Ciao!
Era da moltissimo tempo che non passavo da questa sezione, dove solitamente gli scritti in prosa la fanno da padrona, ma in questo caso mi ha fatto piacere trovare una poesia in rima.
Mi è piaciuta molto per come è costruita (ammiro chi è in grado di scrivere in rima con senso compiuto, io non ne sono capace), è oscura e inquietante, inoltre mi ha permesso di conoscere la storia di Luigi VI di Borbone-Condé, che ignoravo.
Complimenti davvero per tutto! Alla prossima!

Fede

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Aiuto! Ho letto fino in fondo, ma non ho la più pallida idea di chi tu stia parlando.
C'è una lapide cimiteriale e, nell’ultima strofa c'è il riferimento a Luigi VI Enrico di Borbone-Condé, la cui biografia son dovuto andare a ripassarmi.
La storia parla solo di quella che una criminologa definisce un’impiccagione “incompleta”, ma manca ogni prova per fare pensare a un suicidio, o omicidio o addirittura gioco erotico. Il 1830 era ancora lontano dai tormentoni mediatici!
Saggia idea quella di non aver messo la composizione nella sezione Poesia. Pur riuscendo a creare con bravura un ambiente avvincente di reggie sloggiate, manca uno scopo evidente per la scrittura e una chiave per la lettura.

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