Ciao Madame Grandier,
quanta verità in queste tue parole tanto malinconiche quanto reali.
Chi di noi può dire di non possedere qualcosa a cui è stato, e magari lo è ancora, particolarmente affezionato tanto da assegnargli un posto speciale?
Penso nessuno, poiché così facendo ne preserviamo la memoria, facendo in modo che, se si tratta di persone è come se non fossero mai veramente andate via, se invece sono oggetti li mettiamo semplicemente da parte per poterli ritrovare.
Certe cose le riponiamo con cura e scrupolo in uno di quelli che io chiamo e considero "i nostri cassetti della memoria": talvolta riaprendoli, con stupore, avvertiamo le medesime emozioni di quando l'oggetto che stiamo osservando e riprendendo fra le mani ci aveva, a suo tempo, trasmesso. Questo è segno che il suo passaggio nelle nostre vite non è stato vano e ci ha regalato ricordi talmente preziosi che li preserviamo riservando loro un posto dedicato.
Molto bello il pensiero che hai espresso e che ha dato l'opportunità anche al lettore, forse, di andare a riaprire qualche suo personale cassetto.
Un caro saluto. |