... Oi, ne ho trovata una!
*porge una piccola fragolina di bosco all'infermiera, che la rimette accuratamente dentro un sacchetto di plastica*
Bene dai... ne mancano solo ancora quattrocentosei. Prima della fine dell'anno dovremmo averle ritrovate tutte... oh ehy, ciao!
Come vedi sono stato un po' impegnato al momento perché dovevo assolutamente recuperare i frammenti dei pezzi di una persona che non ha sopportato l'interazione seguente - l'unica cosa rimasta intatta è solo la mano che regge il libbrone... vai a capire - però adesso un po' di tempo per recensire sicuramente lo trovo!
(tranquillo, ho detto che la fic yuri che scriveva era di una persona che è finita sotto un buss. non ti verrà a cercare la nostra... spero)
Stronzate a parte, la cruda verità è che non sono riuscito a venirti a recensire per semplice e purissima colpa mia. No scuse sta volta, ma avevo intensamente bisogno di riposo dopo tutti sti giorni di estrema pesantezza, lavoro che mi ha quasi derubato dell'anima, e un natale che mi ha riempito a tal punto da farmi credere che EHY! Forse sono finito in uno di quei film di cannibali di cui parlano tutti, sai?
Per fortuna non hanno tentato di farmi fuori e di gustarmi con un buon chianti come se fossi finito in Resident Evil 7, perciò come vedi eccomi qua.
Altro problema principale è che, come sempre, tutte le volte che si parla di una tua storia o di un tuo nuovo capitolo che pubblichi... è dura. Sempre. Devo sempre lasciare che tutto faccia un sink in e che io apprensa bene ogni cosa che ho letto e che possa darti una risposta che valga la pena di essere letta ed ascoltata e, come ogni singola cazzo di volta, mi sento in difetto perché non so mai se quello e quanto di quello che dirò ti farà sentire abbastanza gratificato da ciò che hai scritto. Eh... lo so, c'è poco da fare: la non così ottima qualità di odiare sempre e comunque e di non fidarti mai di ciò che scrivi la sento sempre fin dentro alle ossa.
Ma se la lasciassi vincere, non ti recensirei. E se non ti recensissi, forse non avresti quella spinta in più per sapere che stai facendo un ottimo lavoro, quindi mi tocca. Figuracce permettendo.
Questo capitolo comunque, da quello che ho notato, è diviso in tre bellissime fasi:
1 - la fase Tamy crocerossina che è sempre importante per instaurare un ottimo rapporto
2 - la fase Tamy che fa trauma-dumping e chiude il suo arco di trauma dumping cominciato dopo aver dato quel briciolino di fiducia al piccolo procione che si porta appresso
3 - la fase Mini trauma-dumping che finalmente abbiamo chiara, dopo diciannove capitoli di oscurità, e capiamo per quale motivo la sua vita è più odiata dalla stessa forse anche di più di Padre.
Il tutto culmina nella mia personalissima fase 4: la mia anima che vola nell'etere come Bucciarati.
Quandi direi che è il caso di analizzare con calma ogni singolo frammento di questo piccolo panettone alle fragole che è l'ennesimo passo verso il Paradiso per le nostre due microscopiche avventuriere, ti va? Allora, confesso che la prima sorpresa maggiore del capitolo è stato vedere, invece di Ai, ad essere Tamyel la prima a rubare il pov. Ma tutto sommato, decisamente era una cosa che ti aspettavi: Aiastra ha categoricamente e rispettivamente fatto: una super magia della morte oscura che potrebbe averla marchiata; si è presa una freccia non in culo ma poco vicino al cuoricino che potrebbe averla quasi uccisa; ha rischiato l'ipotermia. E sia tu, che io, sappiamo che Aistra Mini sarà una gran figa quando scaglia incantesimi che possono rovinare quindici famiglie in una botta sola, ma che quando si tratta di forza fisica si becca solamente pizze in faccia se non è a una distanza di sicurezza, dietro un Orco di venticinque tonnellate o quando non c'è un rospo della morte a sperararla da un incubo di Cronemberg.
