogni volta che lo leggo penso sempre "che cosa triste". Il fatto che Deku si addormenti vicino alla tomba di All Might lo sapevamo dal capitolo precedente, ma questo fatto che parli a Bakugo in questo stato di pseudo-delirio fa proprio male a guardarlo. Nel leggerlo e rileggerlo mi sono interrogata su quanto stesse soffrendo Deku in quel momento, di quanto potesse stare male e di come anche in quel momento stesse cercando l'aiuto o almeno la presenza di Bakugo per condividere quella tristezza. Il dialogo che hanno pur essendo incredibilmente breve è veramente inteso e ti lascia col fiato sospeso. Il fatto che a Bakugo ripensi a quando sua madre gli abbia fatto del male nel momento in cui, con i suoi soliti modi, prova ad aiutare Deku un po' mi ha fatto male; mi ha fatto pensare a come i nostri vissuti condizionano le nostre azioni. Per fortuna, però, che Bakugo non è sua madre e in questa storia è comunque una persona che vuole bene a Deku e vuole solo aiutarlo.
Questo fatto che si prenda anche un cazzotto in faccia per lui io boh- come li shippo questi due quando si fanno del male a vicenda, o si fanno soffrire anche quando stanno cercando fare solo il bene dell'altro. Ma poi il cazzotto è di trama visto che tutta la scena dal dottore parte dal discorso che fa la dottoressa sull'essere eroi, su cosa significa abituarsi al dolore e perché non è una cosa normale. Sempre in quella scena scopriamo dell'incidente di Bakugo, incidente di cui abbiamo indizi per tutta la storia, perché Bakugo sta sempre a lamentarsi della schiena, la schiena che fa male, la schiena gli da dolori e tu pensi "beh è più vicino ai trenta che ai venti, è normale" e INVECE NO CHE NON E' NORMALE! quanti feels, mamma mia. Questo capitolo è veramente una caduta libera. Si soffre sempre di più, è un crescendo.
Penso di aver provato un po' di sollievo solo quando ho letto di Bakugo che festeggia il suo "tornare in dormitorio" con Best Jeanist, lì sono tornata serena. Sono tornata ad essere una tredicenne che legge di Best Jeanist dad material ed sono tornata serena. ma sto fatto che sono andati a bere insieme aaaaa voglio uno speciale di tre ore del National Geographic solo su loro due che escono la sera e vanno a bere; voglio che mi spieghino ogni momento, ogni gesto come quando spiegano come e perché le orche predano le foche. Uguale. Stesso pathos voglio.
E potrei davvero scrivere papiri su quanto ho pianto quando Deku è andato da lui, da questi momenti che sono tornati a vivere insieme, dal bigliettino che gli lascia in cui dice che è disposto a tornare a vederlo e poi ---asdfdsldfj ma perchè Bakugo pensa sempre alla madre quando si relaziona con Deku? Questa cosa mi fa urlare davvero tantissimo perché davvero, mi fa rendere conto di come le relazioni di Bakugo siano visceralmente legate tra di loro e segnate da questo vissuto di sofferenza e di rabbia che lui ha accumulato negli anni. Anche con Best Jeanist, che comunque non è un rapporto abusivo, è comunque segnato da come Bakugo è stato cresciuto e da come Bakugo ha deciso di distaccarsi da quel passato.
E niente direi di fermarmi qui perché questa recensione sta diventando lunghissima. (ma non eslcudo di tornarci in futuro e di aggiungere altri particolari che mi hanno copito).
mughetto |