Ciao, Iron_Captain.
Recensisco di rado le storie che leggo, ma mi permetto di lasciare a te qualche parere che spero possa esserti utile.
Dunque, il tuo racconto si propone come una storia di vendetta, dannazione e occultismo centrata su Fernanda, una donna in cerca di giustizia personale dopo una profonda delusione amorosa. L'incipit ha una buona tensione iniziale e la storia cerca di condurre il lettore in un'atmosfera di crescente panico e oscurità. Tuttavia, diversi elementi della trama e dello stile rischiano di compromettere la riuscita complessiva del testo.
Uno dei maggiori punti critici è il comportamento poco credibile della protagonista. Fernanda viene descritta come una donna concreta e impegnata in un progetto nobile come la costruzione di un centro d’accoglienza per bambini africani. Sorprendentemente, però, lei finisce per eseguire un rito satanico solo perché glielo suggerisce un sito apparso online. Il passaggio da un semplice pop-up a un patto con un’entità infernale avviene in modo troppo rapido e superficiale, senza una vera motivazione psicologica o un conflitto interno che giustifichi un cambiamento tanto drastico.
Altro aspetto problematico è la scoperta del fatto che Fernanda stia chattando con un demone: il racconto lo dichiara come qualcosa che lei semplicemente sa, ma non viene spiegato né mostrato come arrivi a questa certezza. Un elemento così importante, che dovrebbe suscitare inquietudine o almeno sorpresa, viene trattato con troppa leggerezza, riducendone l’impatto narrativo.
Lo stile di scrittura mostra potenzialità, ma necessita di una significativa revisione: le ripetizioni sono frequenti, i tempi verbali spesso incoerenti (passaggi da passato a presente non giustificati), e si indugia troppo su dettagli non funzionali alla trama, che rallentano il ritmo e appesantiscono la lettura. Frasi come “capelli lunghi neri che le scivolavano lungo la schiena e gli occhi castani” o la descrizione eccessiva del suo ex fidanzato e delle sue emozioni ripetute più volte, potrebbero essere snellite per favorire la tensione narrativa.
Un altro punto debole è la costruzione della figura demoniaca. In teoria, un demone che può ottenere tutto ciò che vuole con un semplice patto dovrebbe essere spietatamente efficiente. Invece, quello che troviamo nel racconto si complica la vita sabotando Fernanda per costringerla a rescindere il patto, per poi punirla comunque. Questo espediente indebolisce la logica interna della storia: perché mai un'entità potentissima dovrebbe agire in modo tanto contorto, se non per forzare la tragica fine della protagonista?
La scena finale, pur visivamente d’impatto, scivola nell’eccesso grafico, perdendo il suo potenziale simbolico o emotivo. L'orrore si concentra quasi esclusivamente sul gore fisico, ma manca un senso di angoscia profonda o una riflessione morale più sottile, che un tema come la dannazione eterna potrebbe evocare.
In conclusione, il racconto ha delle buone intenzioni narrative e alcuni spunti interessanti, ma pecca in coerenza psicologica, verosimiglianza interna e pulizia stilistica. Una revisione attenta potrebbe aiutare a valorizzare la trama e a rendere più credibili i personaggi e le loro scelte. Per ora, l'impressione è quella di un lavoro con un ottimo potenziale, ma ancora acerbo nella sua esecuzione e che temo richiederebbe un testo molto più esteso per poter essere espresso a dovere.
Ti auguro il meglio,
Endriew |