Quindi sì, immagino che la situazione attuale di Mini è la più realistica che esista. Ed amo che questo è in assoluto il modo più accurato da usare come espediente per rendere Tamyel la migliore infermiera di tutto il Davokar. Posso dire che, a parte tutta la questione ship, questa scena è estremamente potente anche per un altro aspetto fondamentale? Tamy sente sulle spalle il peso di ogni singola vita che ha spezzato e di ogni singola vita che ha visto spegnersi tra le sue braccia. Sorelle e fratelli che hanno combattuto in una guerra per un patto che, man mano che va avanti, sembra sempre avere meno senso e sembra sempre che stia portando ad un nulla di fatto. E qua, per la prima volta, invece, Tamyel riesce a salvarne una di vita. Una vita di una creatura che, a detta di tutti, della stessa persona salvata compresa, non merita assolutamente di rivedere la luce del giorno. Eppure ci riesce, con premura e con risolutezza, a non permettere che lei muoia. E lo fa non per un favore, non perché le debba qualcosa, ma perché sà che è una cosa giusta, e perché la morte, francamente, l'ha un po' stancata.
Enfasi sull'un po'.
E per questo si comporta in modo esemplare: francamente sono rimasto colpito dal come Tamy non si sia lasciata nemmeno per un secondo prendere dal panico ed abbia gestito tutta la situazione con le mani e la mente fredda di una vera e propria esperta. Sembrava sapere perfettamente ciò che doveva fare e come comportarsi per impedire alla sua scriciolosa compagna di rimanerci le penne e vedere se Prios esisteva veramente e quindi, in quel caso, vomitargli addosso tanti di quegli insulti che come minimi diventava senza partire dal via un Abominio dell'Altro Mondo. E' stata veramente una scena figa perché oltre alla dolcezza ed alla delicatezza, hai anche mostrato la badassaggine dell'abitante della foresta:non credo sia un compito così facile prendersi immediatamente cura di un infermo così grave e salvargli la vita senza lasciarsi prendere dal panico, e Tamy pur essendo, a detta sua, una codarda, ha mantenuto nervi saldi e sangue estremamente freddo mentre si occupava di lei. E' stato molto figo. Così come è stato figo la questione del mutaforma, che da come l'hai spiegata è MOLTO più complessa ed intrigante di quanto mi aspettassi. Il fatto che questa creatura debba letteralmente pensare alla perfezione come pensano e si muovo le entità della quale deve assumere le sembianze è... eh.
Sai che Tamy ha veramente tanto in comune con Kha'Zix da questo punto di vista? Anche lui comunque tecnicamente assimila l'aspetto e si evolve rispetto alle creature che caccia... anche se non credo che Tamyel debba per forza divoralre per trasformarsi, ma le basti studiarle e capire come funzionano per poter assumere il loro aspetto. Ed entrambi hanno gli occhi verdi. Non mi sarei mai aspettato di fare questo paragone, eppure eccoci qui. L'unica differenze è che se Tamy fosse stata Kha, probabilmente bastava risvegliassero lei dal letargo e il Davokar sarebbe stato un posto più sicuro. O meno sicuro, visto che lei sarebbe stata la minaccia principale.
Ma bando alle ciance, parliamo di zucchero: Tamyel sapeva perfettamente quello che stava facendo, trasformandosi in lupa. Letteralmente quest'aspetto de 'voglio solo il meglio per la gremlin' mi fa capire quanto Prios sia stato semplicemente manianimo con lei. Voglio credere che se esistono dei, stanno in qualche modo veliando su Aistra e in qualche modo le hanno permesso di incontrare sul cammino questa benedizione elfica in modo che non si arrendesse. E'... bellissimo, tutto quanto.
Ma fosse solo l'unico pezzo bello, questa recensione sarebbe già finita.
Ed avrai sicuramente notato che no: non lo è.
Perché Oi, rimarrei a vedere l'elfa greenflag che fa la greenflag per tutta la durata del capitolo, ma abbiamo una piccola rediviva necromante da seguire. E suddetta piccola rediviva necromante si risveglia. E come colazione fa quella che fa sempre tutte le mattine: una buona porzione di autocommiserazione. Perché ovviamente, la prima cosa a cui pensa appena non vede l'elfa al suo giaciglio - elfa che l'ha curata e coccolata e messa al riparo per tutta la notte - il suo primo pensiero è 'mi ha abbandonata'.
