Ciao!
Allora, parliamone. Sicuramente ci sono delle motivazioni che portano a scrivere una storia del genere, che è molto ben leggibile, però manca qualcosina.
Non sapendo quale fosse l'intento tuo come autrice non posso giudicare per quello che volevi trasmettere, ma posso dire che hai riassunto in maniera semplice tutto quello che c'era da sapere degli ultimi attimi della vita di Leo. -Forse anche troppo riassuntiva-.
Le cose che cercherò di appuntare brevemente sono:
L'impaginazione: capisco il tentativo di creare suspense con degli spazi più grandi tra le righe, se ci fosse stato un po' più di testo invece sarebbe stato meno "strano" (come se in un libro trovassi una pagina vuota per aumentare l'effetto sorpresa di una rivelazione)
I tempi verbali: qualche volta stonano, ci sono solo un paio di volte in cui sarebbe stato meglio mantenere il tempo coerente con il resto.
E le frasi corte: lo dico perché sono il primo che le fa così, soprattutto la frase finale e quando parla dei genitori, anche lì si capisce chiaramente l'intenzione, ma è quasi sempre meglio scrivere un periodo completo.
(Questi vogliono essere solo suggerimenti, non sono una critica, perché di critiche vere e proprie non ce ne erano da fare!)
Detto ciò, come prima storia è di ottima fattura! Sono davvero colpito, soprattutto iniziando con una tematica così delicata come un suicidio.
Buona scrittura e continua così!
Alla prossima
Miky |