Recensioni per
La bugia
di Celsius

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
29/07/24, ore 08:15
Cap. 1:

Ero curioso di vedere come saresti riuscito a trasformare una riflessione in forma poetica, quando già è piuttosto difficile trasformare un’emozione in quella forma lì.

Beh, ci sei riuscito piuttosto bene, con un paio di rime sparse senza fare filastrocca. E col rivolgersi in seconda persona.

Quanto al contenuto… Può darsi che si tratti di una bugia, ma è una bugia involontaria, non è peccato.

Secondo me il problema sta alla radice: non è la scrittura che si fa per se stessi, ma è quello di cui si scrive che facciamo per noi stessi. Amiamo per noi stessi, con egoismo, con gelosia, con possesso. La scrittura ne è solo un riflesso.

Inoltre non dovremmo mai assoggettare la nostra scrittura a uno scopo: ti dedico una poesia per dimostrarti che ti amo.
Forse il vero poeta è colui che riesce a scrivere senza inquinare i suoi versi con finalità estranee al fare poesia. Chi sa scrivere senza bisogno di dedicare o di sentirsi letto.
O forse sto solo dicendo una baggianata, perché non ha molto senso scrivere una poesia e rinchiuderla in un cassetto, come facevo nei miei anni lontani di gioventù.
Si vive in un mondo di emozioni, passioni, pulsioni estremamente complicato.
Forse il vero poeta è colui che riesce a semplificarlo. E una dedica sarà come la ciliegina sulla torta. L'innocente bugia di un bambino per rubare un abbraccio.

Recensore Master
28/07/24, ore 09:42
Cap. 1:

Ciao, Elia!
È un piacere trovare un'altra tua poesia.
Sono d'accordo con il tuo pensiero espresso in versi. Si scrive per se stessi, si scrive per salvarsi, per comprendersi ed esternare ciò che si ha dentro. Insomma, per un sacco di motivi, tutti validi, ma sempre personali, inediti.
Spesso si scrive dedicando le parole messe su carta a qualcuno che potrebbe averle ispirate. Altrettanto frequentemente, però, le persone a cui si dedica una poesia non la leggeranno mai, indice del fatto che sì, si scrive per stessi.

Poesia breve, eppure lenta, riflessiva, che si rivolge ad un "tu" che è un tutti noi, smuovendo le coscienze e facendo riflettere su una verità velata.

Complimenti e a presto!

Arianna

Recensore Veterano
27/07/24, ore 22:36
Cap. 1:

A volte si possono dire bugie in fin di bene