Ovviamente.
Non sono nemmeno sorpreso. Però mi ha molto fatto ridere perché per un momento ho pensato che Ai abbia visto non i suoi vestiti ad asciugare, ma quelli dell'elfa, e quindi si è tipo dimenticata che se se ne fosse andata per i cavoli suoi, probabilmente adesso per il Davokar starebbe girando un'elfa come mamma l'ha fatta. Ed ero molto 'ma secondo te se ne va senza VESTITI!?'
Ma poco prima che questa mocciosica creatura delle tenebre abbia tempo per dire 'wah-' greenflag torna con bacche e pane che sazia pur non inficiando sulla linea, facendo morire d'infarto e di gioia una necromante rediviva perché no, non è stata abbandonata, e perché ora ha la consapevolezza che Tamy abbia visto le sue non così esattamente prosperose grazie. Ma il fatto di essere più piatta della Principessa Lunare che tutti amiamo non credo sia nemmeno il suo pensiero più sconvolgente, se non ciò che ha visto sulla sua schiena.
E ora, mentre mi riprendo dall'attacco al cuore che è stato immaginarsi una Ai spuntare da una camicia decisamente troppo gigante per lei, mi faccio anche io la domanda: perché?
Perché Tamyel è così fuffosa e dolciosa con lei? Quando sarebbe stato decisamente molto più semplice abbandonarla a se stessa?
E qua, finalmente, abbiamo quella che è l'apertura finale di Tamyel, quella che finalmente ci fa capire per bene qual'è e qual'è stato lo stato mentale di questa nostra fantastica elfica infermiera: partiamo dal fatto che il background degli elfi è... così tanto Nier Automata che non ci si crede. Quanto può essere deprimente, scusami, il fatto che queste creature siano andate ad inglobarsi nel letargo, per poi risvegliarsi con il loro Principe che piangendo supplica a tutti di perdonarlo e che, da quel momento in avanti, la loro vita sarebbe stata solo un doveroso Inferno sceso in terra? Senza se o senza ma? Hai realizzato con una minuzia spettacolare la scena. Insomma, hai reso molto bene la greatness del tutto ed hai fatto capire come, in un certo senso, la vita di Tamyel fosse, a modo suo, estremamente misera. E' stato importante far vedere quest'ultima apertura, sia per far capire quanto adesso la fiducia tra le due abbia rotto ogni singolo argine, e sia per dare un'ultima prova del fatto che già sapevamo questa cosa: non sono poi così diverse, loro due. E la vita degli elfi è misera, esattamente come quella degli adepti dei necromanti (ciò francamente nemmeno toglie il fatto che probabilmente i necromanti stessi abbiano una vita ancora pià precaria di loro, ma ci arriviamo dopo).
Nonostante ciò, questo non basta.
Almeno, non basta alla nostra Aistra per dire che lei, quella ragazza così pura ed aliena, è simile a lei. E non lo dice per offenderla, ma lo dice proprio assolutamente per NON offenderla, perché comunque è Mini quella che si sente più marcia ed impura dentro di sé, e sentirsi paragonata ad una persona che, ammittibilmente, sembra così candida e così... meravigliosa, la disturba.
E finalmente arriviamo all'ultimo paragrafo.
Il paragrafo Ai. Il paragrafo in cui viene finalmente al pettine l'ultimo nodo. In un certo senso, una liberazione finale per la protagonista, e nell'altro, un'ultima prova finale per vedere se lei è davvero degna di quella fiducia che, ancora, non sente di meritarsi: Aistra arriva da una realtà veramente atroce, ma non sapevamo ancora per l'esattezza quanto atroce fosse questa stessa realtà.
E adesso abbiamo scoperto il motivo: la sua nascita non sembra nemmeno essere stata voluta dagli dei e forse, in un certo senso, non è nemmeno nata come un vero essere umano. Forse all'interno della pancia di Madre è stata covata una microscopica creatura del morbo che NEMMENO doveva nascere. La sua vita è stata sofferenza dal suo primo vagito e la sua vita è nata togliendone una. Quantomeno, queste sono le parole che ci arrivano da un genitore decisamente troppo poco attendibile e forse troppo distorto dall'odio e dalla disperazione per essere del tutto onesto. Se devo essere sincero... mi aspettavo che avrei veramente odiato Padre sapendo finalmente di ciò che ha fatto alla nostra Mini... ma posso dire che i miei sentimenti non sono cambiati e che, anzi, da un lato potrei avere ricevuto una qualche specie di comprensione?
