Ciao, immagino che ciò che hai descritto è stato direttamente provato da te, ho una studente che soffre di attacchi di panico e vorrei capire come aiutarla. Forse una sola volta nella vita ne ho avuto uno, quando ero studente universitario e l'ansia per gli esami, uno dopo l'altro, aumentava col passare del tempo. Mi ricordo che avevo i battiti a centossessanta e ho pensato di morire a causa proprio della mia aumentata frequenza cardiaca, ma poi ho dormito pensando che se mi sarei svegliato morto avevo vissuto una bella vita. Il giorno dopo stavo benissimo, anzi... ho studiato il triplo degli altri giorni perché quell'evento mi aveva sbloccato l'ansia repressa, lo stress a cui ero stato sottoposto. Hai parlato anche di uscire dal tuo corpo, immaginarti fuori dal corpo, proprio la sensazione che avevo provato prima che mi accadesse l'attacco. Secondo te l'attacco può essere creato da una persona in particolare? oppure da una sommatoria di eventi di cui non riusciamo ad avere il controllo oppure avviene perché non ci sentiamo adeguati per una certa situazione o costretti a fare qualcosa che non ci va? Nel mio caso la causa era sicuramente lo stress per gli esami, e la mia volontà di finire la sessione anche se non avevo più energia, una forzatura insomma verso me stesso.

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