Non compassione, ovviamente: spero come il next guy che appena Mini lo riavrà tra le mani, gli faccia patire tutto ciò che ha immeritevolmente patito, perché i suoi crimini sono comunque imperdonabili.
Però... devo cercare di vedere tutto l'insieme, e anche farmi carico del fatto che di Padre, a parte la visione di Mini, non sappiamo alcunché: c'è la figura del Nonno che, a differenza sua, sembra quasi più positiva nei confronti di Mini, quasi una specie di sprono, un qualcuno che comunque vedeva il potenziale che poteva essere coltivato... e cosa mi fa pensare che magari sia effettivamente LUI il peggiore tra tutti? Il vero, diciamo, Mastermind? E cosa mi fa pensare - 2 - che il motivo per cui Padre ha sempre trattato in questo modo la figlia, non derivi dal fatto che L'UNICO TIPO DI AFFETTO ricevuto da quest'altro, sia stato semplicemente... il marcio? Che ok, non sappiamo se Nonno e Paterno o Materno, però mi segui, no? Inoltre, abbiamo un genitore che potrebbe, in qualche modo, non essere un semplice mostro possessivo e misogeno che ha perso una 'sua proprietà', ma forse si tratta di un uomo distrutto che ha perso, volente o nolente, forse l'unica cosa che lo manteneva saldo. Forse Madre per lui non era solo una sforna-mostriciattoli da convertire in armi. Forse la amava veramente e forse era la sua compagna di vita.
Ma questo non credo che potremo saperlo.
Perché questa donna, a detta sua, è morta durante il parto. Che il parto sia stato così violento come dice... lo possiamo dire? Che la Madre, durante la sua sofferenza, abbia insultato la sua creatura? E' probabile? Forse sì... ma temo che stiamo comunque ascoltando un narratore attendibile: pensiamo per un momento a sto tizio che, dopo una vita di soprusi, ha trovato in un posto dove l'amore non è ammesso, effettivamente una persona cara. E' magari questa stessa persona cara è stata costretta a partorire un qualche 'erede' per qualcosa e, nel farlo, è anche morta. Magari non ha nemmeno sofferto così tanto e magari è semplicemente morta di parto. Cosa che capitava sicuramente un SACCO di volte nel medioevo, e comunque l'igiene per un parto 'sano' non potevano certo garantire la sopravvivenza. Resta il fatto che la tua compagna è morta, l'unica cosa che ti manteneva sano, e ciò che ti rimane della stessa è SOLO questa 'disgustosa creatura' che te l'ha portata via. E che, in qualche modo, te la ricorda sempre e comunque, perché ha sicuramente dei tratti che anche lei aveva. E tu non provi più nulla, se non un intenso rancore irrazionale nei suoi confronti, e la punisci creando storie orribili che servono solo per devastarla e sminuirla. E diventi qualcosa che la donna che amavi non avrebbe mai potuto amare. Invece di essere un Padre per questa creaturina, sei il Padre, il capo di un culto di invasati. E forse per follia o forse ancora per accentuare la sofferenza ai danni della persona che odi con tutto te stesso, pur essendo una cazzo di bambina, rianimi la madre morta, ricordando a quell'ingrata cos'ha fatto per tutta la sua esistenze, e poi gliela scagli anche contro.
Madre che deve uccidere la figlia - scopriamo anche finalmente il significato di quel terribile incubo - e quella stessa rivela di essere una persona infinitamente migliore di te, che sei vuoto come il nulla.
E se quell'imbarazzo arrivasse da altro?
E se quella delusione non fosse nei confronti di Aiastra, ma nei confronti di se stesso?
So che è assurdo anche solo pensarlo... ma come ho detto, a differenza del Maestro che dal momento 1 abbiamo visto che era solo il capo di un manipolo di invasati, Padre dimostra MOLTA più umanità rispetto a lui. Anche solo con questo odio fuori forma per la figlia, mostra il fatto che probabilmente prima di diventare il mostro degli incubi di Ai, forse era solamente un qualcuno alla quale la sua Tamy è stata strappata via prima del tempo, portandoci a vedere ESATTAMENTE cosa capiterebbe se la situaizuone si ripetesse con Mini.
Quindi ribadisco, occhio.
Tutto questo per dirti che MIO DIO sto flashback mi ha fatto rantare estremamente troppo di più rispetto a quanto avrei dovuto... però è così interessante ed intrigante il modo in cui hai pian pianino fatto elevare questi personaggi fino a questo culmine qua. Ora sono ancora più curioso di scoprire di più su Padre: è veramente solo un irredimibile pezzo di merda, oppure si è trasformato in quello che è solo perché semplicemente... ha deciso che l'Oscurità lo invadesse del tutto?
E comunque, a conti fatti, è molto probabile che il caro Nonno si anche PEGGIO di lui.
Perché come ho detto: a differenza di Padre, che ha vocalizzato sempre il suo odio, Nonno aveva l'idea di essere uno più mansueto, cauto, subdolo. Una persona che accarezza la sua meravigliosa arma di distruzione di massa con assoluta premura.
Ci ho visto il Maestro in lui. Quando al primo incontro con la creaturina, se l'è intortata ben benino.
Tutto questo, comunque, era solo un rant di Mini per far capire una cosa a Tamyel: lei non merita niente. Menchemeno la sua premura. Perché comunque è una egoista stronza, che fa solo cose per pensare a se, a differenza sua, che ogni vita che ha spezzato se l'è portata sulle spalle come un peso infinito.
E come dimostra, Tamyel, tutto il disgusto che prova per lei in questo momento: abbracciandola, baciandola sulla fronte e dicendole che va tutto bene, che ha passato e sofferto così tanto, e che ha deciso quel momento esatto in cui non ha voluto far del male al cadavere redivivo di sua madre di essere totalmente diversa da quelle persone che ha chiamato 'famiglia' per tutto quel tempo.
E tutto questo è così potente e così devastante che, per la prima volta, forse dal momento esatto in cui ha lasciato quel luogo maledetto, Aistra piange. Un pianto disperato, ma liberatorio, tra le braccia di una creatura che dovrebbe ammazzarla e che invece l'ha accolta tra le proprie braccia come un'amica, un'isola sicura dove può sfogare tutta la sofferenza che aveva repressa dalla sua nascita. Perché forse ancora si ritiene immeritevole di quest'affetto... ma diamine... DIAMINE se ne aveva bisogno. Era una cosa che... dal primo capitolo volevamo accadesse, no? Un abbraccio, un semplice abbraccio ai danni della microscopica necromante che però ha riempito quella voragine che aveva al posto dell'anima con tutta la luce di Prios, se non di più.
E ora col cazzo che se la scrolla di dosso: dalla regia mi dicono che se mostri affetto ad una gremlin, quella non ti si staccherò mai più dal petto. E quindi Tamy, che decisamente sà che dirle di no in un momento simile potrebbe portarci alla seconda OTP della serie: Aistra x Cappio.
E quindi le dice, non senza una nota di ruffianaggine, che sarebbe un onore per lei avercela come compagna di viaggio, almeno fino al Davokar dove riceverà la sua punizione.
Cosa che possiamo considerare come un 'mostrio la mia nuova ragazza ai genitori'
Onestamente, l'immagine di queste due accoccolate tra loro fino all'alba è una delle più belle che questa storia mi abbia riservato... e io non posso che ringraziarti.
Grazie per l'ennesimo capitolo alla quale penserò così tanto da farmi venire il cuore infiammato e grazie per come stai continuando a donare e solo donare. Ti voglio bene.
Ora però sono in ansia, perché il più idiota degli assassini è comunque sulle loro tracce e potrebbe rompere questo meraviglioso idillio con un qualche colpo di testa.
E il libro precipiterebbe sulla tua nuca.
Non lo vuoi, vero?
Carissimo, che posso dire se non che ho bisogno del prossimo capitolo come l'aria che respiro?
Brother, compagno di avventure, è stato un immenso piacere :3
Alla prossima